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L’arte di buttar via: space clearing o decluttering?

Noi donne ci dividiamo in due categorie: quelle che conservano tutto e quelle che eliminano fin troppo presto tutto ciò che sembra  inutile.

Io ahimè faccio parte della prima categoria. Ma devo cercare di darmi una regolata perchè una via di mezzo è sempre la migliore.

Nel riordinare casa e gli armadi in questi giorni, mi sono accorta che sono rimasti pochi ormai gli spazi liberi e di quante cose avrei da buttare: scarpe con la zeppa, jeans a zampa d’elefante, borse che hanno perso la forma, inutili sorpresine degli ovetti nei cassetti…

Però, lungi da me scrivere in questo post il decalogo di come fare pulizie e liberarsi delle cose inutili. Non sarei credibile.

A questo proposito mi è capitato di leggere in rete un sacco di articoli  che parlavano di space clearing e decluttering, ovvero due paroline magiche che pare siano la soluzione al problema dell’accumulo degli oggetti.

Lo space clearing è l’arte di fare spazio perchè pare che negli ambienti liberi dal superfluo,  l’energia e la positività circolino meglio (insomma pulizia e spazi liberi fanno bene all’umore).

Il declutterig invece… più o meno è la stessa cosa: de-clutter, togliere il disordine ed eliminare ciò che non serve più.

E ho letto  tutta una serie di regole e di comportamenti da tenere (ci sono addirittura corsi che te lo insegnano), che sono praticabili solo se hai una impresa di pulizie che ti rastrella la casa o se hai una giornata fatta di 48 ore.

Una di queste regole è quella di prendere una penna ed elencare su un foglio tutte le zone critiche da ripulire e di passare poi accuratamente ad eliminare le cose superflue da dietro le porte, dai cassetti, dagli armadi, spuntanto poi alla fine le cose fatte. Beh, un po’ ho sorriso: non ci riuscire mai.

Ora se è vero che noi, che ci teniamo da parte anche un piccolo bottone, un po’ da manicomio siamo, è anche vero che fior fiori di psicologi ci stanno marciando un po’ su. Anche se non lo sei, inevitabilmente ti fanno sentire un po’ “malata”.

In casa mia bene o male, ancora si circola bene e il buon umore, indipendentemente dagli scatoloni pieni che ho nascosti un po’ qua e un po’ là, mi arriva da altre cose: una verifica di mia figlia andata bene, un bacio inaspettato da mio marito,  un lavoro all’uncinetto finito che mi soddisfa.

Credo comunque come ho detto all’inizio, che nelle cose non bisogna mai esagerare, nè in un senso, nè in un altro.

Quindi decidiamoci a buttare “quel vaso cinese” che non ci è mai piaciuto, ma teniamoci quello che più ci piace  senza sentirci in colpa, con l’impegno però di donargli nuova vita nel più breve tempo possibile.

Con la crisi che c’è, non si sa mai…

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35 risposte

  1. SE POI DAVVERO NON CI SERVE PIù NON BUTTIAMOLI MA DONIAMOLI AI MEECATINI DI BENEFICENZA DEI MISSIONARI. AIUTIAMO E NON GETTIAMO.
    GRAZIE CIAO

  2. Io creo in mansarda …..e ci sono taaaaaaaaaanti piccoli spazietti stipati ….stile "treni giapponesi" ;-)!!!! Con la differenza che mi parlano in italiano…"allora mi tieni ancora quest'anno, come gli altri 10 appena passati ?…Oppure devo ancora aspettare la mia giusta età pensionabile ?" tzè …tzè  rispondo io: REVOCATA !!! …….Però ogni tanto mi sale la "scimmia"  delle Grandi Manovre 😎 ….e ahiaaihai divento come una specie di caterpillar industriale !!! Ma poi rinsavisco e riapro …timidamente i sacchi …messi tipo soldatini in fila per essere buttati ….e incomincio ….mmmm magari può tornarmi utile e lo metto da parte….e uno…e due…e tre….e son da capo di 3 o 4 sacchi …da buttare ne rimane meno di uno e quasi vuoto …però la mansarda è pulita ed è ritornata come un bignè ….piena & ripiena!!!  😀 😀 

