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I centrini della nonna si usano ancora?

Che lavorare all’uncinetto sia tornato in auge nessuno lo mette in dubbio. Lo vediamo tutti i giorni sul web, alle fiere creative, nei giornali di moda e di arredamento. I lavori che vanno per la maggiore sono capi d’abbigliamento, accessori come borse, cinture, cappelli, sciarpe e oggetti di design per l’arredamento come tappeti, lampade, cuscini, pouf, sgabelli, quadri.

E i centrini? I centrini della nonna, quelli fatti a mano con i disegni geometrici più astrusi, c’è qualcuno che ancora li fa? Ma soprattutto, vanno ancora di moda?

I centrini si usano ancora?

Al riguardo ho letto tutto e il contrario di tutto e c’è chi dice di SI e chi dice di NO.
In alcuni siti e forum femminili (non specifici di creatività), la maggior parte delle donne a cui era stata fatta questa domanda, hanno risposto che i centrini per arredare la casa sanno di vecchio, che non vanno più di moda e che non li userebbero mai.
Io, nonostante il mio amore per l’uncinetto e il genere vintage, un po’ mi accodo. Non ho mai nascosto che i centrini – quelli che le nonne mettevano sotto ogni soprammobile, sopra ogni comodino, sopra al televisore, sui braccioli delle poltrone, sotto i vasi di fiori, sotto al porta sapone in bagno e sotto la gondola di Venezia, – non mi sono mai piaciuti troppo (in casa ne ho forse tre a vista e gli altri cinquanta li ho ripiegati perbenino e messi dentro ad un baule).

Ma dato che le nostre nonne non erano affatto sceme, ho pensato che un uso così copioso di centrini, doveva per forza avere un motivo.
La spiegazione che mi sono data, oltre all’uso meramente decorativo, è stata quella che forse i centrini venivano usati per salvaguardare i mobili da possibili graffi o aloni e/o per nascondere la polvere dei mobili e le macchie delle poltrone. Può essere?

Foto mia scattata alla fiera di Forlì nel 2012

Foto mia scattata ad Abilmente

Centrini, come utilizzarli

In tanti altri siti attenti alle tendenze, ho letto invece che i centrini della nonna da mettere sui mobili sono tornati alla ribalta: pochi ma buoni e messi nei punti giusti. Concordo.
L’ambiente che secondo me è più adatto per i centrini è quello in stile shabby chic. I mobili e gli oggetti vecchi sapientemente recuperati infatti ben si addicono all’aria un po’ retrò e romantica che i centrini hanno di suo.

Diversa invece è la moda che gira ormai da anni di utilizzare i centrini NON come centrini per mobili, ma come pezzi preziosi da riciclare e riusare per creare cose nuove.  I vecchi centrini – tagliati, piegati, cuciti, tinti o anche solo abbinati insieme con qualche punto- si prestano benissimo per rinnovare capi d’abbigliamento e accessori diventati anonimi (sulla mia bacheca di Pinterest ho pinnato alcuni esempi).

Per quel loro inconfondibile aspetto di vissuto che hanno, di sicuro non vanno buttati via. Sono così preziosi che una brava crafter saprà sicuramente utilizzarli al meglio.

Detto questo, e nella speranza di creare anche io qualcosa di creativo con i centrini,  mi piacerebbe confrontarmi con voi e sapere: vi piacciono i centrini? Ma quanto vi piacciono? E ce li avete? Ma quanti ne avete? E li usate? Ma quanto li usate? E li fate? Ma quanti ne fate?

P.s. Mi è venuta in mente una vecchia pubblicità che faceva così, ma non ricordo quale. Vabbé voi rispondete (alle domande sui centrini, non sulla pubblicità. Oh, poi se trovate anche quale pubblicità era ditemelo…Vabbé ciao  😉 )

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52 risposte

  1. No non mi piacciono ma ne sono pienissima e sarebbe davvero bello, riuscire a utilizzarli in altra forma!
    Servono dei piedini ad hoc per poterli ad esempio mettere sulle giacche di jeans come vedo nella foto? oppure serve qualche struento/punto particolare della macchina da cucire?

  2. Da qualche anno ho ripreso l’uncinetto per non addormentarmi davanti la tele! Ho fatto tanti bellissimi centrino classici e colorati tipo mandala per creare spettacolari. Acchiappasogni. Alcuni li ho appesi in casa, molti li regalati, altri attendono chissà di essere portati ad un bel mercatino rionale!

