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Lavorare all’Uncinetto: i 5 ERRORI comuni che è meglio evitare!

Lavorare all'uncinetto è bello e rilassante ma è anche facile sbagliare e a chiunque può capitare. Ecco 5 degli errori più comuni che è bene evitare!

Lavorare all’uncinetto è bello e rilassante ma è anche facile sbagliare. A chiunque può capitare, sia a chi è alle prime armi (non demordete mi raccomando), sia a chi è esperta (eh sì, qualche volta sbagliamo anche noi 🙂 ).

In questo post ho elencato 5 degli errori più comuni all’uncinetto che io ho fatto, che altre stanno facendo e che in tante faranno ancora. Spero siano utili per capire se li fate anche voi. Correggere gli errori non è difficile, basta un po’ di attenzione e buona volontà.

Lavorare all’uncinetto: 5 Errori Comuni da evitare

1. Lavorare con troppa tensione (e non solo nelle mani)

Per lavorare all’uncinetto bisogna dosare la “giusta” tensione sia nell’impugnare l’uncinetto che nel tenere il filo, ma non c’è una giusta tensione che vale per tutti: ognuno ha la sua.
LEGGI ANCHE → Uncinetto principianti: TRUCCHETTO per correggere la tensione
L’errore  che commettiamo spesso e soprattutto agli inizi è infatti quello di lavorare pensando di più a mantenere la giusta posizione (mani, uncinetto, filo), piuttosto che a rilassarsi e godersi il lavoro.
Perciò se ti accorgi che tieni il filo come se tu stessi facendo il tiro alla fune, se senti che tieni così stretto l’uncinetto tanto da farti male la mano…allenta la presa! 😉

lavorare-uncinetto

Lavorare all’uncinetto è una cosa rilassante e farlo con una certa rigidità può compromettere il lavoro che stai facendo: i punti possono venirti troppo stretti e il lavoro troppo rigido.
L’unico modo per non commettere errori di tensione è quello di lavorare rilassata, senza la paura di sbagliare (in fondo che ti frega? Se sbagli mica ti frusta nessuno!). Convinciti che il modo più giusto di lavorare all’uncinetto è quello che va bene per te, non per gli altri.

Per approfondire→ Lavorare all’uncinetto: esercizi per rilassare le mani


2. Sbagliare il numero di maglie

Il lavoro cala o cresce dove non dovrebbe? Forse stai facendo un numero di maglie sbagliato.

uncinetto,

Facciamo un esempio. Mettiamo il caso che tu voglia fare un lavoro rettangolare.
Cominci a lavorare e dopo un po’ quando distendi il lavoro per guardarne i progressi, ti accorgi che il rettangolo sta diventando un trapezio: oops! Che fare? Conta le maglie!
Sicuramente ti accorgerai che ne stai facendo di più o di meno di quelle con cui hai iniziato e di solito l’errore lo si commette ad inizio o fine riga.
Facciamo un altro esempio? Mettiamo che tu voglia fare un lavoro tondo.
Cominci a lavorare e dopo un po’ ti accorgi che il tondo non è piatto ma comincia ad imbarcarsi ai lati oppure che inizia a fare le onde: ooops! Che fare? Conta le maglie!
Sicuramente ti accorgerai che nel primo caso stai lavorando meno maglie di quelle dovute; nel secondo caso stai lavorando più maglie di quelle necessarie.
Quindi concludendo, se sei una principiante e non vuoi sbagliare le forme…conta le maglie! (O usa i segnapunti.)
Se invece sei un’esperta, non hai bisogno dei miei consigli. Ma se un giorno ti accorgessi di aver sbagliato una forma…prova un po’ a contare le maglie? 😉

Per approfondire→ trucco per lavorare in tondo all’uncinetto senza contare gli aumenti


3. Lavorare il punto in maniera sbagliata

Spesso non si è soddisfatte di un lavoro perché il risultato ottenuto non è quello che si aveva in mente. Non è che magari stiamo sbagliando a fare un punto? Basta fare una breve ricerca in rete per controllare se stiamo facendo proprio il punto che ci serve e se lo stiamo realizzando tecnicamente nel modo corretto.

