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Foto fai-da-te, 3° parte: gestire lo sfondo

lo-sfondo

Ed eccoci arrivate alla terza e ultima (ahimé) puntata di questo corso intensivo.

Abbiamo imparato (spero) come riconoscere e correggere gli errori, abbiamo visto come illuminare un piccolo set fotografico utilizzando oggetti di uso comune, oggi vi spiegherò come gestire lo sfondo. Prima di lanciarci nell’intrepida costruzione di improbabili fondali artigianali, però, parliamo di qualcosa che vi tornerà molto utile quando non avrete tempo o materiali per “creare” uno sfondo per fotografare i vostri oggetti.

La parola magica è “sfocare”. Per evitare che lo sfondo interferisca con l’oggetto che state fotografando, lo sfondo si può sfocare.

O meglio, lo sfondo si “deve” sfocare. Anche quando avrete a disposizione ettari di stoffa o cartoncino per il vostro fondale, probabilmente non vorrete che siano ben visibili tutte le macchioline, pieghe e imperfezioni che qualsiasi materiale ha per natura. Quindi, lo sfondo si deve sfocare, nel limite del possibile.

Ma come si fa a sfocare lo sfondo?

Molti fotoamatori, interrogati a bruciapelo, risponderanno probabilmente che bisogna “aprire il diaframma”. È vero e non è vero… di certo aumentare l’apertura del diaframma diminuisce la profondità di campo e bla bla bla… però. C’è un però. Anzi, ce ne sono vari.

  1. Il primo “però”, è che molte lenti amatoriali (incluse quelle della maggior parte delle compatte) non sono molto “luminose”, il che vuol dire che il diaframma non si può aprire così tanto da causare uno sfocato evidente “a prescindere”. A prescindere da che? Lo vediamo tra poco 😉
  2. Il secondo “però” è che la maggior parte delle compatte (e molte compattone) non permettono di intervenire manualmente sull’apertura del diaframma
  3. Il terzo “però” è che anche avendo lenti luminosissime, aprire troppo il diaframma può penalizzare dettagli importanti dell’oggetto che stiamo fotografando (effetto “lama di rasoio)
  4. Il quarto “però”… è che aprire il diaframma “e basta”, spesso non è sufficiente a sfocare lo sfondo!

Quindi per adesso lasciamo stare il diaframma: se sapete cos’è e come funziona, non c’è bisogno che ve lo spieghi io. Se non avete idea di cosa sia, allora non vi serve! 😉

Guardate le due foto qua sotto. Mentre nella prima sono ben visibili le macchie della parete (sì, lo so, dovrei dare una sistemata a quella parete!), nella seconda è tutto più “compatto”.

Foto fai da te
2,5″ @ f/4.5 – 70mm – ISO: 200 – WB: ombra – EV: 0

Eppure, sono state scattate nella stessa stanza, con la stessa fonte di luce, sullo stesso tavolo e con gli stessi settaggi (iso, zoom, tempo, diaframma, wm). Avete letto bene: stesso diaframma.

Chi scopre la differenza?

Mumble, mumble, mumble… Qualcuno ha detto “la distanza dallo sfondo”? 🙂

Regola n. 1: allontanare l’oggetto dallo sfondo

Ne avevamo già parlato, è arrivato il momento di approfondire il concetto. Più allontaniamo l’oggetto dallo sfondo, più lo sfondo apparirà fuori fuoco e, di conseguenza, compatto e “morbido”.

Date un’occhiata a questa sequenza di foto, in cui sono partita con i vasetti praticamente poggiati alla parete di fondo, per allontanarli gradualmente fino al bordo del tavolo:

Foto fai da te, fondali set fotografico, set fotografico fai da te, sfocare lo sfondo
2,5″ @ f/4.5 – 70mm – ISO: 200 – WB: ombra – EV: 0

Ho scurito l’immagine per evidenziare i dettagli della parete: guardate come la crepa, ben visibile nella prima foto, sia quasi scomparsa nella terza. Eppure, ci sono solo 50 cm di differenza!

Quindi, quando utilizziamo un tavolo o un mobile come base d’appoggio, conviene posizionare l’oggetto vicino al bordo dal nostro lato. Nel momento in cui studiamo gli spazi a nostra disposizione, cercheremo di sfruttarli per prima cosa nel senso della lunghezza.

Regola n. 2: aumentare la focale

Il che, tradotto per i comuni mortali, vuol dire “aumentare lo zoom al massimo“.
Il “massimo” vuol dire:

  1. il massimo che vi permette la vostra fotocamera: come dicevo all’inizio, ci vorrebbe almeno uno zoom 4x, il che equivale all’incirca a una focale di 100mm su una reflex
    (ma se avete una reflex e lenti abbastanza luminose, una focale 50mm o 70mm andrà benissimo, a patto di mantenere il diaframma entro f/4.0)
  2. il massimo che vi permette lo spazio che avete a disposizione… per allontanarvi! Ovviamente, infatti, se aumentate lo zoom, vi dovete anche allontanare dall’oggetto per mantenere la stessa inquadratura.

Penso si capisca meglio con un esempio. Nella sequenza qui sotto, ho posizionato la tazzina a una distanza fissa (circa 1mt) dallo sfondo; poi ho cercato di mantenere la stessa inquadratura allontanandomi e aumentando gradualmente la focale (cioè, il fattore di zoom), da 24 mm (circa 1x), fino a 200mm (circa un 8x).

Foto fai da te, set fotografico fai da te, fondali fai da te, sfocare lo sfondo,
1/60″ @ f/3.5 – 24-70-200mm – ISO: 1250 – WB: tungsteno – EV: +1

Nella prima foto, lo sfondo è ben visibile e crea una discreta confusione: ma guardate come, nella terza foto, gli stessi oggetti appaiono sfocati e… enormi! Si tratta di un fenomeno di appiattimento prospettico causato proprio dall’uso di una focale lunga.

