Wow che idee creative! Mi domando come abbiamo fatto a vivere senza! 😅
Ovviamente il mio tono è ironico, ma è quello che viene da pensare guardando queste 10 invenzioni datate anni 60 che ho trovato sulla mia raccolta della Domenica del Corriere.
Immagino che 50 anni fa siano state pensate come soluzioni per semplificare la vita o risolvere problemi quotidiani, ma viste oggi fanno decisamente sorridere. Che ne dite? 😁 (⚠ Leggete anche gli articoli originali ↓ )
Idea creativa numero 1 – I Guanti Pelapatate
Li voglio! 🤩
Idea creativa numero 2 – Una Bici, due servizi
Vale sempre il proverbio latino Mater artium necessitas (La necessità è la madre delle abilità). 👍
Idea creativa numero 3 – Le Palette al polso (per nuotare)
Meglio di un bracciale di Cartier. 😜
Idea creativa numero 4 – Le scarpe col parafango
…che le calze schizzate non fa signora, eh no! 😆
Idee creative numero 5 e 6 – Utili cappelli e buste miracolose
Vorrei conoscere l’uomo che le ha inventate. Perché sì, può essere stato solo un uomo ad inventare un cappello così e una bustina cosà. 😏
Idea creativa numero 7 – Il Secchio con lo smusso
…che il secchio è secchio, e farlo quadrato sarebbe stato troppo. 😂
Idee creative numero 8 e 9 – Le Scarpe Antisdrucciolo
Amiche creative, pensiamoci per il prossimo inverno! 😜
Idea creativa numero 10 – La Lampada con la coda
Sul tavolo va bene, sull’attaccapanni forse…ma in testa??? 🤔
E infine una chicca. La Borsa Giradischi
Dice: È leggera. Pesa solo tre chili. 😀
Ecco dopo aver viste tutte queste SUPER invenzioni, la mia vita potrà mai essere più la stessa?
Ma soprattutto…il guanto pelapatate e le scarpe col parafango dove li trovo??!! 😀
33 risposte
A parte la bicicletta “reversibile” nel quotidiano non ho mai visto le altre proposte “in azione”, e si che sono nata nel 1948 ! Penso che siano tutte rimaste sul giornale…! La bicicletta l’aveva la figlia di amici di famiglia che era andata all’ Università a Venezia. Fuori dalla nostra Regione (l’Emilia), aveva fatto un po’ parlare perché le ragazze che andavano all’Università dal paese si fermavano a Ferrara, e così andavano e venivano in giornata… come i giovanotti. Infatti quello che aveva fatto parlare erano le spese sostenute dalla famiglia, non il rimanere fuori casa tutta la settimana. Ma effettivamente Lingue era a Venezia, per cui anche i criticoni come mio nonno, che chiedeva a mia zia “Ma perché a lei Lettere non va bene ?” Mistero, il nonno avrebbe pure accettato che la “nostra Lucrezia” facesse Matematica, ma a Ferrara. Le critiche sono “risorte” con la famosa bicicletta, che Lucrezia usava al fine settimana e il sig. Carlo per andare al lavoro in Comune, durante le settimana. Devo ammettere che è un mondo in cui vorrei ancora vivere. Certo c’erano i pettegoli, come mio nonno, ma in fondo le persone si interessavano alla vita dei loro vicini, e spessopiù per essere, appunto, vicini nei momenti belli ed in quelli meno belli, e non solo per criticare.
Che storia! 🙂
Ridete ridete e intanto la mia zietta ogni mattina come prima cosa si trucca, poi si mette una busta in testa e si veste. In questo modo non si rovina il trucco. E non pensate che si potrebbe prima vestire e poi truccare perché così rischierebbe di sporcarsi i vestiti.., no dico, qui non si scherza mica, si pensa a tutto. 😉
Però se lo fate anche voi, vi prego, e qui sono molto seria, non fatevi vedere dai bambini, ho il terrore delle buste in testa
ma dove li hai scovati!! Troppo forti la bicicletta, il secchio pratico e il portalampade con la coda!!
baci e fusa
Paty
Ciao PAty, li ho trovati sulla Domenica del Corriere degli anni 60, ne ho una collezione preziosa qui a casa mia.
collezione preziosissima!!
