Sono andata in centro per cercare una merceria. Avevo bisogno di un paio di gomitoli di cotone, uno azzurro e uno nero, per finire un lavoro che mi son portata qua in vacanza.
A piedi ho percorso ogni strada della zona dove mi avevano indicato che ci poteva essere una merceria, ma non riuscivo a trovarla.
Ad un certo punto, mentre stavo tornando indietro verso la macchina, mi cade l’occhio su una piccola vetrina dove c’era una gamba di un manichino con indosso un collant. C’ero passata davanti dieci minuti prima senza vederla: era la merceria che cercavo!
La vetrina vecchia e stretta, era di quelle tipiche dei negozi anni 70, fatte ancora col telaio di legno e metallo e la maniglia ondulata. In mostra solo calze, vecchie trine e poco altro, tanto da farmi pensare che se quella era la vetrina, il negozio all’interno forse non doveva offrire granché.
Incuriosita e decisa a tornare a casa con i gomitoli di cotone che mi servivano, ho spinto su quella maniglia: chiuso! Chissà, forse anche da mesi.
E invece no.
Poco più in alto della maniglia non avevo visto che c’era un cartello di cartone con su scritto: Torno Subito.
E ora? Di sicuro dopo aver girato più di 15 minuti per trovarla, non mi andava davvero di tornare via a mani vuote.
Non mi ero accorta che dietro di me c’era un signore alto e distinto con i capelli brizzolati che aveva in mano un mazzo di chiavi e che voleva aprire la porta -wow, davanti ad un cartello Torno Subito non mi è mai capitato di aspettare così poco-!
Un istante dopo ero già dentro. Dentro agli anni 70.
Quella piccola e vecchia vetrina era l’ingresso di un paradiso dove il tempo si era fermato a 40 anni fa e dove avrei potuto passare volentieri l’intera giornata senza rendermene conto.
Mentre aspettavo che mi trovasse il filato giusto, mi sono guardata intorno: il negozio era una stanza lunga e stretta con mobili vecchi, vetrine vecchie, cassetti vecchi, scatole vecchie. Tutto come una volta. Ed era pieno stracolmo di roba, roba buona e marche ottime.
Ho avuto anche il tempo di guardare per aria. Oltre ad un soffitto altissimo con le volte, lassù c’erano le ragnatele più grosse che abbia mai visto in vita mia. Forse erano anni 70 anche quelle, ma sinceramente nel contesto avevano il loro perché.
Dopo che mi ha portato i gomitoli che mi servivano, per trattenermi lì ancora un po’, ho chiesto anche altre cose. E come un collezionista di figurine rispondeva: _ce l’ho…ce l’ho…ce l’ho. “Mi manca” non l’ha mai detto.
Ovviamente la visita in questa merceria, ha innescato in me una serie innumerevole di pensieri che alimentavo tornando a casa: io la merceria dei sogni, come la farei? Meglio una merceria così antica e vintage che comunque, per le amanti del genere, suscita sempre un certo fascino, o meglio un negozio moderno ed estremamente organizzato? Con l’angolo lane e cotoni? Con lo spazio per riviste e giornali? E una stanza per corsi e incontri tra amiche, potrebbe mancare?
Ecco, a parte la fattibilità o meno -ché qui si fa solo per sognare- avete mai pensato a come dovrebbe essere la vostra merceria ideale? E soprattutto: vi piacerebbe averne una o meglio andarci solo per fare acquisti e quattro chiacchiere?
34 risposte
Ciao a tutte anch’io vorrei aprire una merceria avete dei consigli da darmi… io vorrei partire con un piccolo negozio … mi date una mano
Ciao io aprirò a breve una merceria di base molto semplice per dare modo a chi fa riparazioni sartoriali e anche agli appassionati di trovare delle cose di qualità e anche qualche consiglio. Abito in un paese vicino al mare e le uniche mercerie che ci sono si trovano a diversi km di distanza. Spero di aver fatto la scelta giusta, io voglio crederci. Mi piacerebbe ricevere qualche consiglio sull’arredamento. Grazie
Ciao Fabiana, prima di tutto complimenti e auguri per la tua nuova attività!
Non saprei esattamente cosa consigliarti sull’arredamento anche perché dipende un po’ dall’ambiente che hai. A me comunque piacerebbe una cosa molto “salottiera” dove oltre la vendita tu possa anche intrattenere le clienti a fare corsi o cose simili.
Aprire un’attività è comunque sempre un terno al lotto, soprattutto in questo periodo così volubile, quindi ti auguro il meglio e buona fortuna!