Per questo motivo, usare lo zoom evita anche che l’oggetto risulti deformato (guardate com’è diversa la tazzina nella prima foto: si tratta della distorsione grandangolare, che diminuisce man mano che si aumenta il fattore di zoom).

Conclusione: nel limite del possibile, usate lo zoom al massimo.

Nota: quando parlo di zoom, mi riferisco ovviamente allo zoom ottico. Disattivate lo zoom digitale, è uno zoom “finto”, non avvicina veramente l’immagine: è come ritagliare la foto dopo averla scattata e ingrandirla con Photoshop. Una porcata, in poche parole. 🙂

Oggetti utili

Ora che sappiamo come sfruttare al meglio i nostri spazi per rendere lo sfondo “meno disturbante” possibile, vediamo quali oggetti possiamo usare per “costruire” un fondale. Può essere una buona idea, quando l’unica tovaglia disponibile è vagamente kitsch, e la parete della cucina ha evidentemente bisogno di essere rasata e ritinteggiata (e ogni riferimento a me stessa è puramente casuale!)…

Oltre agli oggetti che avete in casa che possono essere utilizzati come base d’appoggio per altri oggetti (scatole, libri, barattoli, ecc.), ci torneranno immensamente utili:

  • carta e cartoncino di ogni forma e dimensione (tinta unita, fantasia, bianca, a quadretti, ecc.)
  • tessuti vari
  • scotch di carta
  • un righello o una stecca di legno

E poi ovviamente tutto quello che abbiamo utilizzato nel post precedente per gestire la luce: lampade, pannelli riflettenti, diffusori artigianali, ecc.

Un semplice fondale grigio scuro

Torniamo al nostro ultimo set: i due vasetti illuminati con la lampada, il foglio di carta da forno e il vassoio dorato:

Foto fai da te
1/13 @ f/4.5 – 70mm – ISO: 200 – WB: tungsteno – EV: 0

Il risultato non sarebbe male, ma… sì, decisamente quella parete ha bisogno di una sistemata, e la tovaglia kitsch, poverina, di suo non ha fatto niente di male, ma non c’entra proprio niente con quei due vasetti. Non sarebbe meglio un semplicissimo fondale neutro, magari grigio scuro?

Foto fai da te
1/6 @ f/4.5 – 70mm – ISO: 200 – WB: tungsteno – EV: -1

Ecco ciò che in casa vostra, già lo so, non mancherà mai più: il cartoncino bristol. Flessibile, solido, prodotto più o meno in tutti i colori pensabili, e soprattutto disponibile in formati abbastanza grandi da essere usato come fondale anche per oggetti più impegnativi: un 50×70 basta e avanza per la maggior parte degli oggetti piccoli e medi, mentre il 70×100 va bene per oggetti più grandi come un grosso vaso, una borsa da mare o un album fotografico 30×30.

Il segreto per avere uno sfondo perfettamente omogeneo, è curvare dolcemente il cartoncino in modo che non faccia pieghe. Potete fissarlo al tavolo e alla parete usando scotch di carta: lo scotch di carta è innocuo, non rovina l’intonaco, non tira via la carta da parati, viene via senza lasciare segni.

Più spazio avete a disposizione in profondità, più potrà essere morbida la curva, con un effetto ovviamente più gradevole.

Nota n. 1: avete visto come risalta la rim light dorata su fondo scuro?

Nota n. 2: quando si usa un fondale molto scuro (nero o grigio antracite, come in questo caso), bisogna compensare l’esposizione perché tutto quel nero inganna l’esposimetro. Qui ho dovuto sottoesporre di -1.

Un telo di lino per uno sfondo neutro

Il fondale nero, grigio o bianco è quello che si usa per andare sul sicuro quando si fotografa un oggetto e non si vogliono elementi di disturbo. Può risultare però un po’ troppo freddo.

Guardate come cambia completamente il mood della foto, sostituendo il vassoio dorato con un coperchio argentato (quelli delle vaschette di alluminio), e rimpiazzando il cartoncino bristol con un telo di lino volutamente stropicciato…

Foto fai da te
1/6″ @ f/4.5 – 70mm – ISO: 200 – WB: tungsteno – EV: 0

Ecco il risultato in grande: decisamente un’ambientazione più adatta a questi due vasetti, e poco male se si vedono ancora le imperfezioni sulla parete, che adesso sono perfettamente in linea con il resto del set!

Foto fai da te
1/6″ @ f/4.5 – 70mm – ISO: 200 – WB: tungsteno – EV: 0

Sfondi colorati e un portafondale per piccoli oggetti

E cosa facciamo se non possiamo poggiare il cartoncino sulla parete? Ad esempio, se utilizziamo come base d’appoggio un tavolo al centro di una stanza. Semplice, con qualche pila di libri e una stecca di legno o un righello (io avevo a portata di mano una squadra da 30cm), possiamo costruire un portafondale:

Foto fai da te
1/60″ @ f/4 – 70mm – ISO: 650 – WB: ombra – EV: +0.5

Ho trovato questo blocco di fogli A4 colorati e volevo provare a utilizzarli come fondale per piccoli oggetti: vanno bene per tutto ciò che è non più grande di una tazzina da caffè, il che vuol dire che possono essere utili per quante tra voi realizzano gioielli o piccoli oggetti con le paste modellabili. Per fondali più grandi, cartoncino bristol tutta la vita, e potete comunque realizzare un portafondale: bastano due sedie e un manico di scopa (o una stecca di legno) al posto dei libri e della squadra.

Tornando ai fondali colorati: guardate come cambia l’effetto cambiando il colore dello sfondo:

Foto fai da te
1/60″ @ f/4 – 70mm – ISO: 650 – WB: ombra – EV: +0.5

Il bianco va sempre bene, ma se usate il colore, cercate di coordinarlo con ciò che state fotografando!

