Vi dicevo giusto l’altro giorno che dopo aaanni che non lo facevo, “ho provato a ricamare“. Sì, ho provato a ricamare sulla lana.
Ho ripreso l’ago in mano per ricamare un logo su una piastrella di lana fatta all’uncinetto. Ovviamente la piastrella -che ho deciso di fare praticamente tutta a maglia bassa per avere una base omogenea- l’ho finita in quattro e quattr’otto, ma ricamare su lana, riportare una scritta e ricamarne fedelmente le lettere senza stravolgerne il carattere, è stata una bella impresa.
Dall’esperienza ho scoperto che:
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1. ricamare un lavoro di lana è un buon sistema per riusare vecchi capi invernali
Mentre lavoravo ho pensato a quanti vecchi maglioni, sciarpe o cappelli di lana e copertine, si possono riutilizzare e personalizzare con un semplice ricamo. Si possono fare disegni e scritte colorate riutilizzando e sfruttando gli avanzi di gomitoli che non servono più.
E non mi preoccuperei più di tanto del fatto che non si sappia ricamare. Si può sempre partire da cose semplici e se non ci si sente troppo sicure o si vuole ricamare un punto che non si è mai fatto, consiglio di esercitarsi su un tessuto di prova come ho fatto io.
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2. ricamare su un lavoro di lana è impegnativo ma divertente
Ovviamente ricamare su maglia non è come lavorare sulla tela aida o su lino o su cotone, perché un lavoro di lana (fatto ai ferri o ad uncinetto) è elastico ed ha fori piuttosto larghi. Per ricamare quindi bisognerebbe usare alcune accortezze. Per esempio potrebbe essere utile (ma non indispensabile) mettere un tessuto molto sottile di rinforzo dietro il ricamo (peccato averlo scoperto solo dopo che ho finito il lavoro… 😕 ).
I punti di ricamo più indicati sono quelli tradizionali pieni, che devono essere fatti seguendo la trama della maglia (qui trovate delle interessanti spiegazioni utili soprattutto per ricamare su maglia rasata), e ricamati mai tirandoli troppo!
Ma ce ne sono anche di più originali come il punto “a tappeto” che è quello che ho usato io.
📌 Per approfondire: come ricamare su maglia con il punto tappeto
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3. riportare fedelmente un disegno o una scritta è impegnativo ma non difficile
Chi ricama comprando tele già stampate non ha problemi perché il disegno è già fatto. Chi ricama su lino o cotone o stoffe comunque con trama liscia e fitta, riesce a riportare il disegno sul tessuto abbastanza facilmente.
Io, che dovevo farlo su una base all’uncinetto c’ho dovuto studiare un po’ su (ma siccome è lungo da raccontare -e ora non mi mandare a quel paese- te ne parlo nel prossimo post ).
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4. ricamare bene vuol dire fare un bel lavoro non solo sopra…ma anche sotto
Io non sono una esperta ricamatrice, ma mi sono accorta che pur facendo un lavoro soddisfacente sopra, per riuscire ad avere un lavoro pulito anche sotto (perché così deve essere) dovevo essere davvero ma davvero precisa e ordinata nel fare i punti. Non lo sono stata. Sarà per la prossima volta.
Perciò ricordate: se sopra avete ricamato “il paradiso”, ma sotto vi è venuto “l’inferno”, non pensare di aver creato la Divina Commedia!
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5. più la maglia è stesa più è facile ricamare
Ho scoperto l’acqua calda? Ho scoperto l’acqua calda.
Però un tessuto di lana fatto a maglia o ad uncinetto, dato lo spessore, non sempre si può inserire dentro ad un telaio di legno da ricamo. Io non ci sono riuscita (o forse sono stata stupida solo a pensare di farlo).
Allora mi sono arrangiata con un cassetto. In poche parole ho chiuso un lembo della pezza dentro al cassettino della mia tagliaecuci (vedi freccia) e quando mi serviva tendere la maglia non facevo altro che tirare il lavoro (tranquilla, la piastrella non si rovina).
Per il resto, ho ricamato normalmente: con una mano sopra al tessuto e l’altra mano sotto, passando l’ago attraverso il lavoro a maglia.