Io le trovo geniali! Soprattutto come sono romanticamente descritte. Comunque ai giorni nostri ci sono i guanti pela verdure e le “catene” da scarpe. Molto chic il salva-bellezza
Ciao Silvia, si alcune lo sono ma alcune fanno anche parecchio sorridere, come la luce da mettere in testa o il cappello contenitore 😀
Beh non tutto è inutile o obsoleto. I guanti pelapatate li ho anche io, presi a un NaturaSì mi sembra. Servono a limitare lo spreco quando si pelano patate o carote. E le palette da polso si usano per gli allenamenti di nuoto agonistico
Si si certo Francesca, ma non ho potuto fare a meno di ridere. Poi dei guanti pela patate ne ho sentito parlare anche io e infatti li voglio 😀
Ma quante belle idee! Ora fanno sorridere, ma a quei tempi forse sembravano interessanti.
Di sicuro Tina 😉
trovo carinissimo questo articolo! E ancora attuale l’idea n. 7 : il secchio piatto da un lato. Nelle micro case di oggi lo spazio è sempre così poco ……
Baci
Clelia
Comunque il secchio e la bicicletta sono intelligenti!!!
Si vero, ma il secchio perché lasciarlo mezzo tondo? È questo che non ho capito.
voglio il cappello armadio!!! 😀 😀
Che ci metti eh? 😀
ci metto le chiavi che me le perdo sempre nella borsa 😀
Ommammamia…. alcune fanno davvero sorridere… altre preoccupano un po’… tipo i parafanghi e le palette da polso.
Ma qualcuno li avrà davvero comprati e usati, secondo te? =)
Dani
Mi auguro di no 😛
troppo forti!! La creatività segue i tempi, che dire dell’inventiva del grande Leonardo da Vinci? Se solo pensiamo che 500 anni fa aveva scoperto l’arteriosclerosi e nessuno gli ha creduto!
Però il pelapatate ed il secchio (già rivisitato oggi) sarebbero da riproporre…
baci e fusa
Paty
Un pensierino sul pelapatate si 🙂
Interessanti le “capsulette metalliche che funzionano da tappo sulle bottiglie di birra”: detta così sembra un’invenzione nell’invenzione ahaha 😀
ahahaha vero! Forse erano una novità 🙂
Proprio in tema di ricordi: qui siamo In attesa della notte Vespa che celebra i 70anni dalla nascita delle due ruote più famose del mondo ! E credi Doria che ce ne saranno di strane! Più vintage di così…….baci
Uhh ci credo, deve essere bellissimo! Una volta ho visto un raduno anche io e mi è proprio piaciuto.
Meravigliosi Doria !
Ti posso chiedere un piacere ? Mi puoi consigliare una marca di colori da stoffa super super , vorrei fare delle magliette da vendere .
Grazie !
Ciao Elisa, purtroppo uso poco colori per stoffa quindi non ti so consigliare marche particolari, mi dispiace.
WOW! Che trovate e che risate. Il secchio , un lato alla volta è diventato quadrato ( vedi quello del mocho) o i fustini del detersivo per lavatrice : anche loro all’inizio erano tondi e guardali ora…Dei guanti pelapatate ho un vago ricordo di una mia zia che ne aveva un paio di gomma con applicata sul palmo una spugnetta ruvida , li usava per le patate novelle e le carote. Io non ho la patente di guida e VOGLIO ed ESIGO le scarpe con le catene…sia mai che slitti….
Grazie per le risate e buona giornata a te.
No ma davvero si possono trovare i pelapatate così?? Sarei curiosa di provarli 🙂
…io ero piccola e la zia già anzianotta…inizio anni ’60. Un’Era fa!
Mah oddio la lampada in testa stile minatore non sarebbe male per leggere a letto… anche meglio di quelle che si pinzano al libro! Peccato solo che sia un tantino scomoda da indossare…
E poi senti, rispetto ai giradischi da tavolo anni ’60, forse 3 chili non sono poi tanti. Rispetto al Penny della mia infanzia decisamente sì. La tecnologia ha fatto nel frattempo evidenti progressi!
Anche io ho pensato che la lampada attorcigliata in testa poteva far comodo per leggere a letto, ma per evitare inutili “cerchi alla testa”…meglio il kindle 😛