Inserire altri oggetti nello sfondo

Perché no: ricordatevi però, in questo caso, di “prolungare” il fondale in modo da avere più profondità a per ottenere uno sfocato soddisfacente (io ho usato un altro foglio A4 messo nel senso della lunghezza)

Foto fai da te
1/60″ @ f/4 – 70mm – ISO: 650 – WB: ombra – EV: +0

Effetto “wet floor”

Ovvero, pavimento bagnato: è un espediente non adatto a tutti gli oggetti, ma per alcuni è particolarmente indicato. Si tratta di creare un riflesso, come se la superficie d’appoggio fosse bagnata. Realizzarlo non è difficile: basta avere un materiale lucido e trasparente da posizionare sotto all’oggetto.

Ma prima di entrare nel dettaglio, diamo un’occhiata a queste due foto:

Foto fai da te
1/60″ @ f/3.5 – 70mm – ISO: 640 – WB: ombra – EV: 0

Il riflesso è molto più visibile se utilizziamo un fondale a contrasto con l’oggetto che stiamo fotografando. Quindi ho scelto, per questo esempio, una coppia di fogli rosso acceso (e la tazzina con l’interno rosso).

Come si crea il riflesso? Ci vuole una superficie lucida. Un vetro trasparente, o uno strato di plexiglass. Oppure, meglio ancora, un foglio di acetato.

Acetato? e dove accidenti lo andiamo a prendere, un foglio di acetato? Guardate un po’ qui…

Foto fai da te
1/60″ @ f/3.5 – 70mm – ISO: 640 – WB: ombra – EV: 0

Ho riciclato la copertina lucida di una vecchia dispensa rilegata in copisteria. Ma i lucidi da proiezione e le scatole delle camicie (quelle trasparenti) vanno altrettanto bene.

Ora, attenzione a una cosa: avete notato quell’alone giallo ocra nella parte bassa dell’immagine? È il riflesso della parete alle spalle del “set”. Non è brutto, lo potremmo anche lasciare. Ma oggi è l’ultima puntata, e voglio essere un po’ perfezionista!

Foto fai da te
1/60″ @ f/3.5 – 70mm – ISO: 640 – WB: ombra – EV: 0

Bisogna andare un po’ a tentativi, ma posizionando sulla parete un’altra coppia di fogli rossi, sono riuscita a “infilare” loro nel riflesso, anziché la parete ocra.

E questo è il risultato finale, in grande. Realizzato con quattro fogli di carta rossa, un righello, due pile di libri, una finestra e un foglio di carta stagnola: alla faccia dello studio fotografico “professionale” 😉

Foto fai da te
1/60″ @ f/3.5 – 70mm – ISO: 640 – WB: ombra – EV: 0

Conclusioni e una piccola provocazione

Con questo siamo giunte alla fine di questa breve ma intensa gita nella fotografia di oggetti. Spero di non essere stata troppo tecnica ma neanche troppo approssimativa: l’argomento è immensamente vasto e quelle che spero di avervi dato sono solo alcune basi da cui prendere spunto.

Quanto alla provocazione… vi ricordate quando, nel primo post, ho scritto che anche una “compattina da 70 euro” è sufficiente per fare buone foto?

Mi sono ritrovata in casa una piccola BenQ che non ricordavo neanche di avere: l’ho comprata nel 2008 a 65 euro (era in offerta da Euronics) perché mi andava di avere qualcosa da poter portare sempre dietro, poi l’ho usata pochissimo perché, abituata alla reflex, la compattina è un mezzo troppo limitante. Ho deciso che dopo 3 anni si è meritata il suo momento di gloria.

È un giocattolino tascabile che può scattare foto meravigliose (ehm…) come queste qui:

Foto fai da te
Camera: BenQ DC C850 – modalità AUTO

Oppure… avendo la pazienza di perdere 5 minuti d’orologio a montare il cavalletto e allestire un minimo di set …
(non fate caso alla gatta, sta sempre in mezzo e ruba cose)

Foto fai da te

Può fare foto come questa:

Foto fai da te
Camera: BenQ DC C850 – 1″ @ f/5.6 – Zoom: 3X – ISO: 50 – WB: tungsteno – EV: -0.3

O come questa:

Foto fai da te
Camera: BenQ DC C850 – 0.5” @ f/5.6 – Zoom: 3X – ISO: 50 – WB: tungsteno – EV: +1

La morale della favola, se ce n’è una, potrebbe essere:

piantatela di lamentarvi della vostra macchina fotografica, trattatela bene, e lei vi ricompenserà! 😉

Un saluto a tutte, un abbraccio a Doria, e fatemi sapere tramite commento se state riuscendo a mettere in pratica i miei consigli, se avete difficoltà o dubbi… eccetera. Mi farebbe piacere vedere i vostri lavori.

E adesso… filate a fotografare, subito! 😉

Luciana

***

Questa era la terza lezione del corso di Fotografia per blogger. Se ti è piaciuta e vuoi dirci grazie per questo importante lavoro svolto per te, ti basta cliccare sul pulsante “Mi piace” all’inizio dell’articolo; oppure condividilo su Fb o su un altro social network,

Anche se le lezioni sono finite, questa preziosa guida per imparare a fare foto agli oggetti e alle creazioni, suddivisa in tre parti, rimarrà sempre  on line su unideanellemani.it a disposizione di tutti nella categoria Foto fai da te. Se lo avete fatto in queste settimane, continuate ad esercitarvi e se volete postate nei commenti di questo articolo, il link del vostro post dedicato. Ci farà piacere vederne i risultati.

Stampa il pdf della lezione!

