Dietro lo stand: pensieri, emozioni, commenti

Anche se per un sol giorno, vivere una fiera, come quella di Vicenza, da dietro uno stand, ti dà la possibilità di analizzare un microcosmo molto particolare e tutto al femminile.
Ritengo che essere lì, sia stata una occasione veramente speciale per farsi un’idea e “tastare il polso” ad una certa categoria di donne, quella delle creative, che per passione o per lavoro, creano qualcosa con le proprie mani.
Mentre le visitatrici ti passano davanti e danno occhiate furtive o interessate, si ha la possibilità di studiarne le espressioni dei volti, si ha modo di ascoltarne i commenti e le considerazioni.
Alcune timide e silenziose, si avvicinano quasi in punta di piedi, solo spinte dalla curiosità e, così come sono arrivate, se ne rivanno via. Altre invece, alla fiera sono venute alla ricerca di qualcosa, senza sapere bene cosa, e le vedi vagare tra gli stand alla ricerca di un oggetto che le folgori. Altre più spavalde, forse con le idee più chiare, toccano, guardano, chiedono, commentano.
Ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con molte di loro, sia con quelle timide che con quelle più intraprendenti. E tutte hanno un comune denominatore: creare per soddisfazione personale, coltivando in cuor loro la speranza che quello che fanno sia capito e apprezzato.
Ci sono poi quelle che approfittando della fiera, si danno appuntamento con altre amiche, trasformando l’evento in una occasione di svago. Lo scopo principale non diventa più l’acquisto, ma passare la giornata in una maniera insolita, magari facendosi anche qualche risata (ringrazio le ragazze che mi sono venute a trovare).
Comunque, indipendentemente dal fatto che fossi lì per “far compagnia” alla mia scacchiera, ho avuto anche e soprattutto il piacere di studiare come ci si muove dietro uno stand, osservando da vicino chi le fiere se le fa proprio tutte, come la Sig. Sandra, direttrice di Milleidee Maglia. Quante cose ho imparato da lei…
Non posso non dire che alla fine ero veramente stanca, soprattutto il viaggio di ritorno è stato tremendo per il traffico che ho trovato tra Bologna e Firenze. Ma la giornata è stata decisamente ricca di spunti e di piacevoli incontri.
La ritengo ovviamente non un arrivo, ma un bel punto di partenza.