Le mitiche donne degli anni 50

Chi legge questo blog, sa che ho una bellissima collezione de La Domenica del Corriere degli anni 50/60. Sfogliandone le pagine (cosa che amo fare spesso), leggendone gli articoli e vedendone le locandine pubblicitarie, mi sono fatta una certa idea su quale doveva essere la vita delle donne di una volta (parlo di almeno 50 anni fa).
Lungi però da me, fare un post serio sull’argomento: non è il sito adatto e non sono la persona più indicata. Piuttosto mi auguro di essere “leggera” nel trattare un argomento che frivolo non è.
La donna veniva chiamata “padrona di casa“, si ma, padrona di gestire pentole e fornelli, secchi e scope, bambini e anziani. La donna aveva un sacco di doveri: provvedere all’andamento della casa, badare e curare l’educazione dei figli, far quadrare il bilancio familiare e qualche volta concorrere a lavorare per arrotondare. Tutto questo lo faceva con impegno e con orgoglio e sempre rigorosamente col sorriso sulle labbra perché così era, da sempre, per tutte (ma come facevano?!).
Non solo. Da queste letture ho capito che ELLA, la donna, nello svolgere i suoi compiti quotidiani di massaia, non doveva trascurare il suo aspetto, l’abbigliamento, l’acconciatura, le mani, la pelle. Doveva riuscire insomma ad essere anche sempre curata e in ordine ( cioè perfetta, come la casa che le era stata affidata). Va beh, non è che non lo sapessi, ma vederlo scritto nero su bianco, su giornali dell’epoca, fa un certo.
Ok, faccio un riassuntino?
Allora, ELLA, dopo essersi alzata all’alba per fare il bucato (rigorosamente lavato a mano alle fonti)
tornava a casa e preparava amorevolmente la colazione a tutti e mandava a scuola i bambini
Niente la rendeva più felice di un bel bucato bianco steso al sole…
e di un bel pranzo preparato per 25 persone, cercando anche di stare attenta all’economia di casa.
Se c’era bisogno, era disponibile e capace anche di dare una mano di vernice sulle pareti di casa, annerite dal fumo del caminetto…
e la sera poi, nessuno si accorgeva di quanto quelle mani avessero lavorato tutto il giorno (non avevano neanche più odore, né di candeggina, né di acqua ragia),
perché Ella trovava anche il tempo di curarsi le mani con preziose cremine per la pelle…
e di fare “miracoli allo specchio” per mantenersi sempre piacevole e in ordine.
Ecco, queste erano le nostre magiche mamme, le nostre mitiche nonne che, lo sapete bene, non si facevano abbattere da niente e da nessuno. Qualcosa di loro ci manca, qualcos’altro lo abbiamo in più (conquistato a caro prezzo).
E diciamo che fin qui la storia ci era più o meno nota.
Ma è solo dopo aver letto questo che mi si sono drizzati completamente i capelli in testa:
Io concordo solo sul “non farsi crescere i peli sul mento”…per il resto ognuno tiri le sue conclusioni. 🙁