La cosa che mi sta più antipatica quando lavoro a maglia o ad uncinetto è interrompere il lavoro quando il gomitolo sta per finire. A volte ci sto attenta e cambio il filo prima che finisca, a volte non me ne accorgo e il gomitolo termina proprio nel bel mezzo del lavoro.
Confesso così che fra tutti i modi più o meno eleganti che ci sono per unire i fili di due gomitoli, io uso quello più banale: il nodo.
Quali nodi fare?
Tralasciando quello semplice che tutte sappiamo fare, ma che se fatto con alcuni tipi di filati si scioglie con facilità, i nodi più usati che danno una certa sicurezza sono:
Il Nodo Piatto
Fare un nodo semplice. Poi fare finta di fare un altro nodo semplice sopra a quello fatto, ma scambiando i due fili e facendo il secondo nodo al contrario del primo: il lato che andava sotto va messo sopra e viceversa.
Il Nodo del Tessitore
Prendere i due capi da unire nell’una e nell’altra mano. Mettere il filo nuovo sotto il filo vecchio e fermare l’incrocio tenendolo col pollice della mano sinistra.
Con il filo nuovo formare un’asola verso sinistra usando la parte di filo non libera e facendola passare tra i due capi liberi dei fili.
Passare il capo libero del filo vecchio dentro all’anello appena formato e tirare leggermente.
Tirare i due capi non liberi, stringendo il nodo.
Il nodo di norma va fatto sempre a fine/inizio ferro (se si lavora a maglia) o a bordo lavoro (se si lavora ad uncinetto) lasciando 10/15 cm circa di filo libero. Le due gugliate lasciate libere, vanno poi nascoste con ago da lana tra i punti o nel vivagno del lavoro, o utilizzate anche per le cuciture della confezione. Il sistema dei fili liberi comunque viene usato anche senza fare il nodo.
Però non a tutte annodare i fili piace. In effetti il nodo non è tanto estetico, a volte può non essere sicuro perché con particolari filati c’è il rischio che si sciolga. E c’è anche chi non lo gradisce perché comporta un inutile spreco di filato.
Così in questi giorni mi sono documentata per cercare modi alternativi per unire i fili di due gomitoli mentre si lavora.
Metodi alternativi ai nodi
Sdoppiare i fili
È forse il sistema più complicato ma anche il più invisibile.
Bisogna sdoppiare le estremità dei due fili per circa 20 cm e poi, con le due metà del filo, formare un solo filo, magari arrotolandolo un po’ e lavorare le maglie come se fosse un filo normale. Le altre due metà vanno lasciate libere e andranno poi nascoste sul retro tra le maglie con ago da lana.
Il cappio
Questo sistema si esegue con l’aiuto di un ago da lana. L’unione sarà invisibile e sicura e si può fare anche con i filati di cotone.
Basta piegare in due il filo che proviene dal ferro fino ad avere un cappio di circa 5 cm, infilare il filo del nuovo gomitolo nell’ago da lana e poi dentro al cappio appena fatto, piegarlo nel senso inverso e infilare l’ago dentro al filo e tirare. Fare la stessa cosa con l’altro filo.
L’infeltrimento
Un altro modo per unire i fili di due gomitoli è quello di sfilare un po’ i due capi del filato, inumidirli, accostarli tra di loro e farli rotolare con i palmi delle mani fino alla loro unione completa.
Questo sistema è indicato per unire i filati di origine animale non trattati e non misti a fibre sintetiche. Non è adatto se i filati sono di origine vegetale (cotone e altri).
Bene, in attesa che inventino il gomitolo che non finisce mai, mi piacerebbe sapere voi come fate. Conoscete altri sistemi o usate qualcuno di quelli che elencati?
Ogni vostra informazione renderà più utile questo post.
26 risposte
grazie, cercavo proprio qualche soluzione di come unire i due fili….ora non mi resta che provare !
Buon lavoro allora!
Se il filato non è molto doppio, io uso il nodo doppio. Faccio un normale nodo con il filo finito e quello che comincia, ma girando il filo 2 volte intorno all’altro. Tirando il nodo si fissa in modo fortissimo e non slitta ed i due capi si posizionano automaticamente uno parallelamente verso sinistra e l’altro parallelamente verso destra. Se po si vuol proprio essere “perfette” questo nodo si fa sul filo sdoppiato a metà, ma tagliando le due metà che non si intende usare e ledue metà che vengono usate vengono integrate dalle due metà di fili che si allineano paralleli (i fili paralleli vanno tagliati della stessa lunghezza dei fili che risultano dimezzati). Si può quindi lavorare i il filo ricostruito nel suo spessore originale e di aggiunto ci sarà solo un piccolissimo nodo dello spessore della metà del filo.
Spero si sia capito qualcosa. Farlo è facilissimo, descriverlo un pò meno.
Sei stata chiarissima, grazie!
Buongiorno, devo fare una sciarpa ai ferri con motivo bandiera inglese, come posso fare? Come si fa a cambiare spesso il colore senza che vengano dei huchi? Grazie
Ciao Paola, prova a leggere QUI
E’ un articolo che ho scritto tempo fa per fare un lavoro ad uncinetto con cambio frequente di colori e spiego come ho fatto. Non vengono buchi e non ci sono brutti fili in giro.
Io lo uso anche per cambiare colore a metà e devo dire che mi trovo bene. Però con i ferri sono imbranate, ma non penso che funzioni, almeno da quello che ricordo dei miei tentativi.
Ciao, complimenti per il sito.
Questo post è molto utile, comunque anch'io nell'uncinetto non faccio nodi ma inizio a lavorare il nuovo filo e poi nascondo il filo che sbuca infilandolo nelle maglie. A me non è mai successo che si aprissero le maglie, e a voi?
