I fiori di stoffa Kanzashi li ho ho scoperti un bel po’ di tempo fa. Sul web e alle fiere creative ho avuto modo di vederli spesso come elementi decorativi, ma manualmente li ho sperimentati solo da poco. Se fatti da mani esperte e con la stoffa giusta sono davvero meravigliosi, ma sono belli anche se fatti con l’aiuto di appositi maker.
Cosa sono i fiori kanzashi?
Per chi ancora non li conoscesse o non li avesse mai visti, i Kanzashi in origine sono nati come ornamenti per capelli e acconciature tradizionali giapponesi. Il termine Kanzashi infatti significa letteralmente “spilla per capelli” anche se oggi si riferisce a una varietà di accessori, tra cui spille, fermagli, elastici per capelli ma anche ornamenti fatti da strati di stoffa piegati secondo la tecnica tsumami.
I fiori Kanzashi originali sono fatti usando una seta di alta qualità chiamata habutae, che viene tagliata in piccoli quadrati e piegata con le dita o con delle pinzette per formare i petali. I petali vengono poi incollati o cuciti insieme per creare fiori di varie forme e dimensioni e poi attaccati a una base che può essere decorata con elementi come perle, piume, foglie o nastri.
Idee per usare i fiori di stoffa kanzashi
Anche se i fiori kanzashi sono nati come ornamenti per capelli, oggi vengono usati in tantissimi altri modi creativi. In pratica non c’è un limite alla fantasia su come utilizzare questo tipo di lavori creativi, ma per fare qualche esempio si possono usare come applicazioni da attaccare a borse, pochette, cappelli, camicette o come decorazioni per creare spille, decorare fermagli e cerchietti per capelli, per creare dei centrotavola floreali, decorare delle cornici o abbellire cestini portaoggetti.
Insomma queste sono solo alcune idee creative, ma creando fiori di stoffa kanzashi di diversi colori, forme e tessuti ci si può davvero sbizzarrire e c’è anche chi con la tecnica tsumami kanzashi riesce a farne dei veri capolavori.


Come si fanno i fiori di Kanzashi?
Per fare i fiori di Kanzashi ci sono diverse tecniche che si possono usare.
Una delle più comuni è la tecnica tsumami, che consiste nel piegare dei quadrati di stoffa di seta o raso per formare i petali dei fiori.
Io non li ho mai fatti in questo modo, ma detto brevemente i passaggi principali sono questi:
- si tagliano dei quadrati di stoffa di raso (anche di colori diversi) di circa 4 cm di lato;
- si piega ogni quadrato a metà, poi a metà di nuovo, e ancora a metà, ottenendo una forma triangolare;
- si taglia la base del triangolo in modo da arrotondarla bruciando poi leggermente i bordi con una candela per evitare che la stoffa si sfilacci.
- aprendo leggermente il triangolo avremo un petalo a forma di rombo, che si può piegare con le dita per dargli una forma più curva.
- Dopo aver fatto il numero di petali che occorrono, si incollano o si cuciono i petali insieme in modo da fare il fiore che si desidera.
A questo punto si può decorare il centro del fiore con un bottone, una perla, un cabochon o quello che si preferisce. Si può anche aggiungere delle foglie, delle piume, dei nastri o altri elementi per rendere il fiore più ricco e originale e poi usarlo come applicazione o decorazione a piacere.
Qui un video tutorial su come fare i fiori di Kanzashi.
Quali tessuti usare per i fiori kanzashi?
Per fare i fiori kanzashi, si possono usare diverse stoffe, ma le migliori sono quelle leggere, morbide e lucenti, come la seta, il raso, l’organza o il taffetà. Queste stoffe permettono di creare dei petali delicati e raffinati, che riflettono la luce e danno un effetto elegante e prezioso.
Le stoffe migliori per fare i fiori kanzashi sono anche quelle che si saldano facilmente con il calore, senza sfilacciarsi o bruciarsi. Questo permette di fissare i petali con una candela o un ferro da stiro, senza bisogno di colla o filo. Alcune stoffe, come il raso o la seta, hanno anche il vantaggio di avere due lati diversi, uno lucido e uno opaco, che si possono alternare per creare dei contrasti e delle sfumature interessanti.
Comunque, per fiori più “casalinghi” e meno appariscenti, si può usare tranquillamente anche tessuti in cotone come ho fatto io nelle mie prove.
Maker per fare fiori di stoffa “tipo kanzashi”
Per fare fiori di stoffa in stile kanzashi, io ho in casa dei makers che facilitano e velocizzano il procedimento perché evitano di dover tagliare e piegare manualmente la stoffa. È vero che non vengono identici ai kanzashi originali ma gli somigliano molto.
I makers sono degli strumenti di plastica di diverse forme e grandezze a seconda del tipo di fiori che si vogliono ottenere. Quelli che ho io sono i maker della Clover per fare i fiori di stoffa ma si possono trovare online o nei negozi di hobby e creatività anche di altre marche.
Ci sono makers per fiori rotondi, che permettono di creare dei fiori a forma di margherita o di rosa, con petali arrotondati; makers per fiori a punta, che permettono di creare dei fiori a forma di orchidea o di giglio, con petali appuntiti; maker per fiori a petali sovrapposti, che permettono di creare dei fiori tipo camelia o gardenia. Qui alcuni esempi:
Come si usano i maker per fare i fiori di stoffa kanzashi
Per usare questi maker, si devono seguire questi passaggi:
1. Taglio un quadrato di stoffa delle dimensioni del maker e poi lo inserisco dentro seguendo le linee guida. Poi chiudo il maker, taglio la stoffa in eccesso con le forbici e con l’ago passo il filo nel percorso numerato.
2. Una volta terminato di passare il filo, apro il maker e tiro il filo. Si creerà un petalo con forma e pieghe prestabilite da quel tipo di maker. Ripeto lo stesso procedimento per tutti i petali che servono per il fiore, poi li cucio insieme infilandoli uno ad uno con ago e filo.
3. Decoro il centro del fiore con un bottone, una perla, un cabochon o quello che mi sembra più adatto.
Poi fisso il fiore dove mi serve: a una borsa, una spilla, un fermaglio, un cerchietto un elastico per capelli.
Il fiore di Kanzashi è pronto! 😉
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Libri sui fiori di stoffa kanzashi per saperne di più
Sul web ci sono molti video per imparare la tecnica tsumami kanzashi, ma per chi fosse davvero interessato a saperne di più e amasse avere un libro completo da sfogliare, questi testi potrebbero essere utili (in italiano non li ho trovati):
E con questo spero di aver stuzzicato la vostra curiosità e di avervi fatto venire voglia di fare tante creazioni fiorellose. Buon divertimento! 😉
3 risposte
Cara Doria io quei fiori che ora chiamate in quel nome giapponese li facevo già nel 2000 solo che li facevo con la fantasia osservando la natura ora ci sono i Macher da comprare sono sicura chi ti segue ne farà un scorta di ogni tipo io e mia sorella tutte due con figlio diversamente abile più la mamma con alzaimer gli facevamo disegnare e tagliare forme nella stoffa poi faceva gli jojo poi siamo passati all’uncinetto e faceva catenella finché con avanzare dell’alzaimer siamo passate alla tessitura ora devo utilizzare tutto il materiale che ci ha lasciato semi lavorato continuo a sfruttare la fantasia.
Sì, gli jojo li ricordo anche io perché li faceva la mia mamma. Sono un po’ diversi da questi ma il concetto è quello. 🙂
ottima idea