Come per la lezione “foto fai da te 1° parte: errori comuni” e per la lezione “foto fai da te 2° parte: la luce“, ho fatto anche per la lezione di oggi, un PDF in versione da stampare e lo trovate
QUI→ Foto fai da te 3° lezione: Gestire lo sfondo

Io e Luciana vi aspettiamo come sempre nello spazio dei commenti.  😉

***

Leggi anche le altre lezioni:

 Foto fai-da-te, 1° parte: errori comuni

 Foto fai-da-te, 2° parte: gestire la luce

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115 risposte

  1. Bellissime lezioni complimenti!
    Purtroppo uso la mia reflex pochissimo e mi picchierei le mani da sola.
    Se ti va puoi farti un giro e dirmi secondo il tuo punto di vista cosa dovrei “cambiare”
    Bacissimi!

  2. Grazie mille per gli articoli, l’effetto scenico dato dal foglio di acetato è stato veramente un colpo da maestro!!! (e io che continuavo a trasportarmi dietro un piano in plexiglass lungo un metro!! :))
    Vorrei chiederti un parere. Ho notato che, indipendentemente dal tipo di luce (naturale o artificiale) la mia fedele macchina fotografica (una Canon G12) mi falsa sempre il color rosa/magenta (virando verso il verde e schiarendo i rosa oltremodo). Non capisco se sbaglio io nelle impostazioni oppure può essere un problema legato alla macchina fotografica. Ah, forse come informazione aggiuntiva posso dirti che io fotografo con fondali completamente bianchi (e dunque sovraespongo…). Grazie mille!!!

    1. Non è un problema della macchina (tra l’altro la G12 è un’ottima compatta, ha praticamente tutte le impostazioni manuali di una reflex e un sensore molto buono), sono proprio i rossi e (credo) gli infrarossi che si comportano così, soprattutto sovraesponendo. In realtà, a meno di non usare un filtro infrarosso (ma questo te lo riporto per sentito dire perché non ne ho mai usato uno e non so neanche se esista), i rossi non andrebbero mai sovraesposti ma anzi, leggermente sottoesposti per evitare che vengano bruciati / appiattiti. Per avere un fondo completamente bianco senza essere costretta a sovraesporre, puoi puntare una luce sul fondale in modo da creare uno squilibrio tra la luce che colpisce l’oggetto (meno luce) e quella che colpisce lo sfondo (più luce). Importantissimo anche il bilanciamento del bianco! Puoi provare a scattare in raw se usi photoshop o lightroom, e vedere se la situazione migliora 😉

  3. Ciao,
    siccome questo mini-corso mi sarà molto utile perchè devo modificare le foto nel mio etsy shop e sto compilando dei dati perchè parteciperò al Maker Faire Rome dal 3-6 Ottobre prossimo, nella sezione “Please include information you think might be interesting, entertaining and inspiring.” sei stata nominata!! 😉
    Grazie di cuore per queste preziosissime informazioni! 😉

    Graziella by CuddlyMade

  4. Salve, grazie per i consigli, io di solito facevo foto con sfondi neutri ma li vedevo un po’ freddi. Penso che come in questo post e in quello precedente è importante dare un tocco in più all’oggetto per valorizzarlo con elementi naturali.
    Dovrò inventarmi qualcosa per valorizzare i tea sfusi vorrei vendere sul sito che aprirò a breve. Ho guardato altri siti specializzati sul tea ma la maggior parte sono foto solo ad un mucchio di tea, a qualche tea aromatizzato non occorre valorizzarlo perchè belli anche da vedere ma i tea neutri senza aggiunta di nessun tipo di fiore o frutta, per me sono poco invitanti. Qualche consiglio?

    1. Ciao Alessandro,
      scusa se ti rispondo solo ora.
      Non potresti inserire nella composizione degli accessori legati all’infusione o alla lavorazione del tè?
      A me, da profana, viene in mente solo il colino, ma sono sicura che ci siano altre possibilità.
      Come fondale, potresti alternare materiali grezzi come carta kraft, juta, carta di riso (per un effetto tono su tono), oppure giocare sul contrasto usando una base traslucida come il plexiglas.
      Un altro consiglio che posso darti è quello di cercare “tea” su google images o, meglio ancora, in qualche banca dati di immagini a pagamento (tipo shutterstock), per prendere qualche spunto. Sono curiosa di vedere i risultati.

  5. fantastico! mi sono letta tutti e 3 i post… e li terrò bene in mente..condiviso su pinterest =) grazie ancora! e appena potrò metterò in pratica quel che hai spiegato! a presto!

  6. Grazie mille epr queste tre lezioni compact di fotograia fai da te. Mi sono state molto utili!
    Avrei una domanda però…se non trovol'acetato, e non posso uscire per trovarne uno…le cartellette trasparenti possono andar bene comunque, un pò rifplettono…

  7. Grazie mille per queste piccole ma importante lezioni sulla fotografia.
    Sono arrivata a questi articoli non perchè fossi particolarmente interessata a fotografare degli oggetti che costruisco (anche perchè non ci sono) ma perchè voglio cercare di imparare il più possibile e non potendo permettermi di spendere centinaia di euro in attrezzature ho cercato un modo economico per poter iniziare.
    è stato davvero utile leggere questi articoli, dimostra come con pochissimo si possono fare delle bellissime foto, e grazie mille per aver messo a disposizione i pdf è sempre comodo avere con se degli ottimi consigli 🙂

  8. Ciao Dora, é da un pó che non passo da quí….felice anno nuovo 🙂
    Questo Tutorial di Giuliana é a dir poco meraviglioso….
    anche tu sei sempre piú brava, creativa e splendida in tutte le cose che fai…..ti ammiro moltissimo……grazie di esistere 🙂
    Spero di avere piú tempo per ripassare e ammirare le tue opere…
    un bacione e un abbraccio….
    a presto!!

