Una crocheter quando lavora all’uncinetto vorrebbe stare in completo relax e non avere rotture di sorta. Ho usato il condizionale perché ahimè spesso non tutto fila liscio come l’olio.
I problemi su cui ogni crocheter prima o poi incorre non sono gravi ma sono “simpatici” come la sabbia nelle mutande e questo sottile fastidio è in grado di rompere non solo il delicato equilibrio tra concentrazione e relax, ma anche le cosiddette…
L’elenco completo delle “rotture” che capitano non si può fare perché sarebbe impossibile (se lavorate all’uncinetto sapete cosa intendo), ma un cinquàlogo sì! 😜
Lavorare all’uncineto: 5 cose che fanno davvero arrabbiare
#1. Disgrazia Namber Uan
Stai lavorando ad un progetto che ti piace tantissimo. Hai usato dei gomitoli di un filato che avevi in casa sperando di aver fatto bene i conti. Il lavoro procede bene, ti dà una gran soddisfazione e non vedi l’ora di finirlo. Dai, manca poco, ti dici. Ma prima che tu finisca a un paio di giri dalla fine del lavoro senti un fremito, un sussulto, una brutta sensazione. Un dubbio atroce ti spinge a guardare dentro la cesta dei gomitoli e scopri che…
nooo…è finito il filo!
#2. Rottura Namber Ciu
Dopo lunghe stressanti ricerche hai finalmente trovato il progetto perfetto per te. Adesso il duro lavoro è cercare di capire se da qualche parte esiste uno schema. Così fai clic sul sito, ma scopri che devi seguire una serie di collegamenti che rimandano ad altri siti, che rimandano ad altri siti, che rimandano ad altri siti. Clic. Clic. Clic. Poi la svolta: finalmente hai trovato schema e spiegazioni!
Apri il link e ti accorgi che:
per capire lo schema hai bisogno della laurea in ingegneria civile…
#3. Inconveniente Namber Tfri
Ti sei comprata un astuccello bbbello bbbello dove metti in ordine i tuoi uncinetti, tutti in fila per sei col resto di due. Quando lo apri per cercare l’uncinetto che ti serve, la sensazione che provi è la stessa di quando vai dal gioielliere e ti srotola il portagioielli sotto i tuoi occhi: ‘na meraviglia!
Questa volta ti serve l’uncinetto n. 5. Guardi nel tuo astuccello bbbello bbbello ma l’uncinetto che ti serve…nun ce sta! Ma come? Li avevo messi tutti in fila per sei col resto di due…
Calma. Chiudi l’astuccello bbbello bbbello e lo riapri (hai visto mai che alla prima non hai guardato bene?!). Niente, di n.5 c’hai solo gli spaghetti nella credenza, ma quell’uncinetto nell’astuccio non c’è. Allora fai mente locale e cerchi di capire dove eri, con chi eri e che facevi l’ultima volta che l’hai usato.
Eggnente, nonostante tu gli compri l’astuccello bbbello bbbello dove stare, dopo giorni che lo cerchi scopri che l’uncinetto che non trovi finisce sempre infilato là:
tra il bracciolo e la seduta della poltrona…a trenta metri di profondità!
#4. Sfiga Namber For
Hai sudato come un lottatore di sumo ma ce l’hai fatta: finalmente sei quasi arrivata alla fine della tua tendina a filet. Nel disegno due piccioni (senza fava) con un ramoscello sul becco. Mmm, e il becco? Nuooo…manca il becco!
Con tutti quei quadratini a filet da contare è andata a finire che hai sbagliato e hai lavorato come vuoti quattro quadratini che andavano lavorati pieni.
Ecco è proprio quello il momento in cui ti parte l’embolo. Quando capisci che non ci sono rimedi all’errore e devi
disfare il lavoro!!!
#5. Rompimento Namber Faiv
La parte dei lavori all’ uncinetto che ti piace di meno è quando devi contare le maglie. Si conta per avviare un lavoro, per fare gli aumenti, per controllare a che giro sei arrivata, per sapere quanti giri ti mancano alla fine del lavoro. E sei lì che conti, conti, conti…
_quattr…cinq…sei…sett…ott…
_mamma dove hai messo i calziniii?
_ott…nov…dieci…
_oh mamma! dove hai messo i calziniii?
_DIECI. Ok dieci…dieeeci…uuundici…dooodici…treeedici…
_Doria, scusa…ma la camicia l’hai stirata?
_TREEEDICIII…QUAAATTORDICIII…QUIIINDICI…
__oh mamma! hai sentito? dove hai messo i calziniii?
_Doria, scusa…ma la cami…
51 risposte
!! Sto ancora ridendo!! Sei un mito!! Hai fatto un riassunto spettacolare!! Mi riconosco nel fatto di ritrovare i gomitoli e uncinetti quando non servono!!!
