Mercatini hobbisti: cosa bisogna cambiare?

Scritto da Doria
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Una delle cose che ho fatto più volentieri in vacanza -oltre andare in bici– è stata quella di uscire la sera e andare per mercatini.
Ne ho visti alcuni, tutti in posti diversi e ogni volta è stato un piacere, anche se poi alla fine ho comprato “solo” due anelli, un bracciale, una collana, un tappeto, una pianta grassa finta, una maglietta dipinta a mano, una cintura di cuoio. Sì appunto, giusto un paio di cose 🙂

Ho guardato molto attentamente tutto quello che c’era da guardare, compresi dettagli cui la gente comune non fa quasi mai caso e devo dire che nel complesso la qualità dei manufatti, la cura nell’allestimento dei banchetti, la cortesia degli espositori è stata superiore alle mie aspettative.

Forse qualcosa si muove…

Rispetto a qualche anno fa, ho notato un aumento di professionalità sia nel modo di proporsi sia nel modo di informare la gente, ma soprattutto ho visto hobbisti sempre più alla ricerca di originalità. Sui banchetti ben curati ed illuminati c’erano cose nuove e davvero ben fatte che sì, avevo visto più o meno sul web, ma mai in un mercatino.
Alcuni (pochi comunque per la verità) lavoravano in loco e questo permetteva loro non solo di incuriosire la gente ma anche di spiegare e far vedere la mole di lavoro che c’è dietro ad una creazione.
Mi sono fermata da uno di loro che vendeva borse in cuoio colorate molto particolari e devo dire che più lui mi spiegava più io mi incuriosivo e più vedeva interesse da parte mia più in lui aumentava la voglia di parlare del suo lavoro handmade.
[PER APPROFONDIRE LEGGI → Racconti di mercatini]

..forse qualcosa no

Ciò non toglie comunque che secondo me, ancora molti hobbisti devono svecchiarsi e osare un po’ di più.
La maggioranza dei banchetti che ho visto infatti si assomigliavano un po’ tutti quanto ad allestimento e illuminazione: un paio di lampadine pendolanti, una tovaglia bianca e creazioni in mostra che erano un triste déjà-vu, a volte anche un po’ kitsch.

Insomma io ho avuto la netta sensazione di vedere due tipologie di hobbisti:

  • quelli che credono veramente in quello che fanno e ce la mettono tutta per stare al passo (che oggi è indispensabile in ogni campo);
  • e quelli che sono rimasti ahimé allo stile fiera di beneficenza.

I primi hanno uno atteggiamento fresco, moderno, innovativo. Montano luci particolari, non hanno tovaglie da ristorante e vendono solo una tipologia di lavori, spesso originali e sempre di qualità. Trovo che questo trasmetta al cliente sicurezza e professionalità e ingenera l’idea che quell’hobbista sia bravo, capace e specializzato in quelle particolari creazioni. Come cliente, non puoi davvero aspettarti di pagare 5 euro quei manufatti e neanche trovi il coraggio di chiedere lo sconto.

I secondi invece hanno nel banco un po’ di tutto: dal centrino della nonna al porta kleenex fatto a forma di divano, dal portachiavi di feltro al quadretto a punto croce, dall’anello in filo di rame alla presina col nome ricamato. Questo secondo me dà l’idea -oltre che di aver riversato casa sul banchetto- che sì quell’hobbista sa fare un po’ di tutto, ma che non è specializzato in niente.
Questo pensiero ingenera confusione nel possibile cliente, induce a pensare che quello che vede sia robetta come quella dei cinesi e che perciò può comprare anche a 5 euro. Ma noi lo sappiamo bene che una creazione fatta a mano vale molto di più, qualunque essa sia.

Signori/e, guardatevi intorno e abbiate il coraggio di cambiare!

Sì lo so, è facile dire queste cose quando non si è hobbiste e io non lo sono.
No in effetti non posso dare consigli e suggerimenti da hobbista-ché a parte quello del mio giardino, non ho mai piazzato un gazebo in vita mia e al massimo ho venduto i fumetti con le amiche quando avevo sette anni- però posso parlare da cliente e mi piacerebbe che la ventata di nuovo che sta pervadendo il mondo, soffiasse anche sopra i banchetti degli hobbisti portando lunga vita al mondo dell’handmade.

Sono convinta che ricevere critiche o apprezzamenti dal visitatore possa aiutare a migliorare le cose e io con le mie osservazioni da cliente un po’ gne gne (ma che vi vuole tanto bene ❤ ), spero di avervi fatto almeno pensare.

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