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30 REGOLE sull’UNCINETTO da tenere bene a mente!

Ci sono regole e regole per l'uncinetto e non è possibile riassumerle tutte in un elenco. Ecco allora una piccola raccolta di suggerimenti che io applico al mio lavorare all'uncinetto e che possono essere molto utili!

Io non sono un’ amante delle regole anche se ovviamente ne riconosco l’utilità. Perciò per carattere e istinto ai “recinti” preferisco gli spazi liberi, all'”ordine perfettino” il disordine creativo, ai rigidi dettami gli amorevoli consigli.
Eh oh, so’ fatta così…che ce posso fa’?

E allora le “regole per l’uncinetto” di oggi cosa sono?
Non sono regole…diciamo che sono più che altro pensieri del tutto personali che io applico al mio lavorare all’uncinetto e che possono essere in un certo senso generalizzati.
Potete trovarli calzanti per il vostro modo di lavorare oppure no, forse molti non li avete neanche mai pensati, forse alcuni vi faranno un po’ ridere altri un po’ pensare.

Insomma, un post leggero e adatto a intrattenere le mie amiche crochetersss in un caldo pomeriggio di mezza estate. 😉

Regole per lavorare all’uncinetto da tenere bene a mente!

Non sono in ordine di importanza, ma ecco una carrellata di regolette di tata Doria:

  1. l’uncinetto è un amico con cui ci si deve divertire ma non è stupido e non si fa prendere in giro;
  2. il tempo speso a lavorare all’uncinetto non è mai sprecato;
  3. dagli errori si impara sempre qualcosa;
  4. un errore può diventare un elemento di design;
  5. non “portare il lutto” ad un progetto venuto male;
  6. perdere l’uncinetto con cui si lavora è normale (e di solito si infila sotto il cuscino della poltrona);
  7. perdere la pazienza quando finisce il filo in mezzo al lavoro è normale;
  8. lavorare un quadrato all’uncinetto e realizzare un trapezio NON è normale;
  9. lavorare un tondo all’uncinetto ed ottenere un ovale NON è normale;
  10. controllare il lavoro di frequente e contare bene le maglie serve;
  11. a volte disfare il lavoro è doloroso, ma necessario;
  12. fare il campione prima di un lavoro non è obbligatorio ma aiuta molto;
  13. tieni lontano dai gomitoli il gatto…ma anche il cane;
  14. stai alla larga da chi ti disturba mentre conti le maglie;
  15. lavora lontano da tazze di té, latte e soprattutto di caffé;
  16. se senti dolore alla mano, al polso, al collo, riposati;
  17. taglia il filo solo quando è assolutamente inevitabile;
  18. se l’uncinetto non scorre bene dentro e fuori i punti, forse è troppo piccolo;
  19. acquistare filati fuori stagione o in sconto fa risparmiare…ma acquistarli solo quando serve fa risparmiare di più;
  20. non c’è un modo giusto o sbagliato di impugnare l’uncinetto se si ottiene il risultato desiderato;
  21. il filo oltre che toccato va ascoltato quando scorre sull’uncinetto;
  22. gli schemi a volte sono sbagliati;
  23. gli schemi a volte sono in geroglifico;
  24. pretendere di ottenere lo stesso risultato di un progetto all’uncinetto visto on line usando un filato diverso è come pretendere di ottenere la minestra di ceci usando i fagioli;
  25. farsi regalare gomitoli è una buona idea;
  26. regala i tuoi lavori all’uncinetto solo a chi li sa apprezzare;
  27. unire moduli e piastrelle, fare le cuciture, nascondere i fili…non sta antipatico solo a te, quindi sopporta perché non c’è alternativa;
  28. a lavoro finito non cercare complimenti per forza: ad alcuni l’uncinetto non piace (e qualche volta hanno anche ragione 😅☺ );
  29. i dettagli in un lavoro all’uncinetto sono davvero preziosi, curali;
  30. presta attenzione alle informazioni sull’etichetta del filato, ma non sempre sono da seguire come la Bibbia;
  31. il nemico giurato di un lavoro all’uncinetto (oltre alla tazzina di caffè, al cane e al gatto) è il velcro.

Io ho buttato giù al volo questi 30 “consigli” sull’uncinetto, ma l’elenco sarebbe ancora molto lungo e comunque è aperto e conto di arricchirlo col tempo.
Voi in base alle vostre esperienze, che suggerimenti mi date? 

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16 risposte

  1. Non so da voi ma a casa mia, marito e figli praticamente non mi parlano mai, devo estorcerla con la forza qualche parolina e di solito non più di due o tre sillabe, però quelle tre volte l’anno quando inizio a contare le maglie: “mamma senti….” per finire con l’immancabile “ecco lo sapevo: non mi ascolti mai!”.
    Poi ci si meraviglia che lavoro la notte quando tutti dormono, Chissà perché 😀

  2. Aggiungerei anche che se non si ha una postazione super illuminata evitare di lavorare di sera con filati di colore scuro….. Al mattino dopo qualche errore lo si trova sempre

    1. Ciao Cinzia, ma non devi smettere del tutto. Credo che basti solo fare un po’ di pausa, magari anche di un giorno. Se non hai problemi di salute particolari non appendere l’uncinetto al chiodo.

  3. la regola nr 20 mi descrive perfettamente, io ho un metodo tutto mio di tenere l’uncinetto (e anche i ferri) e le puriste mi guardano con gli occhi sbarrati! Ma alla fine il lavoro viene bene lo stesso e chi sa come era tenuto l’uncinetto???

    1. Ciao Ines guarda sono sincera, anche io sbarro gli occhi quando vedo che qualcuno tiene in mano l’uncinetto in modo molto “naif” (diciamo che mi viene spontaneo sia per una questione pratica che estetica). Però non ne faccio un problema di bravura perché all’atto pratico vedo che anche chi lavora così fa dei bei lavori, quindi ogni giudizio negativo è puramente gratuito e inutile. 😉

  4. In questo preciso istante mia figlia sta riordinando la mia cassettiera dei gomitoli di cotone. Cassettiera che seguiva un criterio ben preciso, e ogni volta che sento uno spostamentomi sentomorire dentro. Adesso i gomitoli sono divisi così:
    Colori scuri
    Colori belli
    Colori doppi (?????)
    Colori non belli ma abbastanza carini.

    Regola 31: l’uncinetto insegna la pazienza.

  5. Quanto è vero!!
    Mi trovi d’accordissimo quando dici di regalare un lavoro fatto a mano, con tanta pazienza e amore, a persone che ne capiscano l’impegno.
    Quanti lavori ho donato alle persone sbagliate!
    E mi è servito per capire che tanto sforzo va fatto egoisticamente solo per me

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