La Merceria Ideale. E La Tua Come Dovrebbe Essere?

Scritto da Doria
Pubblicato in Artigianato e Hobby Quattro Chiacchiere con  37 commenti
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Sono andata in centro per cercare una merceria. Avevo bisogno di un paio di gomitoli di cotone, uno azzurro e uno nero, per finire un lavoro che mi son portata qua in vacanza.

A piedi ho percorso ogni strada della zona dove mi avevano indicato che ci poteva essere una merceria, ma non riuscivo a trovarla.
Ad un certo punto, mentre stavo tornando indietro verso la macchina, mi cade l’occhio su una piccola vetrina dove c’era una gamba di un manichino con indosso un collant. C’ero passata davanti dieci minuti prima senza vederla: era la merceria che cercavo!

La vetrina vecchia e stretta, era di quelle tipiche dei negozi anni 70, fatte ancora col telaio di legno e metallo e la maniglia ondulata. In mostra solo calze, vecchie trine e poco altro, tanto da farmi pensare che se quella era la vetrina, il negozio all’interno forse non doveva offrire granché.

Incuriosita e decisa a tornare a casa con i gomitoli di cotone che mi servivano, ho spinto su quella maniglia: chiuso! Chissà, forse anche da mesi.
E invece no.

Poco più in alto della maniglia non avevo visto che c’era un cartello di cartone con su scritto: Torno Subito.
E ora? Di sicuro dopo aver girato più di 15 minuti per trovarla, non mi andava davvero di tornare via a mani vuote.

Non mi ero accorta che dietro di me c’era un signore alto e distinto con i capelli brizzolati che aveva in mano un mazzo di chiavi e che voleva aprire la porta -wow, davanti ad un cartello Torno Subito non mi è mai capitato di aspettare così poco-!
Un istante dopo ero già dentro. Dentro agli anni 70.

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Quella piccola e vecchia vetrina era l’ingresso di un paradiso dove il tempo si era fermato a 40 anni fa e dove avrei potuto passare volentieri l’intera giornata senza rendermene conto.

Mentre aspettavo che mi trovasse il filato giusto, mi sono guardata intorno: il negozio era una stanza lunga e stretta con mobili vecchi, vetrine vecchie, cassetti vecchi, scatole vecchie. Tutto come una volta. Ed era pieno stracolmo di roba, roba buona e marche ottime.

Ho avuto anche il tempo di guardare per aria. Oltre ad un soffitto altissimo con le volte, lassù c’erano le ragnatele più grosse che abbia mai visto in vita mia. Forse erano anni 70 anche quelle, ma sinceramente nel contesto avevano il loro perché.

Dopo che mi ha portato i gomitoli che mi servivano, per trattenermi lì ancora un po’, ho chiesto anche altre cose. E come un collezionista di figurine rispondeva: _ce l’ho…ce l’ho…ce l’ho. “Mi manca” non l’ha mai detto.

Ovviamente la visita in questa merceria, ha innescato in me una serie innumerevole di pensieri che alimentavo tornando a casa: io la merceria dei sogni, come la farei? Meglio una merceria così antica e vintage che comunque, per le amanti del genere, suscita sempre un certo fascino, o meglio un negozio moderno ed estremamente organizzato? Con l’angolo lane e cotoni? Con lo spazio per riviste e giornali? E una stanza per corsi e incontri tra amiche, potrebbe mancare?

Ecco, a parte la fattibilità o meno -ché qui si fa solo per sognare- avete mai pensato a come dovrebbe essere la vostra merceria ideale? E soprattutto: vi piacerebbe averne una o meglio andarci solo per fare acquisti e quattro chiacchiere?

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