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Faccio l’esempio di un errore molto comune: lavorare la maglia bassa puntando l’uncinetto solo sotto al primo filo frontale o solo sotto al secondo. Non è un errore grave, anzi è una variante della maglia bassa, ma non è la classica maglia bassa.  Spesso molte neanche se ne accorgono, ma se si fa questo errore in alcuni tipi di lavori, questi possono non tornare bene e la trama del lavoro non avrà l’aspetto della maglia bassa classica e il davanti sarà leggermente diverso dal dietro.
Per puntare invece correttamente l’uncinetto nella maglia bassa bisogna passare sotto ad entrambi i fili del punto (vedi sotto).

Per approfondire→ punti all’uncinetto da imparare


4. Usare un filo non adatto o l’uncinetto sbagliato

Pur non sbagliando i punti e lavorando all’uncinetto in maniera corretta seguendo un tutorial o delle istruzioni dettagliate, un lavoro può risultare diverso dal modello che abbiamo visto su una rivista o in rete. Volevamo farlo uguale, ma non ci siamo riuscite. Da che dipende?

Forse dipende dal numero di uncinetto sbagliato o dal filato usato che non è adatto. Per togliersi ogni dubbio basterebbe fare un campione prima di iniziare il lavoro e vedere qual è il risultato e il n. di uncinetto migliore.
Comunque nella maggior parte dei casi non si è soddisfatte perché per fare il lavoro X non compriamo il filato consigliato per quel determinato progetto, ma ci arrangiamo con quello che troviamo in casa o in merceria.
La differenza tra un filato ed un altro ovviamente c’è e la resa e l’effetto sono diversi e non possiamo pretendere di fare un lavoro uguale ad un altro se non usiamo gli stessi “ingredienti”.
Per dire, è come se tu, assaggiando la mia crema di ceci, volessi rifarla uguale e con lo stesso sapore…usando i fagioli! 😀

Per approfondire→ Scegliere i tipi di uncinetto


5. Cercare di essere perfetti a tutti i costi

Sembra un controsenso con quello detto fino ad ora ma non lo è. Nell’uncinetto non c’è peggior errore che cercare la perfezione. L’uncinetto non è una scienza ma è soprattutto gioco, ispirazione, esperimento, relax. Insomma è bello a prescindere e anche se imperfetto.

Se sei una principiante sappi che pensare di continuo a non fare errori distoglie l’attenzione, priva del divertimento e azzera la creatività.
Non è una novità infatti che molte cose belle siano nate da un errore.

Da leggere→l’uncinetto è tuo amico, divertiti!


Ne hai riconosciuto qualcuno che fai anche tu? Bene, da oggi (forse) avrò contribuito a non farteli fare più.
E se ne farai ancora, sappi che non è un dramma: i lavori ad uncinetto si possono disfare oppure si possono anche correggere

Se invece ne fai altri che non ho elencato, perché non li condividi con noi?
Coraggio, confessa i tuoi errori figliola! 😉

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92 risposte

  1. Buongiorno! Sto lavorando ad una tovaglia ad uncinetto, sono a metà e le roselline risultano più grandi rispetto alle altre formando delle onde. Come posso risolvere?

    1. Ciao Bina, senza vedere il lavoro è difficile per me darti un consiglio per fare correzioni. La cosa migliore che puoi fare, visto che sei a metà lavoro, è capire dove sbagli per non fare più l’errore.

  2. Buongiorno sono una princiante e non riesco a capire come chiudere in cerchio e cominciare il giro seguente a punto basso senza fare un punto in più o uno in meno, se potresti darmi uno schema in modo da non sbagliare.Grazie

  3. Buongiorno, sono Paola59, il mio problema è mi sono accorta solo a più della metà del lavoro di una copertina a uncinetto con disegni vari che è diventata a trapezio. Come posso rimediare senza disfare e rifare tutto?

  4. Ciao, scusate avrei una domanda che mi sta devastando. Ho finito un lavoro con una maglia bassissima e ho tirato il filo, ma mi sono accorta di aver fatto un giro in meno. Come faccio a tornare indietro? Ho provato a riinserire il filo e a tirare per disfare il punto, ma non mi viene. Ho cercato ma su internet non ho trovato nulla, sono disperata

    1. Ciao Vanessa rispondo:
      1. Sei sicurissima che quel giro in meno comprometta il tuo lavoro così tanto da doverlo disfare? Se la risposta è no, allora non ti far devastare da un finto problema. Se la risposta è sì passa alla risposta 2.
      2. Sciogli il nodo con cui hai fissato la tua ultima maglia bassissima e tira il filo. Il lavoro si deve disfare. Se non viene forse è perché è un filato peloso e qualche filo ha fatto piccoli nodi? Controlla .