  3. Con una tovaglia tonda a uncinetto: scucita e disfatta dal cento per far passare la tesa e foderata ne è risultato un poncho. Centrini cuciti e collegati con tratti a uncinetto, una stola ” fantasia “

  4. Ciao,ho scoperto oggi questa pagina, ci siete ancora?io, con i centrini, sopratutto quelle piccoli da bomboniera, ci ho rivestito le palline di natale..ne avevo di brutte, tutte rovinate …sono molto carine

    1. Ciao Danila, io ci sono sempre 🙂
      Le palline rivestite all’uncinetto mi son sempre piaciute, ne ho fatte anche io. Però ma avere i centrini già fatti da riciclare è un’idea bella e intelligente!

  5. Ne ho tantissimi, la maggior parte fatti da me, qualcuno da mia madre. Tutte parure, tante misure diverse, da mettere dappertutto. Bianchi o ecrù, cotone freccia 25 o 16, filet e non. Anche con “cuore” a punto croce e bordo a uncinetto. E li uso tutti. Mi piace cambiare e non seguo le mode. Oggi vedo che non vanno molto, peccato perchè, spesso, se fatti bene e con un bel disegno, sono oggetti di arredamento più che poggiaoggetti. Buona continuazione. Tina

  6. Ciao Doria,
    a me i centrini piacciono molto! Li ho un sparsi un po’ dappertutto.
    Ne ho fatti anche da appoggiare su due vassoi molto grandi che uso normalmente per servire il caffè e i dolcetti.
    Amo però anche l’idea di utilizzarli in modo diverso da quello tradizionale, ne ho usato uno come applicazione su una maglietta di cotone e fa proprio una bella figura.
    Un progetto che spero di realizzare è di unirne un po’ e fare un runner per il tavolo di cristallo della sala, come quello che hai anche sulla tua pagina Pinterest, che peraltro è piena di ottimi spunti.
    Buone vacanze!!!!
    Giovanna

    1. Ciao Giovanna, il runner piacerebbe anche a me. Se me li fossi portati un po’ qui in vacanza forse ci avrei potuto provare, ma questo caldo micidiale sta ammazzando me e la voglia di fare qualsiasi cosa.

      1. Ti capisco, sono nella tua stessa situazione. Il runner è solo uno del millemila progetti che mi piacerebbe realizzare.
        Se un giorno lo farò ti manderò la foto.
        Buona vita
        Gio

  7. Ciao..mi sembrava di aver già commentato..boh…ne ho molti anch’io di centrini e la maggior parte fatti da me..ne uso qualcuno ma il resto è in attesa di una sistemazione…alternativa!!! 😀

  8. Anch io ne ho tanti …. facevano parte della dote negli anni 70….! Detto ciò, qualcuno lo uso nel cestino del pane e quelli rettangolari sulla tavola per in apparecchiatura un po’ vintage… ( a volte sono stati anche invidiati da giovani sposine) i più riposano in una scatola… qualche volta li riguardo e penso a quante ore di lavoro!

  9. ne ho parecchi anch’io di mia nonna di mia mamma alcuni regalati altri fatti da me a me piacciono ne ho diversi per la casa ne ho di piccolini che si usavano da mettere sopra i sotto bicchieri poi da mettere nei vassoi con le tazzine di caffè alcuni rotoli adoperati per fare bordi alle lenzuola ne ho di quelli belli traforati che metto in camera per renderla più luminosa i mobili sono neri come si usavano anni 7o cosi nascondo un pò la polvere

  10. Anch’ io ho fatto una montagna di cetrini, centri, bordi……asciugamani con bordi all’ uncinetto che ancora oggi uso normalmente in bagno, ho fatto le bomboniere per il mio matrimonio e, 25 anni dopo, per mia figlia. All’ epoca, e parlo degli ani 70-80, si usavano anche per la camera da letto, due piccoli per i comodini e uno grande per il cassettone. In giro per casa ne ho solo qualcuno, gli altri riposti in un cassetto in attesa di essere riciclati, ne ho già raccolto qualcun per fare una lampada, vista su pinterest….

  11. Ho fatto tanti centri, ma poco -ini, più che altro ho fatto lavori grandi per regalarli a chi sapevo che avrebbe gradito.

