Quando ho aperto questo blog non avevo ancora il mio manichino e c’ho messo qualche anno prima di decidermi a comprarlo. Mi tratteneva il fatto che pensavo fosse uno strumento solo per sarte professioniste e soprattutto che costasse un botto. Poi un giorno, invogliata da mille motivi, mi sono informata meglio e mi sono decisa a comprarne uno. Questo.
Lo stile e le funzionalità del mio manichino devo dire che sono piuttosto basic: base in legno e corpo in polistirolo rivestito in tessuto. Non è artistico e la taglia non è regolabile, ma pur essendo economico e piuttosto sempliciotto, mi è sempre stato molto utile nel mio lavoro ( per il cucito, per l’uncinetto e la maglia, per le mie foto). Lo tengo nella stanza dove lavoro e devo dire che ormai mi ci sono anche affezionata. 😊
A chi può fare comodo avere un manichino?
Il manichino sartoriale è per me uno strumento molto utile: mi permette di provare e modellare i capi direttamente sul busto senza doverli indossare o farli indossare a qualcuno, mi aiuta a migliorare le tecniche di cucito, mi rende più facile realizzare capi o fare riparazioni su misura stando comodamente in piedi anziché con la schiena piegata.
A distanza di anni posso dire che per questi e tanti altri motivi, a me ha fatto davvero comodo e quindi
mi sento di consigliarlo A CHI:
- fa la sarta o a chi frequenta corsi e si accinge a volerlo diventare per professione.
- ha l’hobby del cucito e vuole migliorare e facilitarsi il lavoro modellando i tessuti, facendo prove, apportando modifiche ai capi direttamente sul manichino.
- crea capi a maglia e all’uncinetto e vuole controllare sul manichino la vestibilità di capi lavorati a mano o metterli in forma, o anche solo per capire a colpo d’occhio le modifiche da fare.
- ha bisogno di fare foto di capi finiti senza doverli indossare personalmente o senza doverli appendere in una gruccia.
- a chi ha una vetrina di abbigliamento sia reale che on line.


Tipi di manichini
Quando ho deciso di comprare il mio manichino ricordo che sono stata un bel po’ indecisa. In commercio infatti ci sono così tanti tipi di manichini differenti per stile, materiale, forma, taglia e regolabilità da avere l’imbarazzo nella scelta. Queste le cose che ho valutato io prima di comprarne uno:
Lo stile e la forma
Lo stile del manichino è molto importante per chi deve mostrare dei capi sia in foto che in vetrina. A me per esempio piacciono molto i manichini decorativi in ferro o legno. Le forme del busto sono stilizzate e non regolabili nella taglia, ma anche se sono essenziali nelle misure, sono bellissimi da vedere e valorizzano molto il capo. Qui tre esempi:
Il materiale
I manichini sartoriali possono essere fatti di polistirolo, schiuma/poliuretano, ABS, vetroresina o altro.
I manichini in polistirolo e in poliuretano rivestiti sono quelli più pratici, facili da modellare e da infilare con gli spilli. I manichini in vetroresina o plastica sono durevoli e resistenti agli urti ma per un uso sartoriale è sempre bene che siano rivestiti di stoffa e materiale morbido per poter appuntare gli spilli.
Qui tre esempi:
La taglia
I manichini sartoriali sono di taglie diverse, fissi o regolabili. I manichini fissi hanno una sola taglia e forma e non sono modificabili. Si possono trovare nelle taglie generiche S/M/L, oppure in taglie che corrispondono alle misure standard dell’abbigliamento (36/38 40/42 e così via).
Per scegliere il manichino giusto occorre prendersi le misure seno, vita, fianchi e spalle e usare quelle come riferimento per individuare la taglia che si avvicina di più alle proprie misure. In alternativa si può optare per un manichino di taglia media se si ha l’esigenza di cucire per altri.
Adatto per sarte, studenti di moda, vetrine. Ideale per chi vuole spendere poco.
La regolabilità
Oltre a quelli a taglia fissa, ci sono i manichini sartoriali regolabili. Sono quelli decisamente quelli più professionali perché hanno dei meccanismi che permettono di variare le dimensioni e le proporzioni del busto. Sono di materiale robusto e durevole all’interno e rivestiti in tessuto all’esterno e ci si può lavorare con gli spilli. Sono anche i più costosi e impegnativi da usare ma è vero anche che consentono di creare abiti per diverse taglie e forme con lo stesso manichino.
La tipologia
A seconda del tipo di capi che si devono cucire, oltre che da donna, ci sono anche manichini da uomo e da bambino. Come materiali e caratteristiche sono simili a quelli da donna, cambia solo la forma e le dimensioni. Qui due esempi:
Il manichino che poi ho deciso per me
Alla luce di tutte le ricerche fatte io poi ho comprato il manichino giusto per me senza spendere troppo (che è poi quello che avete sempre visto nelle mie foto). Insomma uno strumento che mi è molto utile anche se non è il top.
Bene, spero che queste informazioni saranno utili nel caso vi verrà voglia di fare l’acquisto. Il manichino non è indispensabile ma è anche vero che è quando c’è che poi se ne capisce l’utilità! 😉