Perché ho cominciato a non sopportare più la colla a caldo?

Scritto da Doria
Pubblicato in Quattro Chiacchiere con  48 commenti

Non so cosa e come sia successo ma dopo averla considerata un’amica preziosa, da un po’ di tempo a questa parte ho cominciato a non sopportare più la colla a caldo e il suo uso.

Ricordo ancora molto bene quando l’ho scoperta. Me la fece conoscere una mia amica che vedendomi tribolare su un lavoro di bricolage mi disse: ma perché non usi la colla a caldo? Da allora non l’ho più lasciata.
Ho comprato non so quante pistole cercando quella perfetta che scaldasse al punto giusto e che non facesse fili (peccato non aver mai trovato la pistola che si puliva da sola 🙂 ). L’ho amata e l’ho odiata. Ogni volta che mi son bruciata le dita avrei voluto lanciarla dalla finestra, ma mi passava in fretta e la osannavo comunque, anche con le vesciche nelle mani, tanto mi era utile.

Ma come accade nelle storie d’amore, è successo qualcosa che mi ha portato a guardarla con altri occhi. Complice dell’inizio di questo mio cambiamento credo sia stato mio marito che ogni volta che usavo la colla a caldo storceva il naso e mi prendeva in giro. Lui è un tipo molto precisino soprattutto per quanto riguarda il bricolage e alla colla a caldo ha sempre preferito pennello e Vinavil.

A poco a poco anche io ho cominciato a pensare che in effetti l’uso della colla a caldo è solo un modo sbrigativo e grossolano di lavorare. Questo mio pensiero poi si è notevolmente amplificato a causa dell’uso assolutamente spropositato che ho visto farne sul web.
Ho letto e visto fare cose con la colla a caldo che voi umani…

Per dirne una, ho letto un post dove si consiglia di usare la colla a caldo per attaccare bottoni sulle camicie al posto dell’ago e del filo. Con la colla a caldo ho visto anche attaccare creazioni fatte a maglia o all’uncinetto (che è un sacrilegio solo a pensarlo), ho visto fare orli sui vestiti, ho visto fare bijoux interamente di colla (che non oso pensare chi se li possa mettere). Ho visto fare lavoretti di riciclo molto carini ma sciupati irrimediabilmente dalla colla a caldo e fare interi cestini (interi) con quintali di colla (solo di colla eh!) sprecata e spruzzata a zig-zag. Da qui ho cominciato a chiedermi: ma anche io faccio cose così?

Con questo non voglio dire che la colla a caldo non serva e non ne discuto l’uso su quei lavori in cui non se ne può fare a meno (anche se secondo me una alternativa più elegante si può sempre trovare), ma metto in dubbio l’utilità di usarla a sproposito, per cose che non servono e quando non ce ne sarebbe proprio bisogno.
Da qui all’impormi di non usarla più o il meno possibile, il passo è stato breve.
Se ci avete fatto caso infatti nei miei tutorial non la uso più da un bel po’ di tempo (però vi prego di non crocifiggermi se un giorno mi vedrete usarla di nuovo. Un po’ di colla nel cuore è rimasta 🙂 ).  Al suo posto ho preferito sforzarmi ad usare la colla vinilica o l’ago e il filo. Posso dire che in genere i lavori ne hanno guadagnato in precisione ed eleganza (almeno ai miei occhi).

Detto questo  mi piacerebbe sapere voi come la pensate in merito: siete colla-a-caldo-dipendenti o come me avete iniziato ad avere dei dubbi e vi state moderando nell’uso?

Tra le risposte vi è concesso anche di mandarmi a quel paese e dirmele di tutti i colori, ok?
(tanto-io-qui-ho-uno-specchio-magico-e-ve-le-rimando-tutte-indieeetro, beee-ne, beee-ne) 😜

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