Consigli e suggerimenti
- se volete essere precise e ordinate e volete infilare l’ago nel punto giusto, vi consiglio di ricamare con indosso gli occhiali. Fanno un po’ nonna…machissenefrega;
- se avete messo gli occhiali e vi mettere anche sotto una buona lampada accesa, è ancora meglio;
- per lavorare all’uncinetto ci vuole pazienza…ma a ricamare forse ancora di più;
- non ci si improvvisa ricamatrici, ma pur essendo alle prime armi, con un po’ di pazienza e un po’ di ingegno si possono ottenere buoni risultati.
Infine vi avverto: se nei prossimi due post NON volete leggere come ho fatto a riportare e a ricamare le lettere sulla piastrella, come ho fatto quel punto che sembra un peluche e nemmeno come ricamare le lettere con uno stecchino…gira alla larga da unideanellemani. 😉
23 risposte
Grazie Doria, mi ero persa il tuo post ma mi fa molto piacere che apprezzi il mio lavoro 🙂
Ciao Doria,
1. grazie ma non sono brava a ricamare, solo mi appassiona.
Spero di non essere apparsa presuntuosa, solo mi piace scambiare con altre persone le mie esperienze visto che a me fa sempre piacere quando qualcuno mi trasmette la sua, l’ho trovato sempre utile e costruttivo.
4. ‘far passare il filo nella trama del lavoro…’ come quando si chiude il lavoro all’uncinetto e si nasconde il filo. è più chiaro cosi?
Mi piace siam 😀 ahahah, abbiamo contagiato anche Laura con il ti piace!!!
5. si, è una penitenza ma ti facilita tutto il lavoro prima, che non è poco secondo me 😉
comunque aspetto anch’io la spiegazione del punto tappeto, per provare a fare una piastrella bella come la tua!!! 😀
hihihih, ma quanto siamo chiacchierone???
Presuntuosa?? No ma scherzi?!
A me piace lo scambio di idee, di opinioni, di spunti. Fa bene a me e a chi legge questo blog.
E ringrazio davvero tanto chi, come te, ogni volta dedica un po’ del suo tempo ad arricchire di contenuti interessanti ogni post. 😉
Ah! punto 4: credo di aver capito…in pratica in questo modo nel sotto non si vede niente niente?!
Impegnativo, ma devo provarci!
Esatto, e vedrai che non è così impegnativo!!!
Proprio di stamattina dei segnalibri per il mercatino: semplici fiori a p.margherita
Guardando il post precedente, visto che anch’io sono”esploratrice” ho detto -ci provo-Lasciamo perdere,sono inguardabili, rasentano quasi il fastidio fisico solo a guardarli: BRUTTI BRUTTI,inferno su ambo i lati(ti piace ambo?) nn fà per me, solo punto festone per feltro e Lenci.Il ricamo è un’arte ed io non sono Michelangelo.
Alla prossima tecnica da provare(tanto ci rituffiamo nel marasma del”ci provo”)siamo inguaribili.Buon fine settimana a tutte.Laura
Ciao Doria, sei stata bravissima con il ricamo, complimenti! Io ricamo a xxx da quando sono ragazzina, ma un conto è la tela con la trama regolare, e un conto è un lavoro ad uncinetto, quindi penso che per te ci vogliano i doppi complimenti! Dani
Sono davvero terribile nel ricamo e non sai quante volte mi servirebbe saperlo fare, non dico bene, ma almeno saperlo fare. Il punto a tappeto è favoloso, aspetto impaziente di vedere come si fa 😀
Non è difficile. Ma ci vuole tempo.
Il ricamo, per i miei gusti è una cosa un po’ troppo di precisione….ma mai dire mai! Comunque mi incuriosisce molto il punto tappeto-peluche. =)
Daniela
Anche tu! 😀
la tua piastrella con il logo è proprio bella!!! aspetto anch’io spiegazioni su punto tappeto…grazie 😀
Grazie Nadia! Lo immaginavo che sarebbe piaciuto. Anche a me ha colpito quando l’ho visto.