  3. Io ho da poco fatto pulizia in garage…con la scusa che portavo tutti lì ed era diventato un vero e proprio magazzino, una mattina sono inciampata in mezzo a tutte le cose ed ho detto basta. Ho chiuso gli occhi ed ho cominciato a disfarmi delle cose che non usavo da anni…il risultato…un garage enorme e un senso di leggerezza, si, dopo mi sono sentita più leggera!!! Ciao Elisa

  4. Io invece ho la mania di conservare le scatole…. per metterci dentro tutte le altre cose che conservo, naturalmente! eheheh ieri ho messo un po' in ordine alcuni scaffali, e ho eliminato taaante scatole, alcune perchè un po' malconce (prontamente sostituite con quelle più nuove, pile nuove  e cavetti vari ora stanno meglio) e altre perchè ormai piccole (scampoli e gomitoli nella stessa scatola eheheh, peluche e ricordini vari in un'altra)
    Insomma, alla fine ho fatto bene a conservare le scatole grandi ehehehe, ma quando riuscirò ridurre anche tutto ciò che contengono?!
    Step by step eheheheh
    Baci, Ina

  5. Io conservo troppo di tutto… credo veramente di avere bisogno di aiuto ^__^
    Ci sono stati però dei momenti nella vita (brutti) che mi hanno portato a fare ordine dentro di me, e ciò ha comportato la necessita di fare ordine anche fuori ed ho eliminato parecchie cose.
    Però non ho buttato via nulla, ho appunto regalato o portato nei mercatini in conto vendita. Buttare delle cose ancora buone non fa proprio parte del mio carattere!
    Devo confermare che poi ci si sente veramente molto meglio.
    Per alcune settimane mi è sembrato di vivere in una rivista di arredamento.
    Tutto in ordine e pulito.
    E' anche vero però che una volta fatto spazio e possibile accumulare cose nuove (perche.. non si sa mai!).

  6. Io abito in una casa piccina perciò space clearing o  declutterig lo faccio da sempre!
    Mia mamma lo chiama pulizie di primavera 😉
    se non volete buttare via (al giorno d'oggi non si butta via niente!) potete regalare, barattare o provare a vendere i vostri oggetti, abiti, accessori inutilizzati nei negozi in contovendita oppure direttamente nei mercatini fra privati.
    Anche io ne organizzo uno ma ci sono realtà simili in varie città italiane. Occhio però, se frequentate mercatini, a non ricomprarvi quello di cui vi siete separate 😉

    1. Fondamentalmente anche io, quando occorre faccio, “pulizie di primavera”.
      Il fatto è che chi non butta, pensa che prima o poi quella cosa servirà…

      Ahahaha, i mercatini sono moooolto pericolosi 😀

  7. http://www.youtube.com/watch?v=kI-uieDLi90
    ehehehehehehheheheh 🙂

    Cara Doria, come ti capisco… io ormai in barba agli psicologi mi sono rassegnata ai miei geni: mio nonno non buttava niente, mia mamma non ha mai buttato niente…. e io non butto niente. E quando mi decido a buttare qualcosa… tempo 3 giorni e mi accorgo che mi serviva!! 🙂
    PS io sto benone, tu come stai? hai visto che bravi i legatori tuoi corregionali??

  8. Io tengo un cartone vicino alla porta d'ingresso dove metto tutti gli oggetti che ritengo superflui. Alla prima occasione utile (festa del baratto della Banca del tempo, mercatino Caritas, mercatino dell'usato di Arcore, scambio con le amiche, ecc.) lo porto via e lo "smaltisco".
    Il trucco è non frequentare troppo i mercatini dell'usato dove, in un colpo solo, introduco in casa l'equivalente di tre cartoni smaltiti!