    Per me ho fatto un tendone a filet che poi non ho mai usato, causa gatti circolanti e rampicanti 😀 ma ho anche fatto le bomboniere per il mio matrimonio (forse i centri più piccoli che ho fatto) usandoli come “sacchettino” legato e decorato con piume colorate e inserito in una scatoletta trasparente.

    Poi beh, dei bordi applicati a della stoffa da inserire sui piani di una vetrinetta, e parecchia roba di abbigliamento tipo sciarpe o scialli.

    Ora, un po’ per problemi di tempo, un po’ per problemi di incostanza… dico dico, progetto, invento, mi piacerebbe, vorrei… e non faccio più nulla!!

    1. Beh complimenti per tutti i lavori fatti, in particolar modo per i tendoni a filet! A me progetti così enormi hanno sempre spaventato. Ricordo la pazienza di mia mamma nel fare un copritavola all’uncinetto. Sembrava non dovesse finire mai.
      Comunque Claudia non ti preoccupare se non fai più nulla. La compagnia dei dico dico, progetto, invento, mi piacerebbe, vorrei… si sta allargando ogni giorno di più 😀

  12. Io ho ricevuto diversi centri da nonne/prozie e vicine di casa… uno lungo l’ho messo sul bancone della cucina in montagna che è di legno scuro e devo dire che sta davvero bene. Mentre uno più piccolo ovale l’ho cucito su una tenda patchwork che ho fatto per “nascondere” i ripiani del bancone dove mettiamo il cibo.

  13. anch’io ho qualche centrino della…zia, bianco e beige, ma i centrini che amo di più sono quelli colorati e realizzati (da me anni fa) con cotone non finissimo. Se ci penso prima di sposarmi avevo pensato di fare dei centrini come bomboniere, ma poi ho realizzato all’uncinetto dei “bicchierini” con dentro i confetti e chiusi da fiorellini sempre all’uncinetto e tutti colorati ed anche una tovaglia rotonda, come un enorme centrino arancione. Ma ora il mio tavolo (vista la famiglia con 4 nipoti) è allungabile e la tovaglia con i vari centrini sono a riposarsi nella cassapanca!!
    baci e fusa
    Paty

    1. Riposare nelle cassapanche è il destino di molti centrini. 🙂

      (i tuoi “bicchierini all’uncinetto” mi hanno fatto ricordare qualcosa di simile quando ero bambina. Per caso erano un genere di bomboniere che andavano di moda negli anni 60/70?)

  14. Ciao Doria,
    Anch’io ho molti centrini, fatti da mia nonna e solo due sono sui mobili per decorazione, uno tra l’altro abbastanza grande rettangolare. Proprio in questi giorni pensavo alle tende, devo rinnovarle e ho del pizzo lungo, un rotolo! Stavo pensando che potrei decorarle… Non so!
    Comunque, io ho fatto le bominiere per la cresima di mio figlio, dei sacchettini all’uncinetto poi decorati con nastrini colorati, bellissimi! Ero molto fiera del mio lavoro!
    Alla prossima , bacio

  15. Mi ami, ma quanto mi ami?
    Mi costi, a quanto mi costi!

    Era la pubblicità della telecom, dove una giovane Ivone show stava ore al telefono col suo boy

  16. Sono certa che lo scopo dei centrini non fosse solo decorativo. Pensa alle poltrone: avevano i centrini sui braccioli e dove si poggia la testa. I braccioli sono le parti che si consumano di più (soprattutto quando le poltrone erano rivestite di velluto), e dove si poggia la testa è facile che resti un alone giallo che non va via facilmente (soprattutto quando le poltrone non erano sfoderabili).
    Inoltre, mia mamma li ha sempre usati per proteggere i mobili di legno lucido dai graffi, visto che spesso lampade e soprammobili d’epoca non hanno il fondo perfettamente levigato, ma per questo scopo sono meglio i centrini di stoffa ricamati.