  9. Ciao Luciana, intanto GRAZIE GRAZIE GRAZIE per tutti i consigli, le dritte, le informazioni per tuttto tutto tutto. Li metterò in pratica al più presto. Però volevo chiederti un consiglio, io realizzo bigiotteria, spesso è in metallo o comunque riflettente e nelle foto si intravede sempre il mio riflesso, inoltre da un anno faccio gioielli in vetro e….è un incubo, i colori cambiano, sono sempre un po' sfocati (penso perchè la luce arriva da tutte le direzioni) e sono ovviamente pieni di riflessi, tra cui il mio. C'è un modo per evitare o minimizzare questi difetti? E poi, io nelle foto che ho fatto fino ad ora ho sempre usato dei cartoncini colorari e ha sempre avuto il problema che modificavano il colore dell'oggetto. In genere faccio tante foto su sfondi diversi così chi le guarda capisce che il colore varia a seconda dello sfondo. Come posso tenere i miei sfondi colorati senza che mi intralcino?
    Ti ringrazio dei suggerimenti .
    un saluto Conny

  10. Ciao Doria e Luciana
    non so ancora, forse tramite Fb??? sono arrivata qua a leggere questi utilissimi tutorial. Davvero un gran bel lavoro, molto chiari, semplici e spiegati benissimo, con quel pizzico di ironia che sempre è bene non dimenticare!!! Da un po' di tempo mi diverto con la reflex e a tanti suggerimenti proposti ci sono arrivata sbagliando e provando. Se solo avessi avuto una guida utile e pratica come questa!!! 
    Spero tanto che possa esserci un seguito, un secondo livello…
    Non mi resta che condividere le preziose informazioni e a immergermi nella lettura dei vostri blog!
    Grazie
    simonetta

  11. grazie, vorrei aprire un blog, per condividere una mia grande passione, lo stile shabby chic, ma sono veramente negata con le foto!!!
    spero di imparare grazie a questi tutorial!
    ciao silvia

  12. Ciao Doria, e ciao Luciana!
    Soltanto adesso (che sono direttamente interessata!) mi è venuta la curiosità di mettermi a leggere queste lezioni, ed ho capito quanti pasticci escano dalla mia postproduzione selvaggia…
    Proverò a mettere in pratica i vostri consigli, da ora in poi!
    Grazie a presto!

  13. davvero molto interessante … per lavoro ho dovuto fare delle foto per dei cataloghi … ora mi rendo conto dopo aver letto che si puo' fare meglio ….  è spiegato tutto in modo molto semplice e sinceramente ho letto le 3 lezioni tutte dun  fiato …. complimenti!!!!

  14. Non so esatamente come sono capitta da queste parti ma devo dire che Luciana ha la capacità di spiegare le cose in un modo semplice anche per i neofiti e non è da tutti!
    Io ho un negozietto su Etsy che si chiama iGhirigori e dopo quasi un anno sono ancora qui che mi chiedo se le foto sono all'altazza delle mie creazioni e la risposta è costantemente no.
    Mi piacerebbe avere un pare e qualche suggerimento, soprattutto sul grado di luminosità… la aggiusto sempre in "post produzione" e mi sa che ultimamente ho un pò esagerato!
    Grazie mille
    Erika

  15. Grazie, mi sono letta tutte le lezioni, molto interessanti!!! Di solito fotografo di giorno all'aperto, è decisamente più facile ma non sempre trovo lo sfondo e l'ambientazione giusta… farò tesoro dei tuoi consigli! 😉
    Ciao
    Roberta 

  16. Grazie, mi hai aperto una"finestra" su un nuovo modo di pensare la fotografia, ho capito che più che visitare i siti di materiale fotografico solo per "guardare" i prezzi a 100 a 100se non a 500 a 500, posso gioire sul catalogo di Brico, e ottenere foto bellissime, divertendomi e mettendo alla prova la mia intelligenza e la mia furbizia.
    Ti ricorderò per sempre!! Grazie, grazie e ancora grazie!!

  17. Sono sempre stata portata nel fare le foto:Sfondi e inquadrature non sono mai stati problematici,ma la LUUUCEEEEEEEE!Che problema!Sono sempre stata lentissima a trovare la soluzione per raggiungere quello che nella mia testa era assolutamente chiaro!Grazie alla scrittura fluidissima di L. e ad un' iniziativa estremamente altruistica saro' piu' veloce,mi avete regalato tempo!Davvero un regalo prezioso!Se amate le foto still life,vi consiglio il sito di un fotografo che stimo molto…www.dariocanova.it!Ha uno scatto molto pulito!Grazie ancora per non essere state pallose come i manuali…Non so se si evince, ma sono davvero entusiasta!

  18. Ciao ragazze, ho comprato da circa 3mesi una nikon d3100 ma ancora devo un attimino capire bene cosa è la fotografia e come funziona 🙂
    Ho iniziato il 365days (per chi non lo sapesse è una foto al giorno x 365 giorni) e non ho letto molti tutorial in giro perchè mi annoiava davvero leggere..
    Invece ho iniziato a leggere la prima lezione di Luciana e me ne sono talmente appassionata da non volermi perdere nemmeno una virgola!
    Complimentissimi perchè l'argomento non è semplice (è più facile da fare che non da spiegare) e soprattutto perchè vista la sua difficoltà non è facile tenere i lettori concentrati fino alla fine.. bravissima!!
    Grazie!
    Simonetta

  19. Un grazie gigantesco! ho letto solo questa lezione, mi conservo le altre come dei cioccolatini da scartare con calma. Utilissima e da applicare al piu' presto. Mi fa mettere in pace con me stessa e con il fatto di perdere tanto tempo a fare le foto, per farne sempre di piu' belle ma anche per migliorarsi sempre. 