    1. Quella del cartone vicino alla porta è una bella idea! 😉
      Quella di frequentare mercatini dell’usato invece no. Io mi ci perdo anche solo a guardare… 😀 😀 😀

  9. Mi associo alla prima "categoria" per tradizione familiare…eh si…in famiglia cominciando da mia nonna, mia madre e le mie zie, c'era la " cultura" di conservare tutto! A me e toccato il compito di svuotare le loro case cercando di selezionare quello che mi potesse servire, tantissime cose le ho date, tante le ho buttate…e nonostante tutto la mia casa è piena! Spesso faccio ordine ma non riesco a smaltire granchè…sto lavorando ad un progetto e mi auguro di trovare una soluzione al mio problema. Credetemi, con il passare degli anni mi rendo conto che avere meno cose semplifica il vivere quotidiano a vantaggio di una maggiore serenità!!! .
    Un affettuoso saluto.
    Nella

  10. Mi associo a tutto quello che hai detto, indubbiamente appartengo alla prima categoria e nonostante sia veramente per me difficile buttare qualcosa( per non parlare del fatto che tutto si può riciclare) riesco a convincermi solo ed unicamente quando devolvo in beneficenza o porto in quei fatastici posti dove vendono l'usato, e che io frequento sempre spessissimo.

  11. …appartengo DECISAMENTE alla prima categoria MAAA la mia ricetta per "sopravvivere" è (più o meno ogni mese) entrare in una stanza eee uscirne con qualche spazio vuoto, qualche sacco da regalare e altri con materiale da riutilizzare …il problema èèè …questi ultimi sacchi che -possibilmente- DOVREBBERO sparire entro breve =)))
    GRAZIE Doria per averci offerto un post in cui condividere e, nel mio caso, sentirmi bene perché se qualcuno in casa ha bisogno di qualcosa all'ultimo minuto … sa che la trova!!!   

  12. interessante l'articolo..non saprei dove collocarmi..causa trasloco in una casa più piccola ho " dovuto" x forza eliminare tantissime cose accumulate nel tempo..ho dovuto chiudere tutte e due gli occhi e farmi questa domanda..mi serve? no..allora lo porto al mercatino dell'usato o alla Caritas..a qualcuno farà comodo…però la tendenza di tenere tutto ce l'avrei anch'io..mi ricordo che quando facevo il cambio stagione negli armadi riempivo qualche borsa di abiti , borse ecc.. da eliminare, però se non lo facevo subito capitava che tivavo fuori tutto dalle borse e stipavo la roba da qualche altra parte in attesa dell'idea x riciclicare…sto cercando anch'io una via di mezzo anche x ragione di spazio suppongo…ciao Doria

    1. Ma infatti Nadia, la cosa migliore da fare è aver rispetto delle cose, senza esagerare nè da una parte,nè dall’altra.
      Diciamo che la vera fregatura è il tempo che ci manca.
      Altrimenti sai quante cosine utili che ci verrebbero fuori da tutta la roba messa da parte!

  13. ciao Doria !!! uuuuhhhh come ti capisco !!! anche io non butto mai via nulla sopratutto vestiti nela speraza che tornino di moda o da usare come stoffa da riciclare per altre creazioni … ma piu o meno tutto ciò che conservo è per un eco -reuse  e nella speranza di poterla riutilizzare in modo creativo !!!
     quindi saremo anche "malate" ma con un occhio attento all'ecologia e alla crisi .. senza contare che stimoliamo la creatività con il riutilizzo .. quindi alla fine a parer mio sono molto piu malate le persone che fanno consumismo sfrenato e poi buttano quintalate di cose che non usano piu … otnenedo solo consumismo inutile e inquinamento globale !!!
    per il resto che dire… bhè se per caso non sai che fartene delle tue scarpe con le zeppe e dei tuoi jeans a zampa di elefante .. non buttarli che qui cè una tua conosciente che è interessata all'articolo 😉
    un bacione

  14. Mi pare di capire che a tutte dispiace un po' buttare!!! Io sono una conservatrice, in particolare per quello che riguarda i tessuti, pezzi grandi e piccoli (ben divisi) si accumulano, i bottoni poi……ogni tanto riordino, ma buttare mi è difficile!!! Per quanto riguarda i vestiti ho adottato la regola di mia madre(persona molto ordinata, quale non sono io) se un vestito non viene messo da due anni si butta…..io tendo a trasformarlo in qualcos'altro, però!!! ^__^ Rita

  15. Io d'istinto terrei tutto perché può sempre servire, ma poi mi accorgo che uso ben poco di quel che metto da parte, e odio avere la casa ingombra di roba che non serve. Riesco a mantenere un certo equilibrio, valutando l'utilità delle cose e… buttando la roba accumulata e mai usata per far posto ad altra roba da accumulare!