…e di non trovarli quando servono 😉
Ti dico solo questo 13, 13 ,13 volte ho disfatto un calzino ora è li che giace bellino bellino fatto benino da solo perché ero convinta di avere lana sufficiente per farne due ed invece nisba, mo la devo comprare ARGHHHHHHHH
Quante verità Doria! Anche io ho un episodio da raccontarti: il mese scorso ho iniziato una gonna ai ferri, a ruota, con aumenti costanti ogni due ferri… a un certo punto sul ferro circolare c’erano decisamente troppe maglie, non ce ne stavano altre, allora ho cercato di fare due conti e …. avevo clamorosamente sbagliato il numero di maglie iniziali e anche la distribuzione degli aumenti, stavo facendo la gonna per un gigante (anziché una normale taglia M). Di solito davanti agli errori cerco delle soluzioni creative, perché odio disfare, questa volta invece mi sono dovuta arrendere, ho disfatto e adesso è in corso la nuova versione.
Hai fatto bene a disfare. Di solito anche io davanti agli errori cerco delle soluzioni creative ma va bene per lavori minori o poco importanto. Una gonna invece è un lavoro importante e se tu avessi cercato di recuperare creativamente all’errore forse te ne saresti pentita.
A proposito di abbigliamento…ho fatto per mia cugina il top trovato sul tuo blog…ok Francesca provalo..un po’grande sposto i bottoni. Ah, ancora grande? Ok disfo il bordino e risposto i bottoni. Ah, ok, un po di più. Ma sai il cotone un po’cala, te lo lavo…ancora grande? Ok disfo un altro pezzetto e sposto i bottoni per la tarantantesima volta…ancora ? Ahooooo basta, mangia di piuuuuuuuuuuu
Ahahahaha
Ma davvero, non è che cedeva il cotone? Lo hai lavato poi?
ecco quando dico che qui mi sento a casa è perché ci capiamo tutte, mi sento in ottima compagnia.
La scorsa estate ho perso l’uncinetto con cui stavo lavorando mentre ero in vacanza. Ho passato due giorni a spostare divani e mobili ma niente. Volevo ricomprarlo ma non ricordavo se era un 4 o un 4 e mezzo e soprattutto non trovavo una merceria, i cinesi non li avevano… insomma Santo Amazon come al solito è arrivato in mio soccorso… ora ho altri uncinetti da poter seminare in giro per casa 😀
Per cercare gli uncinetti, i divani più che spostarli bisogna smontarli. 😀 Lo avevi fatto?
Si si, è un divano letto, ho tolto i cuscini, aperto il letto… niente… la cosa strana è che mi aspettavo che riapparisse
appena comprati gli uncinetti nuovi e invece niente… serve un trasloco per ritrovarlo 😀
Ormai è perso, se l’è svignata 😉
Il numero 4 è introvabile da giorni i miei poi sono Bellini con manico ergonomico dove sarà??
Infilato nella poltrona
Buongiorno Doria come al solito hai centrato in pieno i “rompimenti”!
Proprio ieri sera stavo finendo un paio di shorts per mia nipote quando… Toh! Il cotone non è sufficiente.
Ok lo utilizzerò in un altro modo, cambierò il cotone per gli shorts.
Sei fantastica e super simpatica
Grazie Milena! Tu hai mille risorse comunque quindi troverai la soluzione giusta ne sono sicura 😉
Mi ritrovo benissimo nel tuo post, e a me è successo di fare la copertina per l’ultima nata, 110 piastrelle da unire con filo n 5 bianco. Ce l’ho, mi basta, e invece? Cercali i gomitoli di cotone bianco, nienteeeee, bloccata!!! Ordina in fretta online , dopo qualche giorno arriva il bianco. Riprendo il lavoro e finisco giusto in tempo, Emma ha deciso di nascere il 5 maggio! Ok ok copertina finita, lavoro ad altro e cerco tra le varie borse nascoste ( al marito )un cotone colorato, cosa mi viene davanti? 6 gomitoli di cotone bianco!!!!♀️
ahahaha ritrovare qualcosa dopo averla cercata tanto ma quando non serve più un classico da urlo! 😀
Duuuunqueeee… io di gatti ne ho dieci. Almeno tre hanno il settimo senso (quello del gomitolo) e di questi due hanno anche l’ottavo (quello del filo), per cui la sera, uniche ore libere che ho per lavorare, devo prima rinchiudere i furfanti in altre stanze, oppure rinchiudermi io… cioè, io e il televisore. Ultimamente i tre gomitolofili hanno scoperto anche un’insana passione per le perle (faccio bijoux uncinetto/perle di vario tipo), che… oh mami, sembrano proprio croccantini, ce le fai assaggiare?!? Magari sono anche più buone… ‘nzomma, ‘na traggedia!!!