  5. Doria, innanzitutto grazie per la fulminea risposta. Internet non mi ha abituata a tanta sollecitudine.
    Hai ragione, è tutto troppo molle. L’uncinetto che uso è 1.50, il filato riporta il numero “10” e l’indicazione 50 gr per 280 m. È una marca tedesca, però, e non so qual è la loro numerazione. Per colmo di sventura, anche se volessi ricomprare tutto, qui dove vivo tutte le misure sono britanniche…
    Il più piccolo uncinetto che ho è l’1,25, ho paura di vederlo poco, però proverò con quello.
    Quanto alla tensione, ache da giovane avevo piuttosto la tendenza a tirare troppo che troppo poco, quindi escluderei che sia il problema.

    Grazie ancora

  6. Doria,
    grazie infinite innanzitutto per la fulminea risposta. Internet non mi ha abituato a tanta sollecitudine.
    Hai ragione, è tutto molle. L’uncinetto è 1,50 il filo dice 50 gr per 280 m, lo spessore indicato è 10 ma il filo è stato acquistato in Germania, non so se hanno una numerazione differente. Proverò con un uncinetto 1,25 (il più piccolo che ho) ma ho paura di non vederlo … 🙁

    Comunque mille grazie

  7. Ciao Doria,
    chiedo aiuto. Da giovane ho lavorato parecchio, ed ero pure bravina, mentre mia mamma era bravissima. Ora, dopo quarant’anni di pausa, ho ricominciato – bomboniere per la figlia – , e mi trovo ad avere un problema nuovo: come vedi nella foto, gli occhielli nei quali si punterà l’uncinetto al giro successivo, mi vengono larghi qualsiasi cosa faccia, specialmente nei punti dopo le catenelle. Tengo il dito medio sul primo occhiello, tendo il filo quanto basta, magari anche troppo, e cerco di lavorare relativamente stretto. Niente da fare. Hai qualche consiglio?
    Grazie

    1. Ciao Luisa, sicura che stai usando un n. di uncinetto adeguato al filo? Non è che lavori con un uncinetto troppo grande? Anche le maglie e le catenelle a me sembrano troppo molli.
      L’altra ipotesi potrebbe essere che lavori con poca tensione. In entrambi i casi potrebbe aiutarti lavorare con un uncinetto più piccolo.

  8. Ciao,
    io invece ci penso e ci ripenso ma non riesco a capire l’errore.

    Quando lavoro uno schema a filet, i quadretti mi vengono leggermente schiacciati, quindi gli schemi quadrati mi diventano rettangolari ed è una cosa che non sopporto… tant’è che ho abbandonato quel tipo di progetti.

    Quale può essere il problema? io ho una mano abbastanza regolare, i punti sono giusti perchè ho visto e rivisto schemi e video, non lo so…..

    1. Ciao Simona, questa è una cosa che capita a tante non ti preoccupare. I sistemi per evitare questo ci sono ma sarebbe troppo lungo spiegartelo qui. Mi hai dato comunque l’idea per scriverci un post, quindi se ti interessa continua a seguirmi che appena ho tempo rispondo alla tua domanda. 😉

      1. Salve io ho lo stesso problema di Simona. I centri tondi mi escono ovali, i quadrsti rettangolari eppure seguo perfettamente le istruzioni di filato, numero uncinetto, schema. Non capisco dove possa essere l errore, se c é. Una signora che lo lavora mi dice che é normale che rispetto al disegno il lavoro risulti poi come “spalmato”, ma io non ci credo perché nelle riviste se un disegno é tondo il, lavoro esce tondo. Però se nella stessa rivista mi si dice che un quadretto vuoto é formato da una maglia alta due catenelle, saltare due catenelle e una maglia alta, ed é per tutti così allora dovrebbe essere così, perché invece i quadratini mi risultano un po’ schiacciati? Eppure lavoro molto regolare, ti prego aiutami se puoi erché il dispiacere é immenso, sopratutto ora che sta facendo un centro tondo come regalo di natale anche questo sta uscendo ovale… Nemmeno a stirarlo diventa molto tondo. Cioè qualsiasi schema la larghezza supera l altezza :-((((