  20. Bellissimo corso.
    Era tantissimo tempo che volevo capire questi trucchetti ma on line ci sono dei corsi troppo complicati e spesso mi stancavo di leggerli già a metà.
    Sono così contenta d'averlo trovato che passo parola sul mio blog

  21. volevo davvero ringraziarti.
    Ho ancora tantissima strada da fare, non mi sono mai occupata un granché di fotografia, ma cercando di mettere in pratica i consigli di queste lezioni le cose cominciano davvero a migliorare

  22. Io vi ringrazio infinitamente di queste lezioni! ho tirato fuori il libretto istruzioni della compattina da 70 euro e me lo sto studiando, a parte le mie foto penose, mi son permessa di mettere il banner sul mio blog 😉
    Grazie, a presto,
    Angelica

  23. questi supertrucchi sono interessantissimi; anch'io ho fatto tanti tentativi con gli sfondi con risultanti un pò deludenti, ma ora…….. grazie. grazie, grazie…peccato che sia l'ultima…… ovviamente condivido in FB anche questa lezione…

  24. Luciana GRAZIEEEEEEEEEEEE!!!! Leggendo le tue chiarissime e fantastiche lezioni ho finalmente capito dove sbagliavo nei miliardi di esperimenti che ho fatto sia con la reflex che con la compattina!!! E adesso via con le nuove prove! E un grazie a DORIA che seguo spesso ma a cui non ho ancora mai scritto!!

  25.  
    Ciao Lulu, le tue lezioni mi sono arrivate come "apparizioni" in un momento di grande sconforto per non saper rendere le mie ricette appetibili a causa di bruttissime foto. Quindi mi sono catapultata a leggerti, ma devo leggere ancora bene e mettere in pratica. Un grazie immenso a presto ciao Azzurra
     

  26. Ho letto con molto interesse le tue tre lezioni. I tuoi consigli sono davvero preziosi, cercavo proprio dei tutorial sulla fotografia che non fossero troppo tecnici. Mi hai fatto capire un sacco di cose con un linguaggio semplice ma efficace. Grazie mille!

  27. Decisamente valido nonchè chiaro ed efficace questo sito che ha il pregio di  rendere la fotografia divertente, appassionante ma soprattutto fruibile a tutti senza  il dispendioso onere di chi vuole "scimmiottare" le performances" dei fotografi professionisti.Davvero complimenti all'autrice e grazie. Enrico

  28. Io spero di aver risposto a tutte le ragazze che avevano espresso dubbi… se mi fosse sfuggita qualcuna, vi chiedo scusa, ma siete tantissime… per fortuna 🙂
    Vorrei ringraziare di cuore tutte voi che avete partecipato attivamente a questa iniziativa: se il web diventerà un posto più bello (cosa che mi auguro sinceramente) sarà anche merito vostro! 😉
    Continuate a fotografare! Un bacio a Doria

  29. Grazie a Doria e a Luciana per questo regalo! Sono state tre lezioni di grande importanza e, non nascondo, che non vedevo l'ora che arrivasse il lunedi successivo per apprendere nuove tecniche e consigli! Certo, la strada è lunga…ma sulle mie foto cominciano a notarsi  i primi miglioramenti…. Grazie ragazze, di cuore!!!!!!

    1. Grazie Elisa. A volte bastano poche parole come “complimenti e disponibilità” per ripagare chi sta dietro un blog a condividere gratis un lavoro come questo.
      Non sempre chi sta al di là del monitor comprende quanto tempo e impegno ci vuole per condividere un lavoro di qualità così. Grazie

  30. Ok, ho studiato tutte e 3 le bellissime e chiarissime lezioni e questa settimana le metterò in pratica sulle nuove creazioni che ho realizzato per il mio prossimo mercatino… ma ecco il primo dubbio che mi attanaglia e mi blocca… avendo realizzato tanti magnetini e spille che sono quindi per lo più a sviluppo piatto, come mi devo comportare? E' come se invece che la tazzina dovessi fotografare il solo piattino giusto? Foto dall'alto? trovo un supporto verticale a cui applicare gli oggetti da fotografare? O___O' oddio sono già troppo confusa!!! LOL

    1. Supporto verticale è una buona soluzione, ad esempio se sono dei ciondoli puoi appenderli allo schienale di una sedia… cerca per lo più di creare della distanza, anche minima, con lo "sfondo" (lo sfondo è, nel caso della foto dall'alto, la superficie d'appoggio).
      Non è che non vada bene la foto dall'alto, ma l'effetto è un po' piatto proprio perché non c'è distanza tra l'oggetto e lo sfondo. Puoi anche provare poggiando gli oggettini su palline di plastilina o di carta o di stagnola, così che stiano inclinati e facciano ombra sulla base d'appoggio, e fotografarli dall'alto.
      Se non hai la possibilità o il tempo di "staccarli" dalla base d'appoggio, evita comunque superfici troppo chiassose, riflettenti o con pieghe perché creano confusione: usa magari un telo di cotone ben stirato di un colore neutro (crema, bianco, beige), non fa riflessi e la trama del tessuto fa un bel contrasto 😉

      1. Ecco che questa mattina prima di venire al lavoro mi sono cimentata utilizzando alcuni degli accorgimenti suggeriti:
        http://www.flickr.com/photos/26088553@N07/6152721036/

        Certo con più calma posso fare anche meglio ma già sono molto soddisfatta del "carattere" che hanno questi scatti rispetto ai miei precedenti che non sapebvano mai di finito.
        Ho usato la lampada, lo sfondo neutro (innugurati i runner nuovi dell'ikea LOL), un diffusore di luce realizzando forando un coperchio di scatola e rivestendolo della stessa velina che si trovava nella scatola di scarpe e anche un traballante e improvvisato cavalletto (il ventilatore a colonna!)
        Questa sera approfitterò della casa liberà per fare tante altre fotine!