Ciao Doria,
mi piace questo post, tutti mi piacciono, ma questo particolarmente perché ricamare mi piace molto e poi mi ricorda tanto la mia nonna… <3
Io trovo che ricamare sia rilassante, mi dà un senso di pace (a parte quando faccio le gugliate di filo troppo lunghe e mi si intreccia tutto :-()
Anni fa ho comperato un'enciclopedia, sai quelle che si trovano a fascicoli in edicola, del punto croce e mi sono molto appassionata, almeno ho imparato quei piccoli trucchi per evitare che il dietro non sia l'inferno, anche se non faccio la divina commedia 🙂
Dato che trovo che un ricamo abbellisca qualsiasi cosa, dai capi d'abbigliamento agli asciugamani ai fazzoletti agli strofinacci per la cucina ecc, ho ricamato sia golfini lavorati ai ferri che borse lavorate all'uncinetto. Laddove (ti piace laddove, chissà da dove m'è uscito, mah! :-D) il lavoro a maglia rasata permetteva seguivo i punti e non c'era problema per il dietro, dove non era possibile la mia nonna mi ha insegnato a far passare il filo nella trama del lavoro così il dietro rimane più pulito.
Per la tua felpa potresti usare la tela aida per aiutarti col disegno, la imbastisci sulla felpa da ricamare e quando hai finito ti armi di santa pazienza e sfili uno a uno i fili della tela aida (mi sono spiegata???) io ho usato questo sistema in diverse occasioni e mi sono sempre trovata bene 🙂
Scusa il poema ma mi son fatta prendere la mano… 😀
a presto
Giovanna
Vado per gradi:
)
1.Da quel che ho capito sul ricamo sei proprio brava! Ti terrò in considerazione se dovessi avere problemi o bisogno di un consiglio.
2.Ho capito che tipo di punto dici lavorando la maglia rasata e seguendo la trama infatti è più facile e il lavoro viene pulito.
3.”Laddove” mi piace! 😉
4.far passare il filo nella trama del lavoro…spiegaci meglio. Siam curiose (ti piace siam?
5.Sfilare uno ad uno i fili della tela aida è una specie di penitenza! Ma suggerimento è fantastico, grazie!
Scusa il poema…anch’io quando c’è da chiacchierare mica scherzo 😀
Molto interessante questo post, ho cercato diverse volte il modo migliore per ricamare sulla lana ma non avevo trovato niente di soddisfacente.
Allora mi sono inventata il punto croce su lana per ricamare dei cuscini, sulla base fatta tutta all’uncinetto con punto basso ho fatto delle maxi croci.
Anche l’idea di recuperare vecchi maglioni è molto interessante, ci proverò!
Ciao Milly! Conosco i tuoi lavori a punto croce su lana e mi piacciono molto.
Lo scorso anno nel periodo di Natale ho segnalato in un post il tuo shop e i tuoi sgabelli. Ti faccio i miei complimenti!
mi riconsola un po’ sapere che anche te ogni tanto trovi qualche difficoltà… e che solo io?!?! 😀
Pensa che mia nonna studiò dalle suore come rammendatrice e a me non ha mai insegnato nulla 🙁 allora tempo fa mi sono comprata in edicola alcune riviste di punto croce, ho studiato tutto e ho fatto il mio primo ricamo: le mie iniziali su un asciugamano. Che emozione!! Ed è venuto bene anche il dietro. Dovrei riprovarci.
Dovresti! Così poi mi passi qualche dritta sul punto croce. 😉
ma sai quante volte ho pensato di ricamare qualcosa a punto croce su qualcosa fatto all’uncinetto, magari a maglia bassa che è più regolare. Ho sempre pensato che fosse troppo complicato ma visto che se non mi complico la vita non sto bene, uno di questi giorni ci provo e ti faccio sapere. Magari nasce un nuovo amore.
interessante!!!!! io ho una copertina da ricamare… ma non ho ancora avuto il coraggio di provare! aspetto il tuo prossimo post con trepitazione!!!!!! mi incuriosisce il punto a “tappeto”…. ciao a presto.
Fare quel punto che sembra un peluche richiede tempo perché bisogna fare taaanti punti, tutti fiiitti fiiiiti.
Ma una volta fatto il risultato è appagante. Fidati.
Ah! Considera che l’effetto di questo punto è così carino che mia figlia mi ha chiesto di ricamargli una scritta colorata su una felpa nera.
Sto sudando al pensiero…