E questa lotta TUTTE TUTTE le sere…
Hai 10 gatti? Ommamma…’na battaglia 😀
Sono Una che le ha provate tutte, come le uncinettine forever, perdi uncinetto ce l, hai li vicino dentro il sacco del cuscino, ma tu non lo sai quindi perdi 1 ora ha cercarlo, poi ti viene un, ispirazione che sia finito dentro questo sacco prima quando mi sono alzata, e lo trovi, quindi una benedizione la dai al tuo amatissimo uncinetto, poi contare le maglie e che ci vuole, se i tuoi familiari capissero quanto tragica e la situa, gli schemi, devo dire che non li amo, a volte sono incomprensibili, solo x me!!!!!!, io ho imparato ha lavorare quardando una persone meravigliosa che non c’è più, ma che è e resterà sempre dentro il mio cuore, la mamma di mio marito, la ringrazierò sempre, noi uncinettine delle volte i comprese facciamo cose meravigliose creiamo da un semplice gomitolo, nascono cose meravigliose e stupende, poi ragazze ricontando 10 mila volte le maglie teniamo in allenamento il nostro meraviglioso cervello, siamo uniche, poi non so voi ma personalmente l, uncinetto mi ha aiutata moltissimo in momenti bruttini, quindi grazie nonna Elvira x quello che mi hai insegnato, oltre che ad amare.
Mi aggrego al tuo ringraziamento Roberta. Grazie alle nonne, alle mamme e anche…alle suore! (nel mio caso l’uncinetto l’ho imparato da loro al campo scuola)
Grande!!!!! Mi fai sentire in buona compagnia!!!! Grazie!!
Ehhh avoja se sei in buona compagnia! Qui siam tutte un po’ così 😀
Celo tutte! Aggiungerei anche, per chi ha figli piccolini, questa: approfitti della pausa pupù per contare le maglie, in piedi e velocissima, e ti arriva un urlo MAMMAAAAA NE HO FATTE TRE ANZI TRECENTO TRENTASETTE DIECI TRECENTO
numeri a caso, così, solo per mandarti nel pallone 🙂
E comunque io e la marmotta siamo uguali !!!!
Ahahaha hai una bimba furbetta e birbante! 😀 😀 😀
Ciao Doria..sai che c’è un modo per riempire i quadretti saltati !? Eh sì..con ago fai una sorta di ricamo..tipo filet…entra ed esci come se facessi degli 8″.. oppure fare le maglie basse agganciate…poi da fermare “. Con ago . più complicato…per contare le catenelle …uso delle piccole spillette…. conservo tutte quelle dei capi di abbigliamento nuovi*…ogni dieci catenelle..una spilletta…o se preferisci ogni 5…buon lavoro…
Grazie Giovanna! Questa cosa purtroppo l’ho scoperta troppo tardi e oltretutto non me la ricordo mai. Forse perché il filet lo faccio molto di rado.
Tutto verissimo, soltanto una vera maniaca dell’uncinetto può rispecchiarsi in queste 5 cose….. sto ancora ridendo
Capitano anche alle principianti e non solo alle maniche, fidati Gabriella 😉 😀
o non faccio il filet. Non ci vedo abbastanza e non mi sembra stimolante. Però ho riempito o svuotato quadretti per conto terzi, e sostituito i primi giri di una tovaglia rotonda, che facevano la scodellina.
Claudia, cioè hai fatto riparazioni senza disfare il lavoro? Dai racconta che è interessante!
Mi hai fatto troppo ridere!! Io gli uncinetti li “perdo” anche attaccati ai vari lavori in sospeso, che vengono lasciati un po’ ovunque…con il risultato che ora ho vari uncinetti n.4,5…ricomprati ogni volta pur di non scavare nell’armadio dei progetti iniziati e mai terminati! Lo so….sono pessima!!
Macché pessima Annamaria…siamo tutte così, tranquilla! 😀
Sono morta dal ridere!!! Mi ci ritrovo in pieno, pure io ho gli stessi rompimenti! Così, quando devo contare le maglie di avvio di un lavoro, lo faccio quando sono sola, e segno a 50 a 50 le maglie lavorate. E ieri sera ho dovuto disfare quattro giri perché… Per quattro giri ho fatto lo stesso errore! Pazienza! Poi non riuscivo ad annodare il filo al gomitolo nuovo! I nodi invisibili sono un mistero per me! Saluti a tutte! Lucia
Uh come ti capisco. Non mi parlare di annodare i fili Lucia. È una cosa che non sopporto…
ahahah!! non mi sono mai divertita tanto a leggere…le stesse cose che capitano anche a me. Anzi, il fatto dell’astuccello bbbello bbbello ma l’uncinetto che ti serve…nun ce sta! …nooooooo!! é l’astuccello bbbello bbbello che nun ce sta!!
