Chi come me ha il pallino del riciclo, non si fa mai scappare un barattolo usato tra le mani senza averlo guardato, scrutato e messo da parte perché…”chissà, forse mi può servire”.
Per me e per chiunque ama fare lavoretti manuali, ogni tipo di barattolo è buono per essere riusato e trasformato in maniera creativa: i barattoli di vetro possono diventare preziose bomboniere, i tappi di plastica dei simpatici contenitori portacucito, i barattoli del latte possono essere riutilizzati come utili organizer e le bottiglie di plastica comodi portapenne o portagomitoli.
Questo solo a titolo di esempio perché, lo sappiamo bene, quando si tratta di riciclare barattoli, la fantasia non ha limiti.
Quali barattoli riciclare?
I barattoli che si possono riutilizzare sono tantissimi. Per esempio si possono riciclare:
- barattoli di vetro di qualsiasi tipo e dimensione
- barattoli di latta
- bottigliette di acqua
- flaconi di plastica dei detersivi
- vasetti di plastica degli yogurt
- contenitori in tetrapak di succhi di frutta
- contenitori di plastica dei gelati
e l’elenco potrebbe continuare.
Le idee per riciclare barattoli sono migliaia e in rete potete trovare tanti progetti a cui ispirarvi. Però c’è una cosa che bisogna fare prima di utilizzare i barattoli usati, soprattutto se hanno contenuto cibo, e cioè pulirli e prepararli per un eventuale riciclo.
Quindi cosa faccio di solito?
- eliminare le parti taglienti se ce ne sono (vedi i barattoli di latta),
- togliere eventuali etichette
- pulire bene l’interno anche negli angolini più nascosti.
Questo è indispensabile per evitare che poi i barattoli da riciclare prendano cattivi odori o antipatiche muffe e questo indipendentemente da quello che abbiamo deciso di farci dopo.
Come pulire i barattoli da riusare: basta solo una sciacquata?
Secondo me dipende dai casi.
Barattoli non interessanti da buttare
Se si tratta di contenitori alimentari che decido di non tenere da parte, prima di buttarli li pulisco con una veloce sciacquata.
Questo perché uno, chi fa la differenziata -e io la faccio- i barattoli li deve buttare puliti, due, perché i barattoli non puliti puzzano e il sacchetto della plastica rimane in casa per alcuni giorni, quindi…
Barattoli da riusare in cucina
Se si tratta di barattoli che voglio riutilizzare come nuovi contenitori alimentari da tenere in cucina, in questo caso preferisco andare sul sicuro e passare un buon disinfettante e uno sgrassatore (mi fido dell’aceto ma non sempre) poi passo a lavarli come di consuetudine.
Prima di infilarci dentro nuovi alimenti infatti -ché non lo nascondo, c’ho un po’ la fissa delle muffe, dei botulini e delle spore cattive che fanno Boo!- devo essere sicurasicura che il barattolo sia davvero pulitopulito.
Barattoli da riciclare per progetti creativi
Se invece decido di mettere da parte qualche barattolo e di usarlo per i miei lavori creativi, do una passata con acqua se si tratta di bottiglie di acqua o barattoli che hanno contenuto detersivi (che in quanto tali dovrebbero già essere puliti e profumati di suo), una passata con la spugna umida e aceto se si tratta di barattoli che non hanno contenuto alimenti, idem ma con l’aggiunta di sapone per piatti se si tratta di pulire contenitori di latte, pomodori o lattine varie.
Per tutto il resto del barattolame riutilizzabile in ambito craft, quando è possibile e soprattutto se il materiale non si rovina, do una bella lavata in lavastoviglie e amen.
E voi come fate? Quali tipi di barattoli riciclate di solito e come li pulite? Avete rimedi particolari o prodotti di cui vi fidate?
27 risposte
Vetro tutta la vita!
Mi fa piacere non essere l’unica ad avere la tendenza di conservare barattoli e bottiglie.
Vivendo in Germania ho poi acquisito l’abitudine di andarmene in giro con la mia bottiglia di vetro e non toccare nemmeno quelle in plastica.
Bel tutorial e fantastico Blog!
Grazie Roberta e benvenuta!
Ciao a tutte! Io per togliere le etichette dai barattoli di vetro li lascio a bagno nell’ acqua calda e poi la gratto via con la parte liscia del coltello. Se rimane la colla uso la spugnetta di metallo! Funziona benissino, ci vuole un po di olio di gomito, a volte, ma almeno non uso sostanze che a me non piacciono.
Per la latta invece una volta ho provato a schiacciare il bordo tagliente con una pinza… molto economico! 🙂 ma sinceramente non mi ricordo il risultato! 🙁 ci riproverò
Grazie Manuela 🙂
Ultimamente tengo solo i vasi del miele ( quelli da 1/2 Kg ) in vetro che si puliscono sia a mano che in lavastoviglie..l’etichetta viene via facilmente tenendoli in ammollo nell’ acqua calda…le lattine non le tengo però prima di buttarle le risciacquo anch’io sotto l’acqua corrente ..l’unica latta che ho tenuto ( anzi 2 ) è quella che ho comprato apposta per farci un lavoro..in compenso ho avuto piselli per un paio di mesi!!! 😀 le etichette che non vengono via si possono togliere anche con il diluente al nitro ( lavoro che fa mio marito )
Brava Nadia. Il lavoro sporco lo fa tuo marito.Ti piace vincere facile!
col cell faccio casino…
Ma tipo acquaragia?