        1. Beh, brava! non c'è proprio paragone con le altre foto dello stream, e quella del runner ikea è una grande idea 🙂
          Puoi migliorare ancora la luce ammorbidendola un po': usa un diffusore più grande (dovrai allontanare un po' la lampada dal diffusore) oppure avvicinalo di più all'oggetto che fotografi. E soprattutto comincia a giocare un po' con i pannelli riflettenti per schiarire la parte in ombra. Ottimo lavoro 😉

  31. bella e preziosissima anche questa lezione!!!!!!!!!!!!!!!! 
    Ed ora 3 parole d'ordine: fotografare, provare e riprovare!!!
    1000 grazie a Luciana e a te Doria e spero -presto- di farvi vedere qualche piccolo risultato pur con una "compattina"! Baciiiiiiiiiiii
    Silvia 

  32. Sono sincera: questo appuntamento del lunedì mi mancherà!! La mia compattina ha avuto un moto di orgoglio e mi ha permesso di fare un paio di foto, senza flash, al mio bimbo e il suo sax ad un concerto notturno illuminato da un paio di faretti. Altro che reflex, prossimo acquisto cavalletto e basta!! Grazie per tutte le dritte e soprattutto per avermi spinto a provare. Tornate presto sull'argomento… Salutoni :-))

  33. Ho letto le tre lezioni tutte d'un fiato e oltre che essere estremamente interessanti (ringrazio perchè mi sono resa conto che come fotografa sono una schiappa…. ahahahah!) le ho trovate semplici e divertenti. Ora…. io vi ho lasciato il link del blog, vi prego non andate a gaurdare le foto eh!!! Comunque, ho deciso di mettermi presto al lavoro e di iniziare a fotografare. Spero di riuscire a farvi vedere i miei risultati, sempre che ce ne siano ovvio no? Un grazie infinito per il lavoro svolto, non si trovano molti tutorial in italiano ma questo è davvero chiarissimo. Grazie mille!

  34. complimenti a entrambe… tutto chiaro e spiegato "con il cucchiaino"!!! sono ancora senza cavalletto, dannata me! per fortuna ci vedo benissimo e purtroppo vedo molte mie foto micro mosse… è  un acquisto urgente 😉
    grazie!
    ilaria

  35. Molto molto molto interessanti questi tre tutorial, ho imparato tante cose nuove e interessanti… trucchetti a cui non pensavo!! il foglio di acetato per l'effetto bagnato è una figata pazzesca!!! devo metterlo in pratica!!! la reflex c'è, il cavalletto c'è… la conoscenza di base c'è… ora implementiamo con questi trucchetti e chissà che ne escano delle foto decisamente migliori!! grazie infinite a te Doria e a Luciana… mitica fotografa!!! grazie davvero di cuore!!
    Paola – la stanza creativa di paola

    1. Ti dico la verità, il foglio di acetato è stato un'ispirazione estemporanea: di solito si utilizza un materiale simile al plexiglass. Pensavo di proporne una versione casalinga con il cellophan ma non ero soddisfatta del risultato e mi è caduto l'occhio su quelle vecchie dispense… mi raccomando continua a sperimentare e se ti viene in mente qualche bella trovata fammelo sapere 😉

  36. Cara Doria,
    grazie per aver ospitato Luciana e grazie per le sue lezioni!!!
    Leggo molto questo blog e ho sempre poco tempo, ma sono stata molto attenta alle lezioni…ora spero solo di mettere in pratica tutto!
    Potrei chiedere una cosa a Luciana sulla mia "compattina"?
    A presto!
    Flavia

      1. Ciao!
        Ho una Canon mod Power Shot A530 (spero di non fare pubblicità occulte…) C'è scritto che ha uno zoom ottico 4X. Hai in mente più o meno il genere? Che mi sai dire? Dopo la tua prima lezione sono andata alla ricerca, nel menù, della funzione di bilanciamento dei bianchi….ma non ho trovato niente. Sono impedita io o può essere che non esista la possibilità dir egolazione? Questa è la mia "domandona"…difficile?
        Sulle foto….un po' per esigenza e ora anche per diletto, sto provando a fare delle macro…come faccio per fartele vedere?
        Grazie mille per l'aiuto e a presto!
        Flavia

        1. Il white balance ce l'ha di sicuro (tutte le fotocamere digitali ce l'hanno, anche le più scarse), come si attiva purtroppo dovrai cercarlo sul manuale d'uso perché non conosco tutti i modelli in circolazione 😉
          Prova a cercare "canon Powershot A530 white balance" su google e vedrai che qualcosa troverai… in ogni caso fai sempre riferimento al manuale, ha sicuramente un indice analitico in fondo, cerca la voce "white balance", "wb" o "bilanciamento del bianco"

  37. un'ultima cosa… ora mi trovo a dover comprare per l'ufficio una macchina fotografica per fotografare flaconi, saponette e piccoli oggetti. Purtroppo mi hanno bocciato la reflex. Stavo guardando una Bridge… ma sinceramente non saprei valutare quale sia la migliore… Quali sono le caratteristiche principali? Ci sono delle marche migliori di altre? grazie infinite!!

    1. La migliore è… quella che trovi in offerta da Euronics o Trony o Mediaworld o quello che sia 😉
      Io ho avuto una Finepix (Fuji) e mi ci sono trovata molto bene, ottima lente e ottimo sensore, ma non credo che le Sony siano da meno. Accertati che abbia almeno 6MP (ma ormai da meno credo non le facciano neanche più) e uno zoom ottico di almeno 4-6x, per il resto cerca recensioni e scatti di prova in giro. Alcune bridge non hanno la messa a fuoco manuale: preferisci quelle che ce l'hanno, perché in alcune condizioni di luce avere solo l'autofocus può essere un problema. Gli altri settaggi (compensazione esposizione, wb, ecc.) in genere tutte le bridge ce li hanno!

