Facciamo finta che i soldi non ci siano. Anzi no… non “facciamo finta”: di questi tempi i soldi non ci sono. E allora che si fa?
In Toscana si dice “Si fa all’antica“: dai quello che hai e ricevi quello che ti serve!
Ieri ho fatto l’orlo ai pantaloni della vicina di casa e lei mi ha portato 5 coppie di uova. Posso dire che la cosa mi è piaciuta parecchio? Mi è piaciuta parecchio!
Al di là del fatto che il baratto sia una forma di scambio alla pari, la sensazione appagante che ho provato, mi ha fatto capire che tornare a dare un valore alle cose che si hanno o a quello che si sa fare, bypassando la moneta, è una cosa da provare.
Non so se riuscirò a farmi capire, ma per una signora che ha vissuto per una vita nei campi, allevando con dedizione gli animali nella sua aia, le uova fresche delle sue galline ruspanti sono una cosa davvero preziosa.
E ho percepito in quel gesto tutta la sua gratitudine.
So che in questo periodo di crisi molte sono le iniziative che fioriscono utilizzando il baratto come mezzo di scambio e se si cerca sul web parole come risparmiare, baratto 2.0, swap, si trovano un sacco di cose.
Ma quello che mi ha spinto a scrivere questo post, non è tanto indicare il baratto come soluzione di tutti i problemi (anche se una mano all’economia domestica forse la potrebbe dare), quanto mostrare il baratto anche come un momento per riavvicinare le persone, un atteggiamento positivo che purtroppo abbiamo perso col tempo.
E se il denaro come si dice non rende felici, il baratto forse un pochino si, sempre se riusciamo a godere delle piccole cose. Perché se fatto così, il baratto (ap)paga!
E se la prossima volta mi porterà un cappotto da aggiustare, forse quest’inverno avrò dell’ottimo prosciutto da mangiare (toh, c’ho fatto anche la rima 😉 )
43 risposte
Si , si.. questo lo avevo capito 😀 era solo x lamentarmi del mio orto!! però la vedo dura che la mia parrucchiera accetti lo scambio!! 😀 è una questione di mentalità …però quei tempi potrebbero tornare!! ciao ragazze!!! 😀
Ma tu non devi chiedere lo scambio con la parrucchiera (è ovvio che lei ti direbbe di no), ma con una brava a fare i capelli, come lo sei tu con ago e filo.
Ciao Doria, sai oggi a cosa stavo pensando?
Di mettere nella bacheca del condominio che scambio la verdura del mio orto (o anche qualche pasto) con lezioni di cucito…
E poi mi ritrovo a leggere il tuo post: sarà un caso?
Io ci provo!
Bellissima idea!
Fossi in te le infilerei anche nelle cassette dei condomìni vicini.
Spero che questo post ti porti fortuna.
Che bella questa idea!!! 😀 quest’anno non potrei barattare nulla con il mio orto…troppe piogge, troppo freddo ..abbiamo avuto pochissima verdura!!! 🙁
Però sai cucire, uncinettare e chissà quante altre cose, quindi…
Per quanto mi riguarda, sfondi una porta aperta. Mio figlio dice che se tutte fossero come me, saremmo ancora al pagamento con conchiglie e perline.
Sai quante collanine mi assemblerei!!!
Laura
Concordo con Laura, tu non devi barattare cose del tuo orto ma cose che sai fare tu. In cambio puoi chiedere…che ti facciano la messa in piega (per dire…) 😉
Che bello ! Io mi commuovo di fronte a queste cose !!! Sono sinonimo di veri valori e di condivisione vera !!! Si dà importanza maggiore alle cose ed ai gesti !!! Mi piacerebbe tanto !!! Complimenti ancora !!! Ormai mi mancano gli aggettivi per esprimermi !!!
si potrebbero barattare persino le stoffe!
magari si potesse ritornare al baratto. Pensa che dove abito io non c'è niente di tutto cio… a pocchi passi da casa mia c'è una discarica sempre piena, e mi servivano dei fili dei computer io o portato qualcosa da riutilizzare, ma niente loro non ne hanno voluto sapere… dovevo pagare per riusare dei fili… ma si può??? spero vivamente che qualcosa cambi in questo mondo così materialista.
Un bacione
bellissimo post Doria!!! anch'io la penso come te e come tutte voi!!! ciao
" bisogna tornare indietro per andare avanti "… bellissima frase!!! E non ha tutti i torti… Bello il ristorante del baratto!!! Dani
Grazie Doria … se non ci fossi tu 😉 come sempre …le tue soluzioni son «««struzzianti»»» anche con i link che fanno i capricci 😀 chiedo scusa umilmente ! un bacio :-*
Che bello Doria questo post ed anche i comenti! Condivido tutto…e a volte penso che mi piacerebbe poter barattare anche le cose che creo, tipo, che so…scambio borsa in camera d’aria con sacchi di farina o con aiuto per quella cosa che da sola non so fare…credo che, quando mi metterò seriamente a fare mercatini, ci proverò, dovessi essere presa per matta. So che esistono piccoli giri di amicie conoscenti che si scambiano le autoproduzioni (marmellate per un libro o un abito autoprodotti), purtroppo non alla mia portata come distanza…In ogni caso, grazie per lo spunto!!