Ma… dove lo ho messo? Forse qua, no, nella scatola, noooo, nell’armadio dove ci sono i cotoni…noooo
Da non credere, dal lockdown lo cerco e non lo ho ancora trovato, si è proprio nascosto bene o è uscito prima del lockdown ed è rimasto bloccato da qualche parte?
Risultato? Chiusi in casa, negozi sigillati e idea da sviluppare assolutamentissimamente!
Ecco, ora ho l’astuccetto nuovo nuooooovooo, acquistato via Amazon e ormai non ho più il tempo per quel lavoretto da fare, sono ormai a 360 mascherine….ma ho tanti uncinetti nuovi e tutti belli colorati nell’astuccetto nuooooovoooo.
baci e fusa
Paty
Ahahaha certo una bella sfortuna perdere l’astuccio intero durante il lockdown Paty! Avrai comunque tempo di rifarti dai…
(360 mascherine? complimenti!)
Per non avere rotture di nessun genere da nessun essere…vado in bagno e conto a voce alta! E riesco a sapere il numero preciso di catenelle!
Ehhh, santo bagno! 😀
Tutto proprio così!! In quest’ordine di rottura!! Quella di disfare un lavoro enorme per un errore piccolo piccolo è la mia preferita! Dopo più di trent’anni di uncinetto ormai sono abituata!! Perché dell’uncinetto non si può fare a meno ❤️
Eh lo so che capita, ma che OO però! 😉
Io faccio gli amigurumi, sicuramente più semplice dell’uncinetto classico perché si usano pochi punti, ma si deve avere la stessa attenzione nel tenere il conto delle maglie e dei giri, soprattutto per fare tutti i pezzi uguali, come per esempio le zampe di un animaletto, il guaio é che spesso non seguo nemmeno degli schemi e quindi faccio un pezzo e solo dopo vedere che va bene mi chiedo: boh e ora come l’ho fatto? Magari avevo anche iniziato a scriverlo, ma difficilmente segno tutti i passaggi e tante volte scrivo, poi disfo, rfaccio diverso e dimentico di segnare la modifica. Allora ho trovato una soluzione, lavoro contemporaneamente con tutti i pezzi, e ogni volta che cambio lo faccio in ogni pezzo. Lo so, sono matta.
No no no Tina non sei matta per niente. Anche io faccio come te, non seguo schemi, ma l’idea di lavorare contemporaneamente i pezzi mi è nuova ed è una soluzione che mi piace, brava!
Quando sto contando le catenelle o i giri non si sa perchè c’e sempre qualcuno che ha bisogno.
Riconto le catenelle ,arrivo a quarantanove e:”io esco hai bisogno di qualcosa?” e nella mia testa ripeto “quarantanove, quarantanove” e “se hai bisogno che vada in farmacia o ti serve il pane e…”Rudyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!!non senti che sto contando? “ti sto parlando!”.
Niente e si ricomincia certa che dovrò disfare perchè non ricordo e , certa, che squillerà il telefono,quando di solito tace, citofoneranno….insomma mi chiedo “che male ho fatto che tutte le volte c’è qualcuno o qualcosa che rompe?-”
Leggendo il tuo post mi sono sentita compresa.
Buona estate!
Anna
L’interruzione mentre si conta è una cosa che capita a tutte prima o poi cara Anna 😉 😀
La mia gatta. I primi tempi mi rubava i gomitoli da sotto il naso. Ricordo una volta che stavo facendo un amigurumi con filo mrkange viola-rosa… Emergenza bagno, torno, e dalla poltrona era sparito il gomitolo. Ho dovuto fare 3, 4 giri intorno alla poltrona, alzare il letto con le spalle tipo superman e disfare i modi sulle zampe del letto. Su e giù per 3 stanze più volte. Mai più. Ho cominciato a lavorare con i gomitoli sotto l’esterno chiappe, sacchetti di stoffa con i lavori dentro, appesi alle maniglie delle porte.
Oddio, gatto e gomitoli sono un’accoppiata micidiale.Immagino il trauma Stefania! 🙁
Tutte mi sono capitate! In ordine crescente di rottura. Ora che bazzica da me la mia nipotina l’uncinetto oltre che nella piega del divano può finire sotto lo stesso, nel cesto dei giocattoli o dentro qualche contenitore insospettabile.
Capisco benissimo 😀
Oddio ho fatto una sghignazzare fotonica
😀 😉