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Lavori maglia e uncinetto: 5 domande da porsi prima di iniziare un capo

Hai deciso di fare un capo fatto a mano? Ecco 5 cose che devi sapere e avere ben chiare prima di cominciare a lavorare a maglia o all'uncinetto.

A forza di guardare capi fatti a mano a maglia o all’uncinetto su riviste specializzate o sul web, è normale pensare: lo voglio fare anche io!
Di solito a questo desiderio però poi seguono una raffica domande del tipo:
mi starà bene? che filato uso? di che colore lo faccio? e se lo facessi con un altro punto?

Decidere infatti di fare un capo a maglia o all’uncinetto sembra facile ma è sempre bene fare attenzione alla scelta del modello, del punto, del filato, del colore e del tipo di ferri o di uncinetto da usare. Questi elementi, se armoniosamente legati, sono la premessa per una buona riuscita del lavoro, mentre se combinati in maniera sbagliata possono rovinare tutto il progetto con conseguente perdita di tempo e denaro.

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Capi a maglia e uncinetto: le domande da farsi prima di iniziare

In base alle mie esperienze ecco le domande che mi faccio e a cui cerco di rispondere prima di iniziare a lavorare un capo ai ferri o all’uncinetto.

1. Quale modello è più adatto a me?

Prima di decidere di fare quel modello che mi ha colpito lo guardo bene, poi mi chiedo: è davvero adatto a me?
Quello che voglio dire è che non mi limito a sceglierlo perché sta bene alla modella che lo indossa, ma cerco di immaginarmelo addosso. Mi piace sempre così tanto? Se ritengo che la forma e lo stile possano andarmi bene, allora sì, decido di fare quel capo. Poi passo al punto 2.


2. Quale punto lavoro?

Anche se ho visto un modello che è la fine del mondo e ritengo che mi starà bene, può succedere che il punto con cui è lavorato non mi piace o non lo conosco o è troppo impegnativo. Non per questo però abbandono l’idea. Piuttosto provo a farlo con un punto che mi piace di più o che conosco meglio o che è più veloce. Questo mi fa sentire più sicura mentre sferruzzo e soddisfatta del lavoro.
Nella scelta del punto alternativo da lavorare tengo sempre presente che:

  • i punti traforati sono più adatti per fare scialli, sciarpe, casacchine, golfini da mezza stagione, tubini da foderare
  • quelli a punto pieno sono più indicati per lavorare maglioni invernali, gonne, scaldacollo, poncho, cappelli.
  • i punti in forte rilievo ingrossano
  • i lavori a maglia con le righe verticali sfinano
  • i punti a righe orizzontali accorciano e allargano

📌 Per approfondire leggi → Punti all’uncinetto da imparare


3. Quale filato uso?

Ho scelto il modello e anche il punto. Adesso tocca al filato, che dovrà essere adatto sia per quel punto che per quel modello.
In commercio si possono trovare così tante varietà di filati da soddisfare ogni esigenza, ma sta a me decidere quello che sembra più adatto al progetto, anche scegliendo tra i filati che ho in casa.
Una cosa però tengo sempre bene a mente quando cambio il filato: so che il capo verrà un po’ diverso dall’originale pur essendo lo stesso modello. D’altra parte la differenza tra un filato ed un altro c’è e la resa sarà diversa.
Comunque in linea di massima mi regolo così:

  • scelgo un filato sottile (Lace, Fingering, Light fingering, Sock,) se devo fare capi delicati, indumenti leggeri, pizzi e punti traforati.
    Lavorando con ferri o uncinetto della dimensione giusta per quel filato si ottiene una lavorazione compatta e sostenuta.
    Lavorando con numeri molto più grandi di quelli richiesti dall’etichetta, il lavoro sarà molto traforato, soffice e leggerissimo.
  • scelgo un filato medio ( Sport, Baby, DK, Light Worsted, Worsted, Afghan, Aran) se voglio fare lavori classici come maglioncini, berretti, guanti, sciarpe e se voglio far risaltare bene i punti. A volte mi diverto anche a “giocare” con il numero dei ferri o dell’uncinetto per ottenere effetti diversi.
  • uso un filato grosso (Chunky, Craft, Rug, Bulky, Roving) se voglio fare velocemente capi invernali originali e particolari come maglioni, stole o poncho che posso anche divertirmi a lavorare con le mani.

📌 Per approfondire leggi → dove acquistare lane e filati on line


4. Di che colore lo faccio?

Per fortuna in quanto a colore i lavori a maglia permettono di soddisfare i gusti di chiunque.
I colori disponibili sul mercato sono tantissimi quindi mi sento piuttosto libera nella scelta: se voglio essere prudente scegliendo tinte “tranquille”, se invece mi va di osare faccio gli accostamenti di colore più impensati.
L’unica cosa richiesta nell’abbinamento dei colori è avere buon gusto cosa che purtroppo non si compra un tanto al chilo, ma si può comunque imparare ad averne. Io almeno ci provo.