No non è acquaragia..è un diluente che serve x allungare i colori al nitro..
…e fare trasferimenti d’immagine sul legno. L’ho comprato( il diluente non è una grande spesa, costa qualche euro ) e prima o poi provo.
OPS!!! Vedo doppio. : ((
ci penso io 🙂
Ciao Doria, barattoli a iosa e preferenza al metallo , il vetro solo per le creazioni di casa mia , si rompe ed è una scocciatura raccogliere i cocci..plastica e polistirolo quasi nulla. Li lavo molto bene con acqua e sapone poi una passata di varechina allungata( la varechina disinfetta tutto e si usa su tutto…pensiamo alla piscina) ) Da sfatare il mito : l’aceto non disinfetta. L’ho imparato anni fa nel corso di alimentarista ( ora non si fa più) per il rilascio del tesserino sanitario .
Si anche io sapevo questa cosa sull’aceto che comunque uso in cucina (e non solo sull’insalata). Io come disinfettante in casa uso da anni l’Amuchina. Della varechina non ne sopporto l’odore mentre l’Amuchina che uso ha un buon profumo. D’altra parte un igienizzante in casa ci vuole, non solo per pulire in cucina (appunto sono una scassaballs) ma anche per chi ha un cane. E io ce l’ho. 🙂
Ora Laura dimmi tu forse lo puoi sapere: c’è un attrezzo per evitare di tagliare le latte senza lasciare il bordo che taglia?
Si esiste. E’ un apriscatole americano e non so se posso dire la marca : quella che vende tutte le cosine di plastica per la casa e cucina, vende solo alle riunioni , inzia e finisce per T……..were. Nuovo costa un botto, un botto forte forte, sui 50 eurini, ma io l’ho trovato di seconda mano ai benedetti mercatini dell’usato .
La varechina c’è anche profumata e costa un decimo degli altri prodotti. Ma è ovvio che ognuno ha i propri gusti e abitudini .
PS: la colla terribile di alcune etichette si toglie bene con la benzina, io uso quella del tagliaerba….ma dal tabaccaio vendono anche le bombolette per accendini (a benzina) tipo quelle del gas.Usavo l’acetone , ma certe plastiche si rovinano.
Grazie per le info Laura!
Si anche io ho usato l’acetone, ma in effetti la plastica diventa opaca e la benzina no, non l’ho mai usata. Però puzza anche quella 😛
Oh mamminasanta! Ti spedirò qualcosa ripieno di lavanda….
Quanta roba. Speravo che la risposta fosse: acqua e farina per igienizzare, forbici dalla punta arrotondata per tagliare la latta.
L’amuchina non la uso da secoli, però la varecchina ce l’ho. Ho capito la marca dell’attrezzo, però cinquanta eurini non ce li ho (che esagerati però).
L’aceto lo uso per pulire ovunque ormai, anche come ammorbidente, però nei barattoli è più che altro per togliere l’odore. Sono proprio una casalinga improvvisata, aiuto.
per la colla delle etichette usate l’olio di oliva o di semi. se non viene via al primo colpo lasciate un pezzo di carta imbevuto sulla parte interessata per qualche ora. così non si rovina il contenitore.
Grazie per i suggerimenti Maria!
grazie del consiglio .
in questi giorni ho fatto la marmellata di cocomera e uso
i vasetti di vetro che riciclo,
ma certe etichette non riesco a toglierle quando li lavo in lavastoviglie…
la prossima volta ci provo . ciao e buona serata
Io sono invasa dal vetro, mio preferito in assoluto, che lavo in lavastoviglie (finalmente ne ho una!). Tolgo l’etichetta tenendolo a bagno in acqua bollente e i residui di colla con l’alcool. Qualche volta conservo anche la latta, ma siccome non so se posso metterla in lavastoviglie, lavo con acqua e detersivo normale, perché ho paura che altri prodotti reagiscano con la latta. E siccome non so come togliere il bordino tagliente, mi invento bordure di panno lenci. I vassoi dorate per torte non mi invadono, ne ho solo uno, e credo di averlo pulito anche io con l’aceto, perché ormai uso l’aceto anche per lavarmi i denti… scherzo, ma lo uso davvero per molte cose 😀
Togliere le etichette è una cosa che mi fa innervosire. A volte le colle usate sono così potenti che non basta neanche l’acqua bollente. Una volta avevo letto un trucchetto per toglierle velocemente, ma non ricordo dove. Se lo trovo te lo dico.
Problema latta: le ho usate poche volte ma anche io non la metto in lavastoviglie, mentre per i bordi taglienti mi sembra che ci sia un attrezzo apposito che taglia senza lasciare bordi. Mi sembra che lo usi la nostra amica Laura, ma non mi vorrei sbagliare.
Eccolo, trovato: le etichette si possono togliere con olio essenziale di arancio . Non l’ho mai provato ma pare funzioni.
Io uso alcool, acetone non profumato, chan.. cla.. o olio essenziale di trementina. Secondo il tipo di colla, o quello che ho sottomano.
mmmmm capita a fagiolo Doria!!….devo fare un lavoretto con il polistirolo ho pensato alle vaschette della carne ma con cosa le pulisco???
Non usare quelle della carne per i lavoretti Lara, usa le vaschette di polistirolo della frutta, sono più pulite e non puzzano. E poi le trovi anche colorate tipo nere o verdi. 😉