      1. In origine erano decorativi solo nelle case dei signori, nelle case dei poveri erano principalmente destinati a proteggere le parti migliori e più deteriorabili del mobilio buono.
        Infatti erano prevalentemente centrini o poggiatesta o traverse o copri tavolo, la funzione decorativa è venuta dopo.
        Mentre per molte culture popolari erano dedicati agli abiti della festa, ai costumi tradizionali, ai matrimoni, battesimi e cerimonie.
        Si pensi solo al pizzo d’Irlanda, alle cuffiette delle donne e dei neonati…

  17. La pubblicità era una della SIP, in cui una ragazza al telefono continuava a chiedere “Mi ami? Ma quanto mi ami? E mi pensi? Ma quanto mi pensi?” e alla mamma che le diceva “Ma quanto mi costi! Sei in teleselezione!” rispondeva che dopo le 18:30 la teleselezione costava meno… la trovi facilmente su youtube 🙂
    La SIP stessa ha poi fatto spot sull’avviso di chiamata che richiamano questo spot diventato emblematico, per cui a furia di sentircelo ripetere in tutte le salse è un modo di dire che ci è entrato nel subconscio 😉

  18. Dire che mi piacciono i centrini è un esangue eufemismo. Le figlie della mia amica Paula affermano che la mia casa sembra la casa delle bambole, perché ricorda loro una vista in un Museo Vittoriano negli USA. Ho cominciato ad amarli negli anni ’80 del secolo scorso quando, con mia cognata Rosa, ho gestito un negozio di vestiti e complementi d`arredo “della nonna”. Per me sono semplicemente belli,e si sposano magnificamente con i mazzi, sacchetti e cuscini ripieni di lavanda, le poltrone con le copertine in applique, i miei arazzi e trapunte patchwork. Non uso Venturini e patchwork in funzione dei mobili, con mio marito abbiamo sempre scelto mobili che si adattassero a loro.Ed amiamo molto la nostra casa che, generalmente, viene considerata allegra, vivace ed originale.

    1. Ciao Valeria, dal tuo racconto ho immaginato perfettamente il tipo di casa, di arredo e anche l’atmosfera. Deve essere bellissima. Penso comunque che non sia cosa per tutti creare l’atmosfera giusta e avere buon gusto, ma da come l’hai descritta sono sicura che tu ce l’hai.

  19. Sai però come mi piacciono? Per chiudere le borse… ora non ricordo come si chiamano ma ricordo che ne parlò una volta Laura e me ne innamorai subito.

    1. Cioè, intendi attaccati sopra le borse (cosa che ho visto e che mi piace molto!) o funzionali come chiusura? Se è quest’ultima spiegami perché non rammento e sono curiosa.

  20. Sii…. .la pubblicità era della Tim ,o come si chiamava all’ epoca, non ricordo,
    I centrini si mi piacciono, ma anche io li ho ben riposti nei cassetti, chissà forse dopo questo post trovo un uso creativo per tirarli fuori. Ricordo una mia parente che li utilizzò come bomboniere al suo matrimonio, li aveva realizzati insieme a varie signore di buona volontà!
    Grazie Doria per avermelo ricordato
    Buona giornata Cinzia

    1. Ma buongiorno a te, Cinzia! Lo sai che stanno tornando molto le bomboniere con pizzi e centrini? Ho letto svariati post su siti di wedding planner e pare che per certi tipi di matrimonio siano molto richiesti.

  21. “Mi ami? Ma quanto mi ami? E mi Pensi? Ma quanto mi pensi?” era la pubblicità di una compagnia telefonica.
    dopo aver sfoggiato la mia teledipendenza veniamo ai centrini. Io ne ho qualcuno a casa, lo uso per non rigare i mobili però non è che mi facciano impazzire. Ricordo che mamma ne aveva inamidato uno (con lo zucchero) e lo usavamo come cestino per le caramelle, carino, ma sempre troppo antico per i miei gusti.
    Sicuramente non li metterò mai sui braccioli del divano.

  22. Ne ho a decine, quasi tutti eredità di mia nonna, non tutti bianchi, molti erano colorati. Io non ne ho mai fatti, ma ho utilizzato molti di quelli conservati nel cassetto in tutti i modi che mi venivano in mente: li ho cuciti sopra un cuscino colorato, ho foderato il cestino del pane e cestini per contenere i cosmetici in bagno, quelli più piccoli con un po’ di tulle all’interno li ho utilizzati per contenere i fiori di lavanda. Ho plerfino foderato un lampadario!

  23. ciao, ma quanti ne ho!!! fatti da me ero io l’esperta, il primo come lavoro applicazione tecnica in prima media. tutti archiviati ma sto cercando il modo di utilizzarli
    ancora, ci sono affezionata. ciao ciao

  24. Proprio a proposito!! Con alcuni dei centrini… ho costruito degli acchiappasogni:cuciti al centro di telai da ricamo…..
    Grazie Doria, buona estate
    Donatella

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