Anche se ho intenzione di scrivere un post su come scegliere il colore dei lavori a maglia, queste alcune regolette:

  • i colori troppo accesi (tipo tinte forti di viola e arancione) non stanno tanto bene su carnagioni pallide (meglio le tonalità del verde e del blu)
  • i colori neutri (bianco, panna, beige, marrone, grigi, neri) meglio evitarli se si ha la pelle olivastra
  • i colori luminosi vanno bene a chi ha la carnagione scura.
  • se si è incerte, si può accostare il filato al viso e vedere che effetto fa. Se la tua pelle sembra che cambi in peggio -effetto malaticcia con disturbi gastrointestinali- allora quel colore non fa per te (poi fai tu, ma non dire che non te l’avevo detto).

Comunque, anche se i gomitoli non sono come la tavolozza del pittore che permette di mischiare i colori fino a trovare la tonalità giusta, è possibile fare lavori a maglia o all’uncinetto unendo più fili di colori diversi tra loro e ottenere risultati davvero molto molto belli e originali.
Io lo faccio spesso e nel dubbio sugli accostamenti mi ispiro sempre a quelli che fa madre natura.

📌 Per approfondire leggi →9 modi diversi per risparmiare sui filati


5. Quali ferri o uncinetto uso?

Ultima questione da risolvere prima di iniziare un lavoro a maglia o all’uncinetto è la scelta dei ferri e dei tipi di uncinetto.
In genere un buon lavoro a maglia o all’uncinetto deve risultare sostenuto ma morbido e lo si ottiene quando le maglie pur aderendo ai ferri o all’uncinetto, scorrono bene.
Perciò la scelta del numero dei ferri/uncinetto non dipende soltanto dal tipo di filato, ma anche dal punto che si intende lavorare e dalla tensione della mano che è diversa per ognuno.

Nel caso in cui non riesca a correggere una tensione sbagliata, uso questi TRUCCHETTI:

  • se mano e tensione sono troppo rigide ma voglio ottenere un capo morbido e avvolgente uso ferri o uncinetto di mezzo numero superiore a quello indicato nella fascetta per quel filato;
  • se ho la mano morbida, la tensione è troppo poca e mi serve un lavoro più rigido e sostenuto, uso ferri o uncinetto di mezzo numero inferiore a quello richiesto.

📌 Per approfondire leggi → come scegliere il numero di uncinetto e di ferri in base al filato 


Ok, ora via! a sfogliare riviste e siti dove trovare capi a maglia o all’uncinetto da cui prendere ispirazione.
Tra di voi ci sarà chi vorrà rifarlo uguale -ma che dico uguale…”spiccicato”- e chi si accontenterà di farlo simile.
Poi ci sarà anche chi, come me, si diverte a stravolgere così tanto un progetto che alla fine il capo terminato non è nemmeno un lontano parente di quello visto in partenza. 😉

E voi di che categoria fate parte: ugualiste, similiste o stravolgiste? 😀

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11 risposte

  1. Utile questa tua guida credo che anche l’esperienza aiuti a realizzare un capo a maglia o uncinetto e adattandolo perfettamente alle misure o ai punti utilizzati
    Certamente se magari si è’ alle prime armi meglio non osare
    Personalmente ho realizzato diversi articoli partendo da un progetto che prevedeva un certo tipo di filato i uncinetto e l’ho adattato alle mie esigenze con risultati quasi sempre ottimali . Come in tutte le cose serve la pratica e soprattutto non scoraggiarsi

    1. Ma certo, l’esperienza permette di fare quello che si vuole. E direi che -imparate un minimo di basi ovviamente- si deve osare anche se si è alle prime armi altrimenti come si fa esperienza? 😉

  2. Ciao Doria, quando inizio un lavoro nuovo lo stress più grande è questo…quanti punti? quanto lunga la catenella? e poi non mi accontento mai del risultato!!! le tue spiegazioni sono sempre utilissime e chiare!!!

    1. Capisco bene, Nadia. Quella del “quante maglie o catenelle” è un capitolo che dipende da un sacco di cose e andrebbe affrontato a parte. Utile per esempio sarebbe fare un campione, ma a molte sta un po’ indigesto. 😀

  3. Guida utile ma ahimé personalmente parto sempre in quarta. Non sono molto ferrata su ferri (scusa il gioco di parole) e uncinetto, in particolare non so ben scegliere il filato adatto ad una lavorazione, ma non sarà questo a fermarmi se decido che voglio realizzare un progetto!

  4. Sono istintiva , cerco solo di capire se mi sta bene il modello scelto. Poi la ricerca della lana tra le tante accumulate , punti semplici e veloci : quando si inizia , si vorrebbe vederlo già finito . Faccio e disfo tante tante tante volte : la fretta non porta bene A volte ne esce qualcosa di portabile e a volte no. Ma io ho tanta pazienza …disfo e rifaccio.

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