Cara Doria,
sei davvero piena di risorse, da tutti i punti di vista, non è da tutti dare risalto all'aspetto umano del baratto che altro non è che uno scambio di merci. Grazie.
Io vivo in un condominio verticale a Milano e, come potrai immaginare, non conosco che poche persone che ci abitano però ti posso dire che con un po' di buona volontà si possono allacciare buoni rapporti sociali.
In una grande città è difficile il baratto dei propri prodotti ma può sempre capitare di aver bisogno di un po' di zucchero all'ultimo momento e allora si suona il campanello della vicina con una tazzina vuota in mano, stai sicura che arriverà l'occasione per ricambiare ed è così che da cosa nasce cosa e ci si sente tutti più vicini.
Buona vita!
anche la mia vicina ha un orto e mi regala sempre qualche cosa, così a Natale le preparo un bel cesto pieno di marmellate e conserve fatte da me. Lo trovo un regalo prezioso anche se ci ho speso pochi soldi e mi da l'idea che così lei si senta meno in obbligo di ricambiare.
Peccato che non tutti la pensino così, mio marito per primo la vede solo come un modo di sbarazzarsi del superfluo… però quando la moglie di un suo paziente gli portava la torta al cioccolato per ringraziarlo mica la rifiutava!!! 😀
Ciao ciao
Valentina
ottimo! condivido Bellatrix che in poche righe esprime il massimo!! anche a Schio (VI) da qualche anno fanno il mercatino del baratto, proprio uno scambio, bancarelle che espongono tante cose da scambiare. Mettiamoci impegno e … sviluppiamo il progetto. ciao e grazie. Raffaella
Ciao Doria è veramente arricchente e stimolante leggerti!
spero che la pratica del baratto prenda veramente piede anche nei condomini verticali…mi piace del baratto oltre l'aspetto relazionale, quello di tornare a dare valore alle cose che si hanno e a ciò che si sa fare . Buona giornata
Che tristezza!! Io abito in una bella cittadina industrializzata e in centro e ormai sono anni che mi sento soffocare, ho voglia di queste cose, delle belle sensazioni che descrivi, ho voglia di valori che nella freddezza della città sembra che non siano più. Chissà, forse un giorno realizzerò il mio sogno…
Bellissimo, quanta ragione hai!!! Io vivo in Spagna ma anche qui si sta tornando a dare valore al lavoro e alle abilità di ognuna (non so perchè parlo al femminile, ma nella mia esperienza sono soprattutto le donne ad essersi organizzate!!). Noi tra le mamme dell'asilo e le colleghe siamo un bel gruppetto, e ognuna ha la sua merce di scambio!!
Ciao e buona giornata!!!
Viola
Anche io parlo sempre al femminile. 😀
Ma è normale farlo in un blog di questo tipo.
si si anche qui a noi si organizzano mercatini del baratto .. la cosa sta prendendo paecchio piede nelle città e anche virtualmente … però penso che il gusto di fare lo scambio "a mano" diretto tra le persone dia la possibilità di ritrov ar e un momento riavvicinamento tra le persone . facendo nuove amicizie … calore e convivialità di tempi antichi… e sopatutto si ridà valoe agli oggetti .. alle materie prime e al sapre fare … si ridà valore al vero lavoro… che non è quello delle fabbriche e dei call center modeni … ma è quello di chi .. ha del tempo o una conoscienza e la mette a disposizione altrui … di chi ha un mestiere … di chi usa le mani … di chi ha un'idea nelle mani 😉
Preciso.
E intanto avere un rapporto più conviviale col vicinato non mi sembra male, come punto di partenza.
Ma te l’ho detto, in campagna è più facile.
Ciao, in effetti ultimamente ho sentito di alcune città che organizzano dei mercatini dedicati al baratto (la vendita è vietata).
Senza dubbio arricchisce molto di più della semplice compravendita!
hahahah …ci sono riuscita siiii … 😀 ….ehmm mi son dimenticata una "c" nell'abbraccccccione ….sorry 😉
Non so se riesco a pubblicare questo link …ma parla di un ristorante ..si si un ristorante dove si paga la cena portando verdure e altro cioè si paga in natura barattando oppure lavando i piatti dopo cena … è a Firenze e forse dalle tue parti lo conosci già…anche io sono per il baratto sono stanchina di dipendere da qualcosa che è totalmente priva di valore reale…un abbracione 🙂
Si ne ho sentito parlare.
Il link in realtà non si apriva. Ho rimediato io. 😉
Sono d'accordo con te su tutto quello che hai scritto! Anch'io abitando in un piccolo centro mi capita spesso la stessa cosa e oltre allo scambio si riceve anche tanto calore umano che si stava perdendo e che si sta recuperando grazie alla crisi che si sta vivendo.Chi disse :" bisogna tornare indietro per andare avanti " ? non lo ricordo …….ciao.
