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Come rammendare un buco: il trucchetto che usava la nonna

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Sfoglio spesso la mia collezione de La  Domenica del Corriere a volte solo per divertimento, altre volte per guardare anche solo le locandine pubblicitarie anni 60 che ti fanno affiorare tanti ricordi, altre volte ancora per recuperare preziosi consigli che altrimenti col tempo andrebbero persi. Così, quando mi capita di trovare rimedi particolarmente interessanti che solleticano la mia curiosità, non manco mai di condividerli qui.

Ieri per esempio ho trovato un articoletto su come rammendare i buchi, soprattutto quelli nei calzini (perdonate se la foto non è perfetta, ma è presa da un fascicolo che ha più di 50 anni).

Il rammendo, l’ho detto già una volta parlando dei miei jeans strappati, è un’arte nobile e preziosa che varrebbe la pena imparare, non solo per rammendare i calzini, quanto per recuperare e riciclare abiti rovinati cui teniamo particolarmente. Ma cosa facevano le nostre nonne?

Per approfondire: come rattoppare buchi nei maglioni

Come rammendare un buco

Quando il buco era particolarmente grosso, le nostre nonne in genere ricostruivano il tessuto o la maglia  della parte consumata recuperando i fili di trama e quelli di ordito.

rammendo, rammendare, rammendare un calzino,Ma quando avevano fretta o il lavoro non valeva tanta perdita di tempo, usavano una soluzione decisamente più rapida: mettevano un pezzettino di tulle tra l’uovo da rammendo e il buco da riparare, poi con la lana o filo adatto in tinta, ricostruvano la parte rovinata aiutandosi con la trama del tulle (nella foto è stato usato un filo di colore diverso per rendere più evidente il procedimento).

Questa soluzione, che non conoscevo, a me è sembrata veramente illuminante, soprattutto se vista nell’ottica del recupero non solo di rammendare un buco nei calzino, ma anche di altri indumenti a maglia di cui non ci vogliamo disfare.

Per approfondire: come rimediare un maglioncino rovinato.

Ecco, non so se voi conoscete altri sistemi,  ma a me queste rimedi antichi delle nonne, mi piacciono da morire!

Dove trovare materiale per il rammendo

Ecco il materiale che serve per ottenere un buon rammendo:

 

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21 risposte

  1. Ciao, ho risolto il problema delle calze bucate, facendo dei calzini corti per me e mia figlia.Quando ormai non si possono più rammendare , perché mio figlio ha rotto il primo rammendo, porta il 44 .taglio ogni singolo calzino al di sopra del tallone e li cuocio con il filo del 16 a punto festone , cerco così di dare nuova vita a delle calze bucate.

  2. Ciao a tutte! Posso aggiungere una piccola cosa alla conversazione sui rammendi? Io rammendo i calzini in co-
    tone con l’uovo in legno, molto comodo. Non conoscevo il trucchetto del tulle, geniale, anche se non mi piace
    mettere del sintetico sui calzini di cotone. Io ci metterei della garza, quella che si usa per proteggere le ferite.
    Inoltre, per appiattire le grosse cuciture che si vengono a creare sui calzini, si usa picchiettarle, batterle proprio. Io uso la parte piatta laterale del martello, calzino rattoppato , e martellate contro l’uovo di legno, sul punto più spesso. I cari (nel senso che costano) calzini, così durano di più. Ciao!

    1. Ciao Paola grazie infinite per i preziosi suggerimenti!
      Per quanto riguarda il tulle, anche io avevo pensato ad una garza di cotone.
      Siccome però l’articolo in cui ho trovato il suggerimento è originale degli anni 60 e scritto da giornalisti e non da addette ai lavori, mi viene da pensare che per tulle si riferissero proprio ad una garza o qualcosa di simile fatto a rete. Comunque noi abbiamo capito 😉

  3. Da piccola vedevo spesso mia nonna (ma anche mia madre) con l’uovo di legno a rammendare i calzini…
    ma oggi le calze, quelle che uso io per lo meno, sono tutte in spugna di cotone
    in estate, e tessuti tecnici misti lana in inverno, e davvero non posso immaginare come si possano rammendare…
    oltretutto credo che sulla pelle sfregherebbe non poco una rammendatura, quindi onestamente non ci proverei mai.
    Piuttosto, anzichè buttare tutta la calza che ha il buco sul piede (dita o talloni)
    conviene tagliare il piede usurato, e conservare la gamba della calza.
    Con le gambe delle calze, se ne vale la pena e sono belle, si possono fare manicotti, scaldamuscoli, copertine per i pelosi di casa (unendole tutte insieme) ect… 😉

    1. Ma certo, come ho scritto rammendare è un’arte che ormai conoscono in pochi.
      Il post è più che altro scritto a titolo di curiosità e per far vedere come facevano le nonne. Se vuoi può essere letto anche nell’ottica del recupero di indumenti più importanti dei calzini.

  4. Geniale: avevo giusto un bellissimo maglione di lana che si è bucato sul collo, piangevo calde lacrime e ora sei arrivata tu! Proverò sicuramente! Sono giunta a te cercando articoli sull'uncinetto a forcella (l'ho appena scoperto) e trovo un mondo fantastico!!!

  5. Si, che forza questa del tulle!!!
    Io ho una camicia misto lana/canapa che si è rovinata nello stirarla… Mi piace troppo per rinunciare a sistemarla (anche se non credo di poter usare la tecnica del tulle), anche se sarà un lavoro certosino perchè le parti dove la trama (o l'ordito?) si è "sciolto" sono parecchi… devo solo trovare il colore giusto e mettermi d'impegno e pazienza… ricostruendo i fili "andati".
    Ho solo un dubbio: il lavoro viene bene (ho fatto una prova), ma temo che saranno evidenti i punti di chiusura per affrancare, perchè comunque è un tessuto abbastanza fine… qualcuno ha qualche suggerimento?
     
    grazie 1000
    ciao
    Chiara

  6. averlo saputo quando da ragazzina facevo ginnastica ritmica e d'inverno avevamo il permesso di usare i calzettoni!!! irrimediabilmente consumati sul tallone….  gli facevo un rammendo indistruttibile  ma anche un po' "ingombrante"…. 

  7. Ottimo accorgimento quello del tulle, non lo conoscevo affatto, anche se per i calzini ho spesso usato invece il metodo di trama e ordito ( ho avuto la fortuna di avere una nonna che certi "trucchi" me li ha insegnati). E per quanto riguarda i vetri, è vero, quoto antonella. E poi noi asciughiamo con carta di giornale.

  8. Questa del tulle non la conoscevo neppure io (che non sono una ragazzina come voi!) e anch'io sono una patita dei trucchetti delle nonne! 
    Ad esempio avete provato a lavare vetri o acciaio inox con acqua, aceto e una goccia di detersivo per piatti? Vi scorderete degli aloni…l'acciaio sarà sgrassato e lucidissimo senza strisciate opache e senza stare a strofinare e asciugare! basta un panno ben strizzato he non lasci pelucchi, però!

  9. sono anch'io una fanatica dei rimedi di una volta, e ho giusto una montagna di calzini da rammendare, messi da parte perchè sinceramente mi dispiace buttarli nuovi solo perchè hanno un buco in punta (il mio cruccio!!!!), e visto che ti seguo tutti i giorni spero proprio di trovarne altri belli come questo! Buona giornata

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