Ciao Elisa, no non è mai capitato. Però è anche vero che ho sempre cercato di fare cominciare con il filo nuovo a margine lavoro.
Ciao Doria,
io faccio l'uncinetto e faccio esattamente come Daniela che ha commentato prima di me. Mentre leggevo i commenti mi ponevo il problema di come fare a spiegarlo…ma lei l'ha fatto benissimo!
Proverò magari a sperimentare qualcosa di più professionale, tra i modi che hai elencato tu. Grazie! Daniela
Grazie per i consigli, i tuoi sono sempre utilissimi, ma ti volevo porre un quesito: secondo te per la fettuccia quale di questi modi di annodare i capi è più adatto? Ciao e grazie.
Io non lavoro a maglia, ma ad uncinetto, quindi uso o il metodo del nodo piatto, oppure semplicemente aggancio con l'uncinetto il nuovo filo e, dopo aver fatto un pò di punti, nascondo la codina del filo nuovo tra le altre maglie… non so se è un metodo giusto, comunque io mi ci trovo bene! Grazie per questi utilissimi consigli! Dani
Non sapevo esistessero tanti modi possibili. Io uso il nodo infilato (o almeno credo si chiami così ) col capo del filo che sta finendo faccio un nodo semplice, e col capo del filo che comincia ripasso il nodo al contrario: tirando i due capi si strozzano e la tenuta è assicurata.
Buon fine settimana
Grazie Emanuela, mi pare di capire che fai il nodo piatto. Io l’ho descritto con parole diverse, ma mi sa che è quello.
Ciao Doria, anche questo sarà un post da tenere sottomano in caso di necessità, per cui grazie di averlo pubblicato. Io avevo provato a sdoppiare i fili ma dopo aver " solo sentito" la descrizione ne era uscito un pasticcio, in effetti con le immagini è tutto più chiaro. Un caro saluto.
L’ho provato ed è il sistema che mi è piaciuto di più.
Ciao! I uso il metodo che tu chiami "il cappio". Lo trovo abbastanza facile da eseguire e viene molto pulito anche se in quel punto voglio/devo cambiare colore:)
Grazie Helga, devo provarlo più spesso allora!
ciao..se è un lavoro a cui tengo , preferisco cominciare il nuovo gomitolo ad inizio riga…interessante il modo di sdoppiare il filato..non lo conoscevo!! grazie Doria e buon S. Valentino!!
Ciao Nadia, è vero anche io decido in base al filo che sto usando e al tipo di lavoro che sto facendo.
Per unire i fili sul lato del lavoro il mio librone di maglia consiglia di fare un nodo scorsoio all'inizio del filo nuovo (come quello che si fa per avviare i lavori all'uncinetto o a maglia, infilarci dentro il capo del filo vecchio, chiudere il cappio stringendolo attorno al filo e facendolo scorrere il più possibile vicino all'ultima maglia fatta. Lo trovo un sistema intelligente perché è difficile fare un nodo proprio a filo del lavoro, e così diventa più facile fare i punti successivi senza incappare nel nodo e senza smollare il lavoro; però mi pare un po' poco saldo.
Di solito però preferisco lasciare i capi liberi al margine del lavoro, senza fare nodi, e poi nasconderli nelle cuciture o usarli proprio per cucire. Invece di annodarli li incrocio semplicemente, magari anche due volte, e poi li fisso nel margine.
Non mi piace invece unire i fili nel mezzo del lavoro, a meno che debba risparmiare filo perché ho il dubbio che non mi basti. Piuttosto, disfo la riga incompleta perché dall'interno non si veda e non si senta il grumo del nodo e lo spessore dei fili in più.
Trai i nodi mi piace molto il nodo piano, perché è piccolo, i due fili corti ne escono parallelamente ai fili lunghi e in direzione opposta tra loro e soprattutto non si scioglie se tiri i due fili contemporaneamente dai due lati. Il nodo classico è il peggiore, il nodo alla tessitora mi sembra il più saldo.
Tra i sistemi alternativi il migliore mi sembra quello di sdoppiare ed intrecciare i fili, il più saldo ed il meno visibile. Ho provato anche ad unire per infeltrimento, ma non so se sono io poco pratica o se è normale che il tratto infeltrito abbia aspetto e consistenza diverse dal filo normale, e quindi alla fine un pochino si veda anche da dritto…
Sempre preziose le tue info, grazie!
Io ho un piccolo problema (se vogliamo chiamarlo così): vedere maglioni, cappellini, sciarpe coloratissime, mi lascia indifferente al lavoro in sé, non penso nemmeno che è un lavoro troppo lungo per mettermici seriamente, non ci arrivo, ammiro il risultato, vorrei avere un capo del genere, ma finisce lì, quasi freddamente.
Ma quando vedo le foto dei punti e dei passaggi mi entusiasmo incredibilmente, vorrei imparare, mettermici, e so che un giorno, quando sarò più tranquilla con tutto il resto, avrò il mio angolino in cui sedermi coi ferri in mano, il gomitolo in grembo e queste foto di lato per seguire passo passo, e m'importerà poco del risultato, perché è il procedimento che mi affascina!!
Capisco cosa vuoi dire.
L’altro giorno mi è capitato in mano un libro di punti di ricamo. Ho ricamato forse un paio di volte e non credo mi cimenterò in futuro,
ma ho perso una buona mezz’ora a guardarmi tutte le foto dei vari punti. Mi piaceva.
Ma quante ne sai!!? E che bel post per San Valentino! Sono tanti i modi per tenere insieme i fili di due vite per farne un capolavoro. Grazie e buon lavoro a te a maglia, a crochet ….
No, ecco non le so tutte, ma mi informo.
Uno dei lati positivi di avere un blog è anche questo.