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Uncinetto a Filet: come si lavora la rete

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Un bel po’ di anni fa,  mi era presa la mania di fare lavori con l’uncinetto a filet. Facevo soprattutto progetti veloci tipo i bordi ad uncinetto per gli asciugamani.

Però spesso poi li mettevo in un cassetto e non li cucivo mai dove dovevo. Il bordo nella foto sopra (reperto storico 😳 ) ne è testimone: è finito a decorare una mensola in vetro che ho in cucina.

I motivi e i disegni, che  inventavo e disegnavo facendo crocette su  un  foglio a quadretti, erano molto semplici e senza pretese (si vede vero? :mrgreen: ).

Ma nonostante l’uncinetto a filet sia una lavorazione  un po’ datata, so per certo che ancora a tante persone piace, soprattutto perché è  facile da fare e adatto anche a chi è alle prime armi.

Ora, siccome la nostra amica Simona mi ha chiesto spiegazioni e anche qualche schema (e alla sua richiesta si sono unite anche tante amiche di FB) è mia intenzione dopo questo primo post, scriverne altri dove offrire schemi gratis a filet con motivi e soggetti che via via disegnerò. Potranno essere utili per realizzare e personalizzare tanti piccoli (o grandi) progetti. Per ora sto preparando schemi a filet di soggetti marini (pesci, barchette, conchiglie…), ma ne disegnerò anche altri con temi diversi.

Per chi non sapesse ancora come si lavora l’uncinetto a filet, ho preparato una breve guida:

Lavorazione a Filet

Il filet è una particolare tecnica ad uncinetto che consente di creare una maglia a rete, dentro la quale è possibile “disegnare” infiniti motivi, grazie alla lavorazione di spazi vuoti e spazi pieni. 

La lavorazione è rigorosamente geometrica, richiede  la maglia alta (e le altissime qualche volta) e la catenella, e si lavora in giri di andata e ritorno.