Nemmeno io…però è bella! 😀
Comprendo molto bene il tuo articolo. Mi è successo più di una volta questo "baratto"; molte volte anche offrendo solo un sorriso e un pò d'amicizia a persone anziane. L'ultima proprio lunedì, dando un aiuto domestico, in cambio, mi hanno dato risotto tipico veronese già cotto. Super. Ciao
Anche noi barattiamo spesso…è divertentissimo!!!!!
Hai scritto un post bellissimo e preziosi sono anche i commenti che ho letto finora. Anch'io vivo in campagna e queste situazioni sono frequentissime. È vero: il valore non si dà all'oggetto in sé, quanto al lavoro che è costato e alla cortesia di chi te l'ha donato. Il giro di frutta, verdura, uova, pacchi di caffè, zucchero, biscotti qui è frenetico. In estate ho ricevuto in regalo la sovraproduzione di albicocche, pesche e prugne "per fare la marmellata per i bambini" e ora che mio marito ha iniziato a trovare i funghi ci fa piacere restituire la gentilezza. Da questa buona consuetudine non sono immuni nemmeno le persone nuove del posto: la mia amica Fatima, che viene dal Marocco, alla quale mi capita di offrire un passaggio in macchina o di aiutarla a compilare dei moduli, a Natale mi ha regalato un vasetto del suo Paese e ogni tanto mi porta ad assaggiare il suo pane o la minestra.
La cosa più bella è che è tutto normale: è una forma di attenzione profonda senza essere straordinaria, fa parte della quotidianità.
Capisco che chi non è abituato a queste cose faccia fatica a crederci. Ma è proprio così 😉
Il denaro non si mangia… e anche ad usarlo come combustibile durerebbe molto poco… in fin dei conti il denaro non vale nulla…
Una cosa bellissima!!! Io mi ricordo che mio nonno dava le uova al dottore ogni volta che veniva a casa a visitare me o mia sorella con la febbre!!! Un bel modo di avvicinare le persone, sono d'accordo in tutto!!! Dani
Ricreare una rete di persone, intrecciate fra loro, proprio come una rete appunto, sarebbe un gran passo avanti per questa società di sconosciuti.. dove ognuno pensa al proprio successo, alla propria strada senza accorgersi chi ha di fianco.. il baratto è un buon punto di partenza per riacquistare fiducia e per confrontarci con gli altri..che c'è di più bello che far salotto!?! 😉
Penso che il baratto sia uno di quei valori da riscoprire, non tanto per l'aspetto economico (che oggi non si butta via), ma per la convivialità che racchiude, che oggi stiamo perdendo, purtroppo.
Proprio quello che volevo dire. Non l’ho scritto, ma in quei venti minuti che è stata qui a casa mia abbiamo fatto salotto. E poi mi ha sorpreso con le uova fresche. Bellissimo!
Anche io vivo in un piccolo centro dove l' agricoltura la fa da padrone, ed è tutto un viavai di cestini, cassette, bustine. Chi coltiva un piccolo orto si trova magari a produrre più del necessario di pomodori o melanzane o prezzemolo e lo offre volentieri, pur di non buttar via il frutto del suo lavoro. Magari dopo qualche mese riceve un poco di frutta, un paio di bottiglie di vino o anche delle sementi particolari. Il tutto va avanti senza fare i conti sul valore effettivo che possono avere questi doni, perchè in realtà il loro valore è nello stesso tempo piccolo ed enorme. Quindi si ,al baratto ma stando attenti a non trasformare tutto di nuovo in denaro. Carla.
Si, sono d'accordo con te anche per l'aspetto di relazione tra le persone. Uno cede una cosa che non gli occorre, poi non è detto che riceva sempre qualcosa in cambio, ma a me è successa una cosa tipo la tua in campagna: ho dato quest'estate ceste e ceste di mele cadute dall'albero al nostro amico contadino che ci ha nutrito le pecore. Un giorno è arrivato con un cosciotto di capretto! Non male capretto per mele bacate!
Ti capisco. Nei paesi piccoli come il mio, dove ci si conosce un po’ tutti, queste cose sono sentite e importanti.
Penso di essere fortunata a vivere qui.
dai quello che hai e ricevi quello che ti serve! Bellissimo e perfetto! Niente più km in macchina, orari di lavoro allucinanti, stress, ansia, ma solo lavoro lavoro lavoro , come dice anche CHiara , non è una scorciatoia, ma una alternativa! CHISSà, ILe
il baratto è davvero importante per me, non scambio spessissimo, solo quando ho la necessità, ma prendere contatti a volte anche con sconosciuti, mi ha fatto riacquisire fiducia nelle persone, di furbi ce ne sono, ma la maggior parte delle persone sono splendide: ecco cosa fa il baratto, ci unisce!!!