Oggi ti faccio vedere come fare un cappellino vintage da donna come quello che ho fatto io e che vedi in foto. Non l’ho cucito per sfizio, ma perché mi è stato chiesto di creare un copricapo in stile retrò per una rappresentazione storica ambientata negli anni 40/50/60, tenutasi nel mio paese qualche giorno fa.
Poteva capitare di meglio a una come me che ama i cappelli?
In realtà per motivi di tempo non ho fatto uno studio approfondito per ricreare un cappellino fedele allo stile dell’epoca, però ho cercato di farmi un’idea e ho fatto il possibile per creare un cappellino come da indicazioni ricevute: elegante e nero, leggero e schiacciato e facile da portare.
Come fare il cappellino vintage
Non essendo una cappellaia nata, ho pensato che la cosa migliore fosse creare un copricapo partendo da un cerchietto per capelli e utilizzando materiali facili da reperire come il pizzo di una vecchia sottana, un po’ di feltro e un nastro di cotone nero.
Per fare il cappellino abbastanza rigido e teso ho tagliato due tondi di feltro e li ho cuciti insieme e poi ho rifinito il bordo cucendo intorno il nastro di cotone nero.
A questo punto ho posizionato il pizzo intorno al feltro facendogli delle piccole increspature che ho fermato con degli spilli.
Ho fatto in modo che il pizzo cadesse un po’ esternamente perché potesse fare anche da veletta
e ho cucito il tutto con la macchina da cucire.
Sempre con il pizzo ho fatto un secondo giro -questa volta posizionandolo più internamente- che poi ho di nuovo cucito a macchina.
Per fare la coccarda centrale, ho tagliato un pezzetto di nastro e l’ho infilzato solo da una parte.
In questo modo tirando il filo si è formata la coccarda sulla quale ho incollato un delizioso cammeo rosa. Poi ho cucito la coccarda al centro del cappellino.
Ed ecco il famoso cerchietto per capelli che ho pazientemente ricoperto con il nastro nero
e sul quale ho cucito a mano il cappellino.
Ho cucito il cerchietto non perfettamente al centro del disco di feltro, ma leggermente spostato indietro e di lato.
Questo perché volevo che il copricapo una volta in testa, si posizionasse da una parte e piuttosto in avanti.
Ecco il mio cappellino da donna in stile retrò terminato.
È ovvio che il tutorial ti potrà servire in casi particolari tipo se hai da costruire un cappello vintage per una recita, una rappresentazione, una festa a tema o anche per una cerimonia particolare.
Ti consiglio di non metterlo per andare a fare la spesa. Qualcuno potrebbe guardarti male 😀
Ah! Qui puoi vedere →qualche foto del cappellino indossato e della rappresentazione storica di cui ti parlavo.
19 risposte
Solo due parole: VERAMENTE BELLISSIMO!
Grazie mille Valeria! Hai visto le foto della rappresentazione dove è stato usato il cappellino? Il link è in fondo al post 😉
Si sono andata appositamente a vedere quel link perché ero curiosa di vedere l’effetto che faceva indossato. Mi è piaciuto moltissimo.
Buongiorno,
io realizzo cappelli, in feltro di lana e lapin, fascinator e turbanti.
Sto cercando qualche consiglio per indurire la stoffa (di solito raso, tulle, garza di cotone, pizzo e cannete per le decorazioni) e le piume, per creare forme geometriche, fiocchi, sculture.
Avete qualche suggerimento?
Abitualmente uso l’amido (maizena).
Grazie
Ciao Paola, la mia produzione di cappelli è limitata a questo ed ad altri fatti a maglia o ad uncinetto, quindi credo che tu sia sicuramente più esperta di me. L’unica cosa che mi viene da consigliarti per la stoffa è la fliselina che immagino tu abbia già provato. Per le piume e gli accessori, non saprei dirti, ma so per esempio che le decorazioni ad uncinetto si possono indurire con una spennellata di vinavil. Quando si asciuga non si vede e il lavoro rimane duro. Non so dirti però sulle piume.
Ciao,
Sì, ma purtroppo non si può usare sui nastri in raso o sul canneté e anche sulla lana bouclet non va bene.
Proverò con l’amico o in alternativa con un prodotto che si usa in scenografia
Ma veramente carinissimo. Per una come me che ama i cappelli e , per la stagione fredda, ne ha tantissimi, questo è un vero gioiello.
Per il matrimonio di mio figlio a maggio di 4 anni fa ne ho comprato uno molto bello ma avessi avuto il tuo tutorial quasi quasi……………Complimenti vivissimi, brava! e anche ingegnosa………ha fatto centro, come sempre!!!
Ma è bellissimo! E il cerchietto serve anche per non farlo spostare. Ottima idea e meraviglioso risultato. Tina
Semplicemente….stupendo!! Anche io ho una vera passione per i cappelli fin da piccola….li adoro…. Bravissima! ☺
Grazie Raffaella! Potessi/avessi il coraggio di metterli, uscirei sempre con un cappello in testa. Poi però ci ripenso 😀
Mooooolto interessante!Sono tornati di gran moda. Al matrimonio di mio figlio mi vestirò Mori-girl e questo tipo di copricapo ( si chiama fascinator)ci sta a pennello. In centro a Bologna c’è un negozio che li vende, ma costano un botto. Entro, li provo, guardo come sono fatti e lo rifaccio per me: di necessità, virtù. Questo lo pinno e mi servirà da promemoria.
Grazie Doria . Sei troppo avanti!!! Aspetto con curiosità le foto.
Abito Mori-girl, cappello fascinator…TU sei avanti ragazza, non io! 😉
Voglio le foto poi eh!
Si si..sono curiosa anch’io di vedere le foto di Laura!! ho provato ad immaginarmelo anch’io mentre lo indosso!!! 😀
Non prima di settembre! :)))
wow!!! è tanto carino quanto semplice da fare!!!! ma di che manifestazione si tratta? ti sei vestita tu?
Grazie Lara. È stata una rievocazione storica del matrimonio così come avveniva 50/60 anni fa, con abiti, moto, usanze e costumi dell’epoca. Una manifestazione paesana semplice ma piacevole da vedere
No io non mi sono vestita 🙂
Ciao Doria, sei geniale come al solito!!! è veramente carinissimo!!! 😀
Grazie Nadia. Ti piace? Beh fare un vero cappello era un problema e con il cerchietto devo dire che mi sono arrangiata bene.
Vedrai poi le foto della manifestazione storica. Non sono tante ma sono carine e spero rendano l’idea. 😉
Aspetto curiosa!!! ciao!! 😀