  16. Vogliamo parlare di tutti quegli oggetti, ammennicoli et alias -non meglio specificati-, che si conservano perché: " non si sa mai cosa ne potrà fare la nostra fantasia"?! Ordine e creatività: stare nel mezzo è un esercizio da equilibrista che cerco di eseguire quotidianamente.
    Buona giornata.
    Melissa.

  17. Sono d'accordo che le vie di mezzo siano sempre le migliori, nel mio caso anche le più difficili, soprattutto in certi ambiti di vita. Ma almeno col superfluo riesco a regolarmi, finalmente: dopo la fase accumulo sfrenato, e la fase butto via anche l'utile, perché non voglio più accumulare, adesso sono rientrata nei ranghi: osservo criticamente l'oggetto e decido se potrà essere utile o no. Stoffe dai colori assurdi: via! tanto rimarranno lì anni, inutilizzate. Oggetti che da quando li ho comprati/ricevuti non ho mai usato: via! un motivo ci sarà se nemmeno mi ricordavo di averli. Bottoni e nastrini: venite a me! quelli riesco sempre ad utilizzarli in qualche modo (stavolta son finiti pure sui biglietti d'auguri di natale). Se avessi un vaso cinese penserei subito a ridipingerlo o a un lavoro di decoupage, cosa che richiederebbe l'acquisto dei materiali (acquisto=accumulo) e la capacità manuale di trasformarlo con queste tecniche, perciò: via! un vaso che non posso trasformare non mi serve 😉
    (anche io oggi ho parlato un po' di quest'argomento: uno dei modi di liberarmi degli oggetti che non uso o non mi piacciono è regalarli a chi invece potrebbe apprezzarli)
    Buona giornata 🙂

  18. Accumulatrice orgogliosa, senza, ovviamente, entrare nel patologico, in continua lotta con mia suocera che ogni tanto butta via persino le pentole, per andare a ricomprarle il giorno dopo.
    Penso che questo bisogno di liberarsi delle cose sia allarmante almeno quanto quello di conservarle, se spinto all'eccesso. È vero che i ricordi li abbiamo nel cuore, ma avere qualche oggetto caro legato a qualcuno che non c'è più o ad un momento particolare della vita può farci solo bene. Per quanto riguarda bottoni o vecchi abiti, per chi ha un po' di dimestichezza con l'ago, di questi tempi sono tesori!
    Il decluttering per me è una moda come un'altra.

    1. Ecco si brava! La cosa che non mi piace è buttare per poi ricomprare. Meglio riciclare e riaggiustare dove è possibile.
      Ci fanno credere che se compriamo cose nuove l’umore migliora. Io invece mi entusiasmo quando riparo quelle vecchie.
      Sarò da curare… 😉

  19. pienamente d'accordo, anch'io tengo tutto e cerco, quando possibile di dar nuova vita alle cose, ma … ma ho un marito che butta via tutto e devo stare attentissima!!!!
    Comunque non mi sento né in colpa né mi pento di tenere ciò che mi va di tenere né di buttare qualcosa se proprio mi va di farlo. Buon senso e serenità ci devono fare da guida.
    baci e fusa
    Paty

  20. Tasto dolente… qualche sera (notte!) fa ho visto un documentario sui malati d'accumulo… inutile dire che pensando alle mie cianfrusaglie non riuscivo a prendere sonno! Son sicura che i nostri livelli son tutt'altro che patologici, basterebbe un po' di tempo in più (per riordinare) e magari anche qualche metro quadro in più (per stipare)

  21. Concordo, facendo parte anche io della prima categoria, che vivo senza nessuna vergogna, né senso di colpa.
    Penso però che ci sono momenti nella vita in cui liberarsi del superfluo diventa più urgente, fare spazio tra le cose inutili, limitarsi all'essenziale, restringere i confini del necessario, aiuta a pensare a nuovi progetti, a lanciarsi per nuove strade!

    1. Certo Gabriella. Non l’ho scritto, ma l’altro giorno ho fatto con mia figlia pulizia nella mansarda dove ora studia.
      Abbiamo buttato giochi di quando era piccola, un po’ ci è dispiaciuto a tutte e due.
      Ma a me è servito per rendere la stanza più abitabile, a lei per crescere. Credo che oggi ne sia contenta.

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