Ciao….mi sono persa e interessata ai vostri commenti!!!!…IO sono Ilaria e ho la fortuna di avere realizzato un sogno….ho rilevato un negozio 4 anni fa a Massa dove la proprietari di prima vendeva di tuttto…insomma tipo un bazar !!!!…Idai tessuti alla merceria alla biancheria alle ciabatte intimo abbigliamento…. Io piano piano l’ho rasormato ed e’ diventata una merceria con vendita anche di tessuti , piccolo angolo di intimo e poi…angolo neonato dove cerco di realizzare con le mie stoffe e i miei filati degli accessori per i piccolini!!!!… Sto in negozio e a casa realizzo alcune cose da vendere…cuscini, tovaglie, accessori vari…e poi capita che ci sia la cliente che si fa cucire anche un capo diabbigliamento,…cose semplici ehhhh….!!!!…. In tutto questo gran daffare in negozio sono riuscita a creare un aria quasi familiare….le clienti si fermano volentieri…accettano consigli…io imparo cose da loro….le cose sono esposte il piu’ possibile….ci si confida….insomma una bella atmosfera!!!!….la sera neanche a dirlo sono stracotta ma soddisfatta…alle volte non e’ facile con i tempi che corrono, ma per ora si va avanti. Io come tutte voi sono sempre stata affascinate dai negozi di questo genere….l’odore delle stoffe e della lana le adoravo gia’ da ragazza, entrare in quei negozi e sentire quell’odore mi faceva venir voglia di cucire o sferruzzare…. Vi ho raccontat volentieri la mia esperienza per dirvi come si vive nella merceria dalla parte di la’ dal banco!!!!…. Un saluto
Ciao Ilaria, rispondo con un po’ di ritardo scusami.
Grazie per averci raccontato la tua storia e la tua esperienza. Non faccio fatica ad immaginare che il tuo racconto abbia fatto invidia un po’ a tutte e per invidia intendo quella buona quella sana che ha fatto dire a noi sognanti: beata lei!
Ti auguro di continuare la tua attività ancora a lungo e di avere grandi soddisfazioni!
ciao io vorrei aprire una merceria al mio paese,al momento non ce ne sono,e x rifornirla dove vi appoggiate voi?mi date qualche consiglio….
ciao,io stavo pensandola stessa cosa,ma sei partita da zero non avendo conoscenza nel campo?
in che città hai trovato questa meravigliosa merceria??? vale la pena di andarla a visitare, come x 1 museo!!!!!
In un bel paese sul mare in Toscana. 🙂
Ciao Doria,
indubbiamente la merceria antica e vintage, quella con l’angolo the, biscottini al burro e torta fatta in casa… quand’ero bambina ce n’era una sotto casa, proprio come la sognano un po’ tutte le amiche che hanno risposto al tuo post, la proprietaria si chiamava Narcisa e aveva una bellissima crocchia di capelli bianchissimi…
uhhhh, che bei ricordi mi riporti alla mente Doria 🙂
a Milano ce ne sono ancora di mercerie vintage, purtroppo senza le poltroncine per chi vuole lavorare e passare un po’ di tempo con le amiche a scambiarsi dritte e consigli…
in una di queste la proprietaria confeziona dei sacchettini con gli avanzi delle fodere dove mette gli articoli che ti vende, bellissimi!!!
io mi ci perdo ogni volta che entro, è più forte di me!!!
…anche io confeziono i sacchetti con i campionari delle tende che mi dà una mia amica, per gli articoli venduti. Troppo forte!!Laura
Io la trovo una bella idea!!!! 🙂
Ottimo!
MA che bella l’idea della proprietaria di vendere gli articoli nei sacchettini fatti a mano! Un bel pensiero per le clienti e una ottima idea per sfruttare gli avanzi.
Ciao
da me ci sono due mercerie piccole e traboccanti di tutto. In una in particolare c’è sempre qualcuno in un angolo che sferruzza e regala consigli. Una volta mi hanno anche chiesto di fargli vedere la borsa che avevo fatto con il cotone che avevo preso da loro.
Se ne potessi aprire una tutta mia cercherei di vendere un po’ di tutto dai filati alle carte per il decoupage passando per le perline e il feltro (vicino al mio ufficio c’è un negozio così, è da impazzire) e farei anche una bella veranda chiusa in inverno e aperta in estate dove poter ospitare le clienti e le amiche per lavorare insieme, e ovviamente con un bel parco giochi attiguo per tenere a bada le belve :D.
Però vi confesso che ho sempre desiderato avere una cartoleria, forse è strano ma ho una passione per le penne e poi tutti quei bei contenitori per ordinare e catalogare mi fanno impazzire… forse perché casa mia ne avrebbe veramente tanto bisogno.
