E’ più forte di me. Quando trovo foto di modelli di abiti originali anni 60/70 io sbavo.
Appena ho visto sulla mia collezione della Domenica del Corriere, questo modello vintage di mantella di lana, mi sono incantata.
Mi è piaciuto il tipo di collo che sale, mi è piaciuta la semplicità della chiusura e ancora di più la rifinitura di pizzo di lana nero applicato tutto intorno. Troppo bello!
Quasi quasi mi piacerebbe rifarlo…
Questa è la frase tipica che penso ogni volta che mi trovo davanti a qualche modello che mi piace. E allora comincio a studiarlo nei minimi dettagli, penso a quale stoffa sarebbe più adatta e quali modifiche sarebbe meglio fare per adattarlo alle mie esigenze. Sogno ad occhi aperti.
Infatti tra il dire e il fare c’è di mezzo… la paura di sbagliare e il tempo da trovare.
In questo caso però forse le cose sono più semplici di quello che sembrano.
Guardando bene la mantella ho notato che, a parte la decorazione sul bordo, non ci sono cuciture, pinces, pieghe od “orpelli vari” che potrebbero mettere in difficoltà.
Poi il colpo di fortuna. Giro la pagina e dietro vedo che ci sono scritte brevi ma chiare spiegazioni che riassumo a modo mio:
In stoffa o con filato
La mantella può essere realizzata con la stoffa (tweed o altra stoffa invernale) e quindi cucita, oppure può essere lavorata con i ferri o all’uncinetto utilizzando preferibilmente lana grossa.
Come fare il cartamodello
La forma di questa mantella /scialle è un mezzo tondo e la misura del diametro è di circa 160 cm a capo finito, orlo compreso (hai capito?! Mezzo tondo! Ci vuole un attimo a tagliarla!)
Questo dato basta per ricavarne il modello in carta, anche se a guardarla bene forse la stoffa è messa doppia.
Il cartamodello può servire da guida sia per tagliare la stoffa (nel caso si preferisca farla cucita) sia per montare i punti e per effettuare i cali di maglie durante la lavorazione (nel caso si preferisca farla a maglia o ad uncinetto).
Bordura
Per quanto riguarda la bellissima rifinitura in pizzo non ho trovato istruzioni, se non che è di lana nera lavorata a mano.
Forse si potrebbe provare a realizzare una bordura simile lavorando una striscia ad uncinetto, a forcella o altra tecnica adatta oppure non rimane che andare in una merceria e chiedere bordure in lana. Ce ne sono di tutti i tipi.
Modifiche
Una volta tagliato il cartamodello conviene metterselo addosso per vedere l’effetto che fa e se è bene “aggiustare il tiro” oppure no.
Solo dopo sarà possibile pensare a fare altre modifiche. Per esempio: al posto della bordura in pizzo si potrebbe rifinire la mantella con delle lunghe frange! Oppure…non so. A te cosa viene in mente?
Ecco queste sono solo un po’ di indicazioni utili per rifare la mantella. Adesso manca la cosa più importante: trovare il tempo!
16 risposte
Oh magari il modello di una mantella con ampio cappuccio??? 🙂
Non ho chiaro come tagliare il collo..
potresti postare un diseno di cartamodello per questa mantella?
grazie mille
🙂
Il collo non va tagliato in un modo particolare.
L’articolo dice di tagliare la mantella come se fosse un mezzo tondo,
quindi a rigor di logica il collo sarebbe la parte centrale del tondo che, una volta indossato, sale naturalmente.
la mantella vintage in questione si taglia a forma di quadrato piegato in due …il collo si forma indossando la mantella e fermandola con una spilla o un bottone
Ciao Domenica, grazie per lo spunto. Facendo il modello come dici tu però dietro si formerebbe una punta invece nella rivista c’era scritto proprio di tagliare un mezzo tondo. Probabilmente la mantella dietro è stondata. Il collo comunque si forma sempre indossandola sia nell’uno che nell’altro caso. 🙂
Ciao Doria,
le mantelle a me piacciono molto e ne ho avute di diversi modelli e materiali.
Questo modello è molto elegante e raffinato ma è uno stile un po’ troppo da “signora”, secondo me, ma è sicuramente ricco di spunti.
La mia preferita è la mantella nera (Cucito facile: come fare una mantella) che hai fatto un po’ di tempo fa per la tua amica Roberta, fortunata lei 😀
ciaooooo
Giovanna
Dici bene Giovanna: ricco di spunti.
) è solo offrire spunti.
La mia “mission” (oddio ora mi son trovata anche una mission
Per esempio sapere che ci possiamo fare una mantella tagliando un mezzo cerchio sulla stoffa, è un buon suggerimento. 😉
La mantella che dici tu era fatta più o meno con lo stesso spunto.
Io invece non amo questo capo… non l’ho mai indossata né penso di farlo in futuro, anche perché io non sono ciò che si direbbe una vatussa e penso mi starebbe molto male, facendomi sembrare ancora più tappa!!! Poi nella vita non si sa mai! 😉 Dani
Mantella e tacco 12…Potrebbe funzionare? 😉
mi piace tantissimo ma…non so se oserei metterla ( sempre paura che mi guardino dietro!! ) al posto del pizzo potrei mettere dei quadrati in lana fatti col telaio!! chissà mai!! mi stampo il tutto!! grazie Doria!!
L’idea della decorazione fatta col telaio è ottima!
Idem come Valentina,sono belle e femminili come complemento sopra al cappotto e tailleur, mi piacciono indosso alle altre ma le trovo scomodissime.Negli anni’70 andava di moda il poncho andino(fratello povero della mantella) ma a 16 anni s’indossa tutto ciò che è moda.
Quando ne farò una, sarai la prima a saperlo.(come sopra)Buona settimana Laura
Io invece la mantella la uso. Ne ho una nera che metto spesso, anche se me la avvolgo intorno quasi come una mega sciarpa.
Mega sciarpone anch’io, quasi alla stregua di tappeti…tutta avvolta. Laura
Le mantelle mi piacciono tanto ma non addosso a me. Un po’ come te con i cappelli 😉
Questa mantella la trovo molto bella, anche a me piace il collo.
Se me ne dovessi fare una la userei solo in casa e aggiungerei delle tasche che sono sempre comode… per evitare situazioni del tipo riesci finalmente a sederti sul divano a guardare un bel film e ti devi alzare per prendere un fazzoletto o una copertina.
Il giorno che troverò il tempo di farla te lo faccio sapere.
Ciao ciao
Come avevo detto: per uno stesso modello si possono pensare soluzioni diverse e personalizzate. 😉
La tua sarebbe una bella versione casalinga. Buona l’idea delle tasche!