  38. ciao!!! Mi sono letta tutto d'un fiato la seconda e la terza parte! hai fatto un lavoro magnifico!  Grazie veramente! ho imparato un sacco di cose! Io sono grafica e alla fotografia ho sempre fatto un filo spetato…per mancanza di tempo o semplice pigrizia sono sempre andata un po' a naso non ottenendo mai grandi risultati… i tuoi consigli mi sono stati gi grandissimo aiuto: prima di tutto ho cominciato a studiare la mia macchina fotografica e ho scoperto le funzioni in manuale che non avevo mai utilizzato, ho visto come calibrare il bianco e impostare l'asposizione. Ora mi serve un cavalletto!!! Magari il mio babbo ne ha ancora uno…anche se vacchio credo possa fare benissimo! Grazie ancora! Vale

    1. Assolutamente obbligatorio riciclare il vecchio cavalletto, se ne hai uno 🙂 In fotografia l'attrezzatura può sicuramente fare la differenza, ma quello che fa davvero la differenza è conoscere l'attrezzatura che hai a disposizione. Sono contenta che tu sia sulla strada giusta!
      Da grafico a grafico, ti dico anche: fai in modo che la foto sia "funzionale", oltre che gradevole 😉

  39. Ancora non ho fatto le prove ma..mi ci metto presto! Per ora non mi rimane che ringraziarvi entrambe per l'utilissimo lavoro,  sperando di farne buon uso ..anche se sono un poì zuccona !!

  40. Vi ringrazio per tutto anche se devo confessarvi che adesso sono in crisi! Fare una foto mi sembra un esame. Le foto adesso mi sembrano tutte pessime e mi chiedo:" Ma erano sempre così schifose o sono io che sono più critica???"
    Fatto sta che ho comprato il cavalletto, ma faccio fatica ad usarlo per il genere di foto che faccio io. Di solito fotografo gli oggetti all'aperto o da sopra e quindi il mio mini cavalletto è difficile da posizionare.
    Sto studiando tanto e ho imparato tantissimo.
    Questo è il mio ultimo post. Ho usato il bilanciamento del bianco e ho scoperto che anche in modalità automatica posso attivare il macro! 

    Grazie ancora! 
    Adesso scarico il pdf e studio!
    Anna

    1. Tranquilla Anna. Sei tu che sei più critica. Te lo dice una che fino allo scorso anno pensava che per fare una foto bastasse solo fare “click”. Adesso riesco come te, a notare tante cose che prima passavano inosservate. Ma la cosa importante è che tu ti diverta a fotografare. Se la prendi come un esame, prima o poi ti stufi. Se invece ti è venuto un po’ di “pepe” vedrai che troverai la fotografia una cosa molto stimolante.

    2. Ciao Anna, non ti scoraggiare: se ti sembra troppo complicato probabilmente stai mettendo, come si suol dire "troppa carne al fuoco" 😉
      Intervieni su un fattore alla volta (benissimo, come hai fatto, partire dal wb) e quando ormai lo gestisci in modo automatico, mettiti alla prova su qualcosa di nuovo.
      Sulle riprese dall'alto, è normale che il cavalletto non sia così pratico da usare (a meno di non costruire improbabili impalcature artigianali e mettere il cavalletto – chiuso – in orizzontale): in questi casi fai in modo di avere abbastanza luce per scattare a mano libera. Ma mi piace molto anche la soluzione che hai adottato per mettere gli oggetti "in piedi" e fotografarli normalmente in verticale 🙂
      Fa' in modo che gli spunti che ho dato in questi articoli siano solo degli stimoli, non delle fonti di frustrazione… La foto perfetta non esiste, quindi non ti stressare! 😉

  41. grazie!! purtroppo in questi giorni il tempo è limitato ma appena ho un'oretta mi ci metto. grazie di nuovo sono state tutte e tre delle lezioni meravigliose!!!
     

  42. ohhhhh…..son rimasta di stucco..altro che barbatrucco!!!! Ho trovato interessantissimi spunti anche in questo post…anzi ancora di più che negli altri…Spero di avere la capacità o più che altro la pazienza di mettere in pratica tutto questo…grazie per averci offerto l'opportunità di imparare!!!!

  43. Vi è piaciuta anche questa terza e preziosissima lezione? Bella vero?  Come sempre Luciana è stata veramente perfetta nel presentarci l'argomento, nel rendercelo gradavole alla lettura e chiarissimo da comprendere. E su una materia del genere, non era affatto facile saper coinvolgere così tante persone. Avevo capito che l'argomento poteva interessare tante blogger, perchè io per prima mi sono dovuta scontrare con l'argomento "foto". E solo dopo aver comiciato a scattare con un minimo di cognizione, mi sono resa conto che l'abbinamento fotografia e il fai da te poteva essere argomento utilissimo per tutte le blogger e non solo.

    Sono altresì certa che quelle che fra di voi  non si sono limitate a leggere, ma si sono messe alla prova e hanno fatto qualche scatto seguendo i consigli di Luciana, hanno capito che arrivare a fare una buona foto, non è così semplice, ma di sicuro è molto affascinante. Ma è fondamentale scattare, scattare, scattare….
    Ho in mente iniziative interessanti sull'argomento. Vedrò di proporvele in futuro.

    Ringrazio quindi Luciana per gli ottimi guest post che ha scritto per unideanenllemani.it. Sono convinta che la mia non è stata fortuna. Non ho chiesto di scrivere questo corso alla prima che è capitata. L'ho chiesto a Luciana perchè ero convinta che sarebbe stata bravissima. E nella sua bravura è stata capace anche di sorprendermi.
    Standing ovation.

    1. Ah! Dimenticavo che potete continuare a fare foto ed esperimenti mettendo in pratica i consigli di questa 3 lezione. E potete mettere qui il link del vostro post. Buon lavoro!

      1. super complimenti interessanti e intelligenti post, quelli sulla fotografia mi hanno semplicato la comprensione di alcuni concetti, complimenti per la capacità di espressione e per gli esempi.

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