Come mi piacciono queste confessioni! 😀
Ohh Doriaaaa …mi sei sembrata come Harry Potter quando finalmente entra nel negozio per prendersi la Sua Prima Bacchetta Magica ….UGUALEEEEE 😀 😀 !!! Uhmmm vediamo la mia deve avere almeno 4 pareti intere di ogni tipo di perline (le amo si capisce vero ??) Poiiii lane cotoni e ogni ben di Dio che possa essere sferruzzato …un angolo o meglio un a grande caminetto ad angolo con tanto di stufa per tisane con le amiche che tra una sferruzzata e una scatoletta di perline e l’altra ci si fa un po di chiacchiere e ci si danno dritte per ogni genere di lavori pardon, Divertimenti (ovviamente affianco alla merceria dei sogni non potrebbe mai mancare una fornitissima pasticceria …heheheh …per le amanti del bricolages culinario 😀 !! E dulcis in fundo tanti bimbi ai quali insegnare il Sacro Credo: Riciclare e Giocare ….heheheeh …se i sogni si avverano fatemelo sapere ehh …ciauuu 😉 😀 …
La descrizione della tua merceria ideale sembra quella descritta nel libro che ho appena finito di leggere qui in vacanza “Il club dei ricordi perduti”.
Poi ve lo racconto.
Uh !! Beh come «insegna» della merceria non sarebbe mica male !! 😀 😀 😀 Ehh allora attendiamo il prossimo articolo con trepidazione …magari corredato di nuovo lavoretto 😉 😀 ciao cara divertiti un bacio !
Fatto.
Il post intendo 😉
La mia merceria è così, quasi:è un banco al mercato del sabato, ha anche un nome”L’omino dei bottoni” Moderno? Lui no! Giammai!Vende solo articoli vintage, un tripudio di pizzi e bottoni che trova svuotando negozi che chiudono.Di norma sto a curiosare un paio d’ore, lui dice che attiro la clientela, parliamo, mi fà vedere gli ultimi “reperti”. L’ultimo acquisto di sabato:bottoni opalini in pasta di vetro e altri di ceramica dipinti a mano, belli alla follia .In mercerie nuove e fiere nn compro, gli articoli sono tutti uguali e le “creative” si ritrovano tutte con le stesse cose. La merceria: antica e vintage senza dubbio . Laura
In mercerie nuove e fiere nn compro, gli articoli sono tutti uguali e le “creative” si ritrovano tutte con le stesse cose
hai dato una motivazione interessante su cui riflettere! 🙂
A me piacerebbe averla. Anni Settanta 🙂
Non è che per caso ti ha fatto il conto in lire su un foglietto di carta?
No, però mi ci ha incartato dei bottoni che ho comprato 😀
da una merceriaè proprio come quella de te descritta ma fortissima un altra più moderna ma meno suggestiva ed efficiente…. direi che andando in entrambe ho il giusto equilibrio 😉
Mi pare la cosa migliore
Il mio sogno sarebbe aprire un negozio di articoli per hobbisti, dal cotone al legno…
Una merceria tipo quella che hai visitato è una delle 2 del mio paese, così piccola e strapiena che ho sempre paura di tirare giù tutto!
Credo sia il sogno di tante 😉
Piccola, strapiena e incasinatissima. Sennò che merceria è? Anche a me piacciono i negozi dove posso gironzolare e scegliere in santa pace (specialmente se devo comprare qualcosa di cui so poco, tipo gli articoli di ferramenta, per non fare la figura dell’inetta), ma in merceria mi piace spiegare che tipo di lavoro devo fare e chiedere se c’è l’articolo giusto per me… e magari stupirmi perché il negoziante arriva con qualcosa di fantastico a cui io nemmeno avevo pensato.
Se fosse mia mi piacerebbe che avesse un cortiletto sul retro, dove nella bella stagione le mie clienti potessero incontrarsi a sferruzzare e a prendere il caffè… ☺
Immagino come ti piacerebbe. E magari l’angolo invernale con poltroncine e la stufa per sferruzzare al caldo. 😉
Eheheh… Hai capito al volo!
😉
l’hai descritta così bene che riesco ad immaginarla!!e il signore distinto che dice..ce l’ho..ce l’ho…sei capitata in un posto pieno di fascino !!! beh.. magari potrei dire che preferisco che tutto sia ” a vista d’occhio ” e non dover chiedere questo e quello però…questi negozi dove sembra che il tempo si sia fermato ti regalano una bella emozione!!!
Devo dire Nadia, che anche a me è mancato molto non poter curiosare dentro tutte quelle scatole. Chissà quanti bei filati, bottoni, trine e passamanerie dovevano esserci.
Le cose a vista non erano molte, anche se di cose ce ne erano a volontà.