    2. Ciao Doria, ciao Simona, avevo anche io lo stesso problema, non.a.filet, ma lavorando a rete( che per quanto riguarda i quadrati vuoti è un po’ la stessa cosa!). Allora mi ha brillato intesta un neurone tra i 700 in dotazione alle donne, facendomi notare che esistono due modi di lavorare la maglia alta. Chi la.chiude in due passaggi e chi in tre. Ora, se tu, Simona, fai 3 catenelle di separazione, devi compensare lavorando la.maglia alta in 3 passaggi. Viceversa se fai la maglia alta a due passaggi, dovrai distanziarle con 2 catenelle. Va da se che eseguendo i rapporti di 2 in 2, il lavoro anche se preciso e perfetto, sarà più piccolo!!! Perdonate se mi sono permessa.di dare una dritta, ma ho voluto condividere la luce riflessa del mio neurone brillante!

      1. Grazie… Io purtroppo uso 2 catenelle di separazione e la maglia alta in due passaggi. Ma proverò a usare con le mie 2 catenelle la maglia alta in tre passaggi. Se viene un pelo più alta potrebbe evitare lo schiacciamento del quadratino…. Grazie mille a tutte… Mi prudono le mani… Non vedo l’ora di provare

      2. Chiedo scusa, qual è la differenza tra la maglia alta in 2 o 3 passaggi? Io prendo il filo, entro nella maglia sottostante, riprendo il filo, tiro fuori due asole, prendo il filo e chiudo la maglia…quanti passaggi sarebbero?

  9. Ciao! mi chiamo Lucia. da piccola lavoravo all’uncinetto per fare centrini tondi, ma facevo disastri! i petali del fiore all’uncinetto mi venivano strani: il lato a dx regolare, a sin. dritto, perchè facevo ad ogni giro una maglia in meno. sempre a disfare e riprovare… ora lavoro facendo centrini rettangolari, a filet, e dopo qualche centrino a maglia alta e catenelle ( seguendo gli schemi) mi sono accorta che se lavoro a maglia alta doppia i disegni risaltano meglio e non vengono appiattiti e contratti! e spesso, ancora oggi sbaglio, ma pazienza! il blog è davvero simpatico!

  10. Succede anche a me e sono disperata. Mi viene proprio la depressione perché non riesco a risolvere e mi tocca abbandonare progetti. La cosa che mi fa incavolare di più è che mi succede solo con alcuni progetti in tondo, ma non tutti! Eppure non faccio nulla di diverso! Questa cosa non ha proprio senso :/

    1. Ciao Alice, mi dispiace non poterti aiutare. Bisognerebbe che vedessi i lavori e che li confrontassi per dirti cosa sbagli. La cosa che non devi fare comunque è disperarti. 🙂

  11. Cara Doria, che tu ci creda o no, dopo millantanni che sferruzzo e seguo schemi, li creo, cado irrimediabilmente nell’errore di chiusura del giro nel lavoro a cilindro,( tipo scaldacollo o guanti per intenderci) e mi viene uno scappellamento a sinistra ( cit. ” Amicimiei” scusatemi profondamente per la frasaccia, ma sono davvero arrabbiatissima, esausta, non riesco proprio a risolvere e mi vengono sempremente dei lavori penosi!!!!

    1. Ahahahah, ciao Emilia, io lo scappellamento a sinistra di Amici miei lo ricordo, ma che potesse venire anche ad uncinetto non l’ho mai sentito dire 😀 😀 😀
      Dai fammi capire bene che cosa ti succede. Stai lavorando a cilindro e non riesci a chiudere bene il giro? Dipende come stai lavorando: a spirale o chiudi ogni giro?

      1. Si, devo chiudere ad ogni giro e cambio colore ogni due giri. Ma mi occorre che la giuntura non sia troppo evidente o quanto meno dritta, mentre pende a sinistra, l’ unica di questi tempi!

        1. Sei simpaticissima 😀 😀 😀
          Allora, non vedo benissimo perché la foto è piccola (tranquilla, non è colpa tua, è che le dimensioni sono impostate così) ma credo che quello che ti mette in evidenza questi scalini è il cambio di colore, il che mi fa pensare che tu stai procedendo a spirale. Dovresti invece chiudere ogni giro con il suo colore, poi alzarti con una o due catenelle con il nuovo colore per iniziare il giro nuovo. Non so se mi sono spiegata

          1. Si, Dora, ti sei spiegata benissimo! Il lavoro non è a spirale. Ma ho risolto e ti dico come. Non riconoscevo più le maglie ( siccome che so’ cecata…) allora ho sparso segna maglie a metà lavoro e all’inizio giro. La prima maglia del nuovo giro la lavoro nello stesso spazio della mbss di chiusura giro precedente. Questo consente di non spostare verso sinistra gli inizi giro. Connil tuo consenso posto la sequenza immagini, sperando di fare piacere a qualche altra amica.

    1. Ciao Ivana, scusami se rispondo con un po’ di ritardo ma prima non ho potuto. Non puoi rimediare. Questo problema (che non è grave) succede perché la catenella non cede mentre le maglie sopra la catenella sono più elastiche e morbide e tendono ad allargare. Per la prossima volta comunque adotta questo trucchetto: fai la catenella con un numero più grande dell’uncinetto che utilizzerai per tutto il lavoro.

    2. Ciao Ivana, col permesso di Doria, oso un paio di consigli alternativi. Hai mai sentito parlare o visto tutorial su youtube di avvio lavoro senza catenella? Esiste per tutti i punti base : m.bassa, 1/2m alta, m.alta, ecc. L’avvio viene più morbido della catenella.di base classica.
      In alternativa puoi avviare facendo delle “asole”, create da 3 catenelle e una m.alta(3tempi)nella prima catenella. Ripetendo questo rapporto tante volte quante te ne occorrono per raggiungere i cm che ti servono. Questo tipo di avvio, formato da tante ‘asoline’, è grazioso e elastico senza cedere troppo.

  12. Ciao io lavoro all uncinetto mi dicono ke lavoro stretta perciò consumo tanto filato me ne accorgo quando seguo un tutorial stesso filato stesso uncinetto ma lei con 3 gomitoli fa il lavoro e io il doppio… Nn me ne rendo conto ke lavori così xk il filo ke tengo nella mano mi scorre bn…. Io nn capisco ke num di uncinetto usare quando si lavora stretta cioè più alto e l uncinetto meglio viene il lavoro? Cioè sul gomitolo consiglia il num 4 io ho provato il 4 e il 5 ma il lavoro mi è venuto pieno di onde devo usare quello ancora più grande o più piccolo del 4? Grz

    1. Ciao Rosi, così come nella scrittura ognuno ha la propria calligrafia, anche nell’uncinetto ognuno ha la propria tensione che dipende da tanti fattori: dal modo di tenere il filo, dal modo di impugnare l’uncinetto, dal tipo di uncinetto, dal tipo di filo, dalle tue stesse mani, dallo stato d’animo di quel momento. Anche io lavoro piuttosto stretta, me ne accorgo non solo da una certa rigidità del lavoro, ma anche dal fatto che spesso tengo rigide braccia e mani (e vuoi ridere? stringo anche i denti).
      A questa cosa si può leggermente rimediare lavorando con uncinetti più grandi di quelli richiesti. Quindi hai fatto bene a passare da un 4 ad un 5 e non credo che le onde ti siano venute per questo. Da un 4 ad un 5 non c’è grande differenza quindi se il lavoro è compromesso o hai sbagliato qualcosa oppure era un tipo di punto o motivo per cui ti sarebbe venuto male anche usando un 4 (ma comunque non vedendo il lavoro sto andando alla cieca e non posso essere più precisa).
      Concludendo, se hai la tensione stretta più usi un uncinetto piccolo più il lavoro ti si irrigidisce.

  13. Io non so riconoscere l’ultima maglia, dov’è, qualè? Sto facendo una striscia alta 18 cm a mezza maglia alta che vorrei intervallare con punto alto o altissimo. Questa idea mi è venuta per fare presto perché la striscia mi servirebbe per allungare una camicia da notte-vestitoper casa (tg x…..+!..) freschissima ma molto corta ,Nonostante tutta l’accortezza, il trapezio che sta venendo è di tutto rispetto! In più l’uncinetto si infila nei fili del filato (pardon!) che sembra dividersi .Non succede sempre ma spesso sì.Il filato (di marca) è quello usato,con gli amati ferri,per la mia nipotina e qualche volta è successo anche così.
    Sì Doria il 1 giugno è nata la mia prima nipotina figlia della mia unica figlia .Naturalmente è bellissima e si chiama Francesca .Grazie dei consigli che vorrai darmi Un abbraccio stefania

    1. A parte farti mille complimenti per la nipotina (love love), non ho capito il problema Stefania: stai facendo una striscia rettangolare e ti sta venendo fuori un trapezio? Hai provato a contare le maglie di ogni giro? Ne fai una in più o una in meno? Contale e ti renderai conto dove sbagli se all’inizio o alla fine.

      1. Grazie per i complimenti per la nipotina .Non stavo facendo un trapezio se lo volevo fare veniva un triangolo ! Era di sua volontà la forma .Ho capito dove sbagliavo: non lavoravo l’ultimissima maglia, quella che si aggiunge quando si gira .Infatti ho sfilato quasi tutto rimanendo solo il pezzo a maglia bassa (chissà perché) e rifacendo quello a mezza maglia alta .Guardando un po’ in giro ,ho scoperto che esiste questa maglia (?!)ma ancora non ho capito qual è .Vado a tentoni ,qualcosa piglio , la lavoro e mi sta venendo diritto..
        Ora ho fatto la maglia alta ma quante catenelle si mettono in più 3 o 2 ?e l’uncinetto dove si mette nella 2a ,3a,4a?mi sono un po’ confusa .Non tutte dicono la stessa cosa forse sì ma nn so Grazie Doria per avermi risposto come sempre

        1. Ciao Stefania, se ti viene dritto e vedi che il motivo è regolare, continua così. Le catenelle per girare con la maglia alta possono essere sia 2 che 3. Spesso dipende da quanto è grosso il filato e l’uncinetto con cui si lavora. Di solito io faccio un primo giro di prova. Se vedo che con 2 catenelle un po’ tira, allora ne faccio 3. Se lavori la maglia alta l’uncinetto lo puoi puntare nella 3a o nella 4a a seconda del discorso che ti ho fatto prima.
          Comunque quando vedi che non tutte dicono la stessa cosa, è perché comunque ogni sistema può andare bene, purché il lavoro sia pulito e regolare.

          1. Sì me ne son accorta, solo che io mi sbaglio nel cercare di ricordare fra i vari tipi di punti .Scusami ma mi dici come riconoscere l’ultimissima maglia ,quella che si deve cercare? Ora ho visto un altro tutorial e non viene fatta nessuna ricerca ai lati come finisce il giro , si fanno le catenelle che occorrono in più e basta .A lei viene diritto ! Stavolta la buona volontà con l'”oggetto” ce la sto mettendo ma non basta Grazie come sempre stefania C

            1. Non capisco cosa intendi per maglia che “si deve cercare”. L’ultima maglia di un giro si vede bene qual’è. Ti confondi forse con le catenelle da fare per girare?

    1. L’unica risposta è che non fai i lati uguali, ma comunque dipende da che tipo di quadrati fai e cioè se li inizi dal centro come le granny o se li fai a giri di andata e ritorno.
      Quale di questi non ti torna?

  14. Io faccio la prof di matematica. I lavori all’uncinetto sono degli esercizi che, a differenza di quelli che si trovano nei libri di matematica, tengono caldo e fanno allegria

    1. Proporrei un ritorno, accanto alla matematica, delle vecchie care applicazioni tecniche. Sarebbe un modo “caldo e allegro” per far conoscere le arti manuali ai ragazzi.
      Natalia, dici che non sia possibile? 😉

  15. Iaja, stai tranquilla che tra qualche anno :non si cresce più, ma s’ingrassa anche senza volerlo, hai voja che s’ingrassa…però il top lo potrai usare. Laura

  16. …grazie per le rassicurazioni…il top (taglia 44 e non 40 come nelle mie intenzioni è solo da rifinire: che faccio, lo regalo o aspetto
    che magari la prossima estate possa andarmi bene (non essendo più possibile ls “crescenza” perché ormai son ben più che sfolescente, confido in un miracolo)???!!??

  17. errori miei:
    il rettangolo trapeziante (ma è errore ormai superato)
    il tondo cupoleggiante
    il seguire il nr di maglie della rivista per una maglia/top o altro, confrontare il campione realizzato con un capo che mi va esattamente come desidero che sia e… finire il lavoro avendo realizzato un capo di 2taglie più grande
    sigh…

  18. Cara Doria,sono Natalina …lavoro all’uncinetto da quando ero di 12 anni ,mi hanno insegnato a farlo perchè allora si usava che le donne devono saper far tutto.Già a 6-7 anni mi hanno dato ago e filo per fare il punto a giorno ,ma purtroppo non ho potuto continuare con il ricamo xkè non ho avuto l’opportunità di continuare.Ma questo mi ha messo un pò in crisi ,cioè io volevo imparare ,ma non mi è stato possibile.Con il passare del tempo ho avuto ben pochi problemi che mi hanno fatto accantonare anche l’uncinetto e i ferri ,si perchè con i ferri quando sono diventata mamma ho realizzato due golfini a mio figlio.Poi con il tempo ho lasciato ,ma le mie mani volevano stare sempre in movimento cosicchè passavo dalle mercerie è compravo il filo e l’uncinetto che regalavo sempre a qualcuna.Ma a 38 anni presi la decisione di fare qualcosa anche perchè il ultimo figlio il 4 non voleva saperne di stare in casa.Io presi la decisione di fare qualcosa che mi facesse sentire realizzata e realizzare un centro.Sai tenevo da parte l’uncinetto e il filo magari era un modo per sognare i lavori che non realizzavo mai. Un giorno una mia vicina mi vide è mi diede un compito cioè realizzare dei triangoli con un angelo!!!!Cose da pazzi io sapevo fare catenella punto alto punto basso…maglia bass ,ma aumenti…o lasciare quadrettino!!???Chi lo sa fare?Mi aveva dato da fare un piccolo quadrato con una stella a sei punte …ma dico il filet che io non riuscivo neanche se lo fissavano nella mia mente con il martello.Ma dopo tutte queste cose realizzo centrini e copertine per culle copriletti tende e altre cose che prima a 12 anni nemmeno sognavo.Ora ti devo fare una domanda…ho fatto una copertina con winnie ,ma quanto inizio il lavoro a me sembra buono dopo un pò lo guardo e mi sembra una gonnellina non capisco il motivo mi puoi dare qualche consiglio?

    1. Per gonnellina intendi che ti si stringe proseguendo nel lavoro?
      Secondo me fai l’errore che ho descritto al punto 2.
      Hai controllato se il numero delle maglie con cui inizi il lavoro è lo stesso di quando ti accorgi che ti si è ristretto?

      1. si è mi arrabbio molto perchè sto diventando anche brava in matematica a furia di contare,se continuo a lavorare e manca qualche cosa la mia mano si blocca da sola.Non riesco ad andare avanti con il lavoro ….ecco perchè chiedo…inizio con filo N 16 e uncinetto 0,75 e faccio una catenella lunga per quando sono i quadretti da lavorare….mi faccio il conto che ogni quadretto è 2+1 quindi io andando avanti mi trovo con questa specie di gonnellina ,ora ti mando la foto della copertina sulla pagina fsb che ho come preferito

  19. Ciao Doria, io ho fatto sopratutto i primi 3 errori, mentre riguardo al punto n.5 ho sempre pensato che la perfezione non è degli oggetti hand-made perché l’anima di chi lavora si fa sentire e anche con lo stesso schema, due persone non riusciranno mai a fare un oggetto uguale al 100%… comunque secondo me la perfezione è questione oggettiva (anche se non è così, io penso sempre che le mie creazioni siano perfette… ogni scarrafone è bello a mamma sua!) e in fondo penso anche che la presenza di piccole imperfezioni sia il punto da dove riconoscere un oggetto fatto a mano da uno industriale! Dani

    1. No no no no, troppo facile! Solo vichingo, finlandese ecc. molti hanno la traduzione, oppure ingrandire a tutto schermo e guardare le ditina che inanellano le varie asole.
      Ne ho trovato uno per me che sono mancina;non mi chiedere dove perchè dopo un pò che navigo, mi perdo e non so più da dove sono partita tipo:chi sono, dove vado, da dove vengo… Laura

    2. Allora ve la racconto: diversi mesi fa ho ricevuto un messaggio su FB di una signora che mi chiedeva del Nalbinding. Lo conoscevo ma non avevo mai approfondito. Ho colto l’occasione per fare delle ricerche perché è una tecnica antica e affascinante e a me le tecniche di una volta mi attirano tantissimo. E’da allora che ho una bozza di post a metà con dei link che possono far comodo. Spero un giorno di finirlo e pubblicarlo.

      1. Ora termino le bomboniere per il Battesimo di Diego, poi inizio le muffole (senza pollice)e se le termino-bada bene -se le termino, faccio le foto e te le mando.
        E’ diventata una sfida all’ultima asola. Laura

  20. ciao Doria, a me viene un nervoso dover disfare!! se lavoro in tondo mi capita..troppi aumenti o troppo pochi..cmq. se il risultato non soddisfa meglio disfare tutto e aspettare un momento migliore!! grazie!! 😀

  21. Io raramente seguo degli schemi, proprio per non dover contare, perchè è una cosa che mi stressa. Se vedo una cosa che mi piace, cerco di farla a modo mio , spesso variando qualcosa. E se sbaglio, cerco di mascherare il punto incriminato in qualche modo in parti che a fine lavoro saranno nascoste.
    A presto! =)
    Daniela

  22. Nalbinding????
    Ogni giorno ne scopro una nuova, sono proprio ignorante!!!
    Però che meraviglia, non c’è proprio pericolo di annoiarsi!!! 🙂

    …e a proposito di sbagliare???
    a me non è mai capitato… AHAHAHAHAHAHAH

    conto e riconto i punti e, malgrado i segnapunti, riesco sempre ad avere risultati diversi ogni volta che conto!!!!!!!

    ciao
    Giovanna

  23. Ebbene si. Confesso! Dopo 45 anni che lavoro a crochet, sbaglio ancora; da principiante il lavoro finiva sempre a trapezio e se molto lungo, anche a triangolo.
    Ora va molto meglio e quando sbaglio, vado avanti lo stesso modificando e adattando il lavoro all’errore e alla fine escono anche belle cosine.A volte sono veramente brutte nn ci si può mettere pezza e bisogna rassegnarsi a disfare e ricominciare. Ora inizio una nuova avventura:il NALBINDING un crochet ma fatto con l’ago ;dovrei il condizionale è d’obbligo, fare calze e muffole per mio figlio che fà rievocazioni storiche (celti).Ho guardato vari tutorials, ma il lavoro cresce lentissssimmissssimo
    Ste’ celtiche non avevano gran chè da fare tutto il giorno…
    Buona settimana a tutte Laura

    1. Laura capita a tutte di sbagliare. A volte si può rimediare altre volte no.
      L’altro giorno per esempio a malincuore ho dovuto disfare il lavoro di un’intera giornata.

      Quanto al Nalbinding anche a me piace! Aspetto una foto di un tuo lavoro allora!

  24. Io mi sentirei di aggiungerne uno che mi riguarda direttamente: lavorare all’uncinetto in un ambiente caotico. Bimbe che strillano, che chiedono acqua, pane, cacca, caldo, freddo, calzina stretta, naso da soffiare… tv accesa, marito che guarda il calcio, cane in crisi per il temporale, il telefono che squilla, la chat di Facebook aperta… E i punti saltano, i giri non tornano, si perdono i conti. Certe volte dovrei solo chiudermi a chiave in bagno, sedermi sul water e lavorare in santa pace 😀

    1. Se non fosse che i miei sono bimbi e al posto del cane ho i gatti avresti descritto esattamente casa mia.
      Ho provato anche a nascondermi in bagno ma è peggio, se la porta è chiusa cercano di buttarla giù altrimenti entrano ed escono come niente fosse.
      Mi sono arresa e lavoro come viene viene 😀

    2. Ho riso di gusto! :mrgreen:
      La soluzione “chiudermi a chiave in bagno, sedermi sul water e lavorare in santa pace” non l’avevo mai contemplata.
      A sapersi organizzare bene, non è da scartare ehehehe.

      Bene comunque. Il tuo errore “lavorare all’uncinetto in un ambiente caotico” è il numero 6. Grazie 😉

      1. C’è anche la variante “Bimbe la mamma ha un fortissimo mal di testa e va a fare un po’ di nanna, mi raccomando nno disturbate!” ma era meno pittoresca 😛

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