ABILMENTE: “fiere” in fiera

Abilmente fiera di Vicenza 2010
Chi c’era
Ore 9.30 si aprono i cancelli e le “fiere” entrano in fiera.
Si, centinaia e centinaia di donne affamate di novità, smaniose di vedere, toccare, comprare. Mai viste tante donne, tutte insieme, in vita mia!
Con le macchine e con i pulman, a piedi e in navetta, a grupponi, gruppetti e gruppini; molte con le figlie, poche con i mariti. Loro, poveri cari, soffrivano in silenzio. Alcuni stanchi morti, li ho visti seduti sonnecchiare di nascosto…
Ma le donne no! Chiedevano, compravano, provavano tecniche e facevano corsi. Loro si, che non si sono annoiate! Erano come Lucignolo e Pinocchio al paese dei balocchi: all’arrembaggio!
Cosa c’era
C’era un po’ di tutto: gomitoli e stoffe, bottoni e passamanerie, pizzi e ricami, perline e accessori, decori per natale e per la casa.
C’erano uncinetti e ferri di tutte le misure, telai, forcelle, macchine da cucire modernissime che facevano tutto… tranne il brodo. No, il brodo no.
E poi c’era il feltro, taaanto feltro ( troppo feltro? ): ritagliato, infeltrito, utilizzato per fare borse, ciabatte, cinture, palle di natale, quadri, opere d’arte.
E poi lane, taaante lane. Una la novità? Le lane megagiganti da lavorare con le mani. Viste e prese.
Molto interessante e a me caro, il padiglione del riciclo creativo organizzato soprattutto come una grande area laboratorio. Affascinante!
Riflessione
Ma dopo tutti questi bagordi, le donne che ieri si sono divertite così tanto, mica si saranno svegliate stamattina … con le orecchie da ciuchino??? 😉