Esiste la Giornata Mondiale del Fai da te. Lo sapevate?
È il 24 maggio e probabilmente è nata per promuovere la vendita di seghe e martelli, ma è finita col diventare una importante occasione per promuovere la creatività e la passione per la manualità a tutti i livelli.
A tal proposito la notizia di oggi è questa: “Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2020 l’ansia sarà la seconda patologia più diffusa al mondo. E secondo gli psicologi il bricolage e le attività manuali sono la risposta più semplice e naturale per combattere ansia e stress.”
Concordo. Io infatti non conto neanche più le volte in cui qui sul mio blog ho detto che avere un hobby manuale fa bene alla salute e non è un caso se il mio blog l’ho chiamato “un-idea-nelle-mani”. Infatti, mantenere la mente e le mani impegnate (a fare, creare, sferruzzare, cucire, colorare, incollare…) per me è stato fondamentale per superare un brutto momento della mia vita. E da allora non ho più smesso.
Credo che la creatività possa aiutare ad essere felici. Pensare, progettare, imparare nuove tecniche, mettersi alla prova, realizzare qualcosa con le proprie mani, è una delle cose più belle che possiamo fare per noi.
Benefici del fai da te
Dedicarsi un hobby creativo o fare un’attività manuale che ci piace, ha molteplici benefici sia a livello fisico che mentale. Questo vale per tutti gli hobby e per tutte le persone, anche se possono sentirne maggiori benefici quelle persone che, a causa di varie circostanze, hanno bisogno di “disconnettersi” dalla routine, dai pensieri brutti o da problemi che sembrano insormontabili.
È stato provato infatti che fare un’attività creativa manuale, inducendo le persone a concentrarsi e a fare gesti spesso ripetitivi
- calma e rilassa
- migliora l’umore
- aumenta l’autostima
- stimola la creatività
- allena la mente
- rinforza il fisico
- è pura soddisfazione
Ecco qui un video che avevo fatto qualche tempo fa -e che potete condividere a manetta- a proposito dei benefici del fare la maglia (che potrebbe essere declinato anche per l’uncinetto, il cucito, il ricamo…)
Tutto questo non fa altro che trasformare il fai da te in un ansiolitico portentoso, l’unico che non fa male e che non si compra in farmacia (ma noi struzianti lo sapevamo già…e infatti siamo in cura da anni!!! Névvero?) 😉
6 risposte
Verissimo Doria!
Anche per me la creatività è un grande aiuto nei momenti difficili e un valido antistress.
Non sapevo della giornata mondiale del fai date. Adesso mi segno la data!
Un abbraccio
Maria
Non sapevo che il 24 maggio fosse la giornata del fai da te. Grazie per l’informazione. Concordo con tutto quello che hai scritto ma anche con Claudia: mi è capitato purtroppo spesso, in passato, di “accanirmi” su qualcosa a cui stavo lavorando con l’ansia di vederla finita e di cominciare subito dopo un altro progetto. Mi innervosivo quando non potevo lavorarci e non vedevo l’ora di finire. Ma era solo un modo per non pensare a problemi grossi che evitavo di affrontare, un modo per ignorare la realtà. Poi, col tempo (tanto) ho imparato a dare il giusto peso a tutto e sono tornata al piacere di creare con tutti i “ferri del mestiere”.
Ciao Tina, ovviamente ogni caso visto nel particolare è una cosa a sé e mi fa piacere che tu abbia risolto 🙂
Bravissima!
Sì, antistress, ma solo per uno stress normale. In situazioni più gravi anche lo sferruzzare o il recupero creativo possono diventare attività ossessive/compulsive.
Ciao Claudia, si certo si parla in generale e di casi di comune stress. Problematiche più serie e particolari vanno curate dallo psicologo/psichiatra (magari si sferruzza di nascosto in sala d’aspetto 😀 )