Alcune lettrici mi hanno detto più volte che adorano i vestiti vintage e trovare cartamodelli originali. Bene, allora dopo il vestitino dritto, ecco un altro bell‘abito originale vintage da salvare nelle vostre boards di Pinterest o nelle cartelle “Preferiti”.
Ho trovato infatti nella mia collezione della Domenica del Corriere questo schema per cartamodello di abito a sacco molto carino e piuttosto facile da realizzare.
Il modello è anni 60, ma tutto sommato è portabilissimo anche oggi, soprattutto come comodo vestito per stare in casa o da tutti i giorni.
Il modello è dritto a sacco, bello ampio e con l’abbottonatura sul dietro e può essere indossato anche con cintura in vita.
Ha 4 tasche, un grande colletto e maniche lunghe e il risultato e l’effetto possono cambiare a seconda della stoffa con cui viene confezionato (cotone, lino, jersey, maglina) e da come viene cucito.
Per esempio, senza cintura può diventare un abito largo per nascondere le forme, mentre senza maniche e senza colletto si trasforma in una pratica scamiciata.
Le tasche poi sono un optional: se piacciono ci si mettono, altrimenti no. A voi la scelta. 😉
Cucire un vestito a sacco: come creare il cartamodello
Non avendolo ancora cucito non ho un tutorial da mostrare, ma in compenso condivido il disegno tecnico con le spiegazioni scritte presenti nel giornale. Possono essere utili per disegnare il cartamodello e per cucire di questo comodo vestito a sacco o scamiciato donna.
Vestito a sacco fai da te: disegno tecnico e spiegazione dello schema
Il modello può essere disegnato, seguendo lo schema e le proprie misure, su cartavelina adatta per cartamodelli.
Non presenta difficoltà particolari per la sua esecuzione. Inoltre tutti i tessuti di cotone, dalla popeline al modesto percalle, si prestano alla sua fattura. Ne riporto la spiegazione (indicativamente ogni quadrato sono 10cm ):
occorrono circa m.3.80 di stoffa (se alta cm.80). Tagliare in doppio.
- dietro: mezzo dietro, dritto filo con paramontura attaccata, fare la pence della spalla (tagliare due esemplari)
- davanti: mezzo davanti dritto filo, fare la pence sottobraccio (tagliare in doppio)
- collettone: dritto filo (tagliare due esemplari in doppio)
- manica: dritto filo (tagliare due esemplari)
- polsini, diritto filo (tagliare due esemplari in doppio)
Dai ritagli ricavare le 4 tasche, 2 grandi e 2 piccole e la cintura.
Dopo aver tagliato tutte le parti, imbastire i vari pezzi così:
-unire i fianchi del davanti con quelli del dietro e le spalle, ripiegare le paramonture del dietro e prendere le distanze degli occhielli e dei bottoni;
-provare indosso;
-chiudere le maniche, attaccare i polsini ed inserirle nello scalfo manica (attenzione: il giro manica deve essere comodo);
-provare indosso;
-attaccare il colletto e le tasche piccole e grandi;
-ripiegare l’orlo, rifinire (asole e bottoni) e stirare.
Con lo stesso cartamodello si può cucire anche un bel vestitino da tutti i giorni; in questo caso, si ricorrerà ad altro tipo di tessuto.
Torno a sottolineare che non ho avuto modo di provare a cucire questo modello, ma mi piaceva comunque condividerne lo schema e il disegno tecnico nel caso potesse far comodo a qualcuno.
Vi do appuntamento alla prossimo vestito vintage che trovo con cartamodello da disegnare! 😉
20 risposte
Mi piacerebbe farlo ma come si fa il cartamodello a grandezza naturale e soprattutto che taglia è?
Sto cercando dei cartamodelli per porovare a cucire e mi sono imbattuta nel tuo blog dove comunque ho trovato interessanti informazioni. Per me non è facile trovare degli abiti perchè sono una taglia molto forte e cucire è una necessità. Grazie
Ciao Cristina, quello che hai visto è solo uno schema utile per fare il cartamodello ma devi saper fare cartamodelli seguendo le tue misure. Puoi leggere qui https://unideanellemani.it/disegnare-cartamodelli-metodi-imparare
Ti ringrazio per la pronta risposta. Mi sa che è meglio fare un corso il prossimo inverno, grazie comunque
per l’informazione
Ciao Doria,
salvato nella board Cucito e già commentato il tuo Pin
Sono un po’ come il prezzemolo 😉
buona settimana
Tu Giovanna sei come il prezzemolo ed io come il mercoledì: sempre in mezzo.
Doria è in buona compagnia, non l’abbandoniamo mai.
Laura
Grazie Giovanna! Sai che non ti trovo su Pinterest?
Ho commentato proprio questo post e l’ho pinnato, ma in Pinterest sono La Gio Gio
è per questo che non mi trovi, è su FB che sono registrata col mio nome.
🙂
Grazie Doria!! si lo scamiciato di una volta me lo ricordo bene!!! e come dici tu…non si sa mai!!! 😀
Si, in genere il “non si sa mai” lo si dice quando in rete vediamo qualcosa che ci piacerebbe fare e la salviamo in qualche cartella. Poi sappiamo bene che se dovessimo fare tutto quello che abbiamo salvato ci vorrebbe una vita.
Però nonostante tutto “non si sa mai”… 😀
Hai ragione!! ci vorrebbe una vita, anzi due!! 😀
Brava Doria, come al solito!
Aggiungo una nota: facendolo più corto e con l’abbottonatura davanti diventa una pratica giacca tuttofare da mezza stagione.
Rilancio: diamogli un taglio in vita e ci facciamo una camicetta e una gonna
(battuta delle 23.37)
carissima Doria ho portato anche questi come dici tu scamiciati sai che ti dico gli odiavo, non perché fossero brutti ma io preferivo che si vedessero le magliette o vestitini allora ero magrolina e mi sembrava di essere un sacco con quelle tascone giaganti ma le mamme allora x risparmiare di lavare tante cose non c’erano le lavatrici ti facevano indossare queste casacche.
Ahhh ho capito di quali scamiciate parli! Erano una sorta di grembiulini giusto?
No, io non li ho mai messi ma mi ricordo di averli visti indossati ai bambini in qualche pubblicità di allora.
Messo da parte pure io. Chissà che abbia coraggio di iniziare a cucire da sola abiti. Grazie a te. Ciao
Te lo auguro 😉
Mia sorella ieri indossava un abito molto simile ma senza maniche e avevo notato quanto fosse carino. Grazie Doria, questo lo metto da parte fino a quando non mi passa per le mani un bel tessuto!
Si in effetti Valentina, il modello si presta a essere sia carino che brutto. Dipende molto dalla stoffa con cui lo fai e da come lo “reinterpreti” 😉
Qui andiamo sul semplice: segno, taglio, imbastisco? (No fermo con gli spilli!)e cucio. Sono le finiture che mi fregano: sono noise. Tutti i puntini perfettini, asole, sottopunti ecc l’unica cosa in cui non ho problemi è attaccar bottoni. (In tutti i sensi).
Pinterest :che piacevole scoperta. Quanto mi piace.
E come sempre: grazie Doria.
Laura
Si l’alternativa è “infila gli spilli e cuci” ma non diciamolo troppo in giro 😀
Ti sei fatta la board cucito su Pinterest? Non deve mancare 😉