Poncho di lana con il telaio: ecco le spiegazioni

Scritto da Doria
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In questo post →Vi piacciono i poncho/cappa da indossare per ripararvi dal freddo? Ecco le spiegazioni per fare un bel poncho di lana con il telaio.  Facile e adatto a tutte!

Capita e quando capita ne sono felice. Succede che, prendendo spunto da qualche mio post, gentili signore mi scrivano per farmi vedere cosa creano. E mail dopo mail, qualche volta nasce una simpatica amicizia.

L’altro giorno quando ho pubblicato l’articolo su come creare piastrelle in lana col telaio di Maria Gio, è intervenuta nei commenti Nadia, una simpatica signora di Vicenza di 63 anni, cui non manca davvero la manualità e che dalla manualità riceve buon umore e serenità (sapete tutte cosa voglio dire vero? 😉 ).

Nadia sa fare un po’ di tutto: cuce, è brava nel decoupage e si dedica a fare lavori di uncinetto, maglia e soprattutto usa telai di tutti i generi e mi ha scritto che con quel tipo di telaio, faceva tante belle cose.

Io, che al telaio non ci ho mai lavorato (se non al telaietto di metallo, ma al di là di qualche semplice piastrellina di lana, non ho fatto altro), mi sono incuriosita e ho visto i suoi bellissimi lavori. Così ho deciso di pubblicare questo bel poncho in lana (o chiamatelo anche cappa) che Nadia ha creato con il telaio stecca.

Per approfondire → Tipi di telai per fare la maglia 

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Spiegazioni per fare il poncho di lana con il telaio

Visto che nel mio blog mi piace pubblicare cose interessanti da cui prendere ispirazione, Nadia è stata così gentile da condividere con noi una chiara e dettagliata spiegazione per realizzare questo bel poncho/coprispalle. Grazie Nadia!

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La descrizione dell’esecuzione si riferisce ad un capo che va bene per una taglia 44-46. Naturalmente per altre misure il numero delle strisce eseguite e la misura o il modello ( dolcevita) del collo varia.

Ho montato le spine (i pioli) sulla misura max della stecca, facendo 3 passaggi di filo prima sulle spine orizzontali ( passaggi lunghi) e poi sulle altre spine più corte fino a completarle tutte.

Completando l’ultima spina ho tagliato il filo lasciando una lunga “gugliata” e con un ago di plastica ho fissato tutti gli incroci  ( su tutti i lati ) con un punto asola, prima in un verso e poi nell’altro in modo da formare una croce (nello stesso incrocio).  Poi ho fermato, tagliato il filo e tolto il lavoro dalla stecca sfilando le asole dalle spine. Nelle istruzioni presenti nella stecca , il modo di intrecciare il filo sulle spine è un pò diverso però dipende dai gusti, dal risultato  e dall’uso che si vuole fare della striscia.

Con l’uncinetto ho unito fra loro le asole “volanti”, distanziandole con 3 catenelle e facendo una maglia bassissima sull’asola ( negli angoli ho fatto 5 catenelle). In questa maniera ho preparato 12 striscie uguali e le ho cucite con l’ago le une alle altre sul rovescio del lavoro per 3/4 della loro lunghezza. Le strisce inoltre non devono essere cucite in tutta la loro lunghezza, altrimenti una volta indossato il capo impediscono di muovere liberamente le braccia.

Prima di cucire la 1° striscia all’ultima  ho raccolto i punti  (sul lato lungo del rettangolo che si è creato) con un uncinetto e li ho trasferiti su un ferro da maglia e ho il  lavorato il collo a coste 2/2 per una lunghezza tale da poterlo rovesciare e secondo il mio gusto personale ( credo che per un dolcevita si possano usare i ferri circolari in modo da non aver cuciture) ho chiuso tutte le maglie con una catenella e ho finito di cucire la 1° striscia all’ultima cucendo anche circa 5cm del collo.

A questo punto sulla parte ( 1/4 ) delle strisce non cucite fra loro, ho applicato delle frange fatte con lo stesso filato  e all’inizio del collo ho cucito un fiore fatto con un altro telaietto rotondo di plastica.
E il poncho è finito!

Ora, non vi pare che dopo una spiegazione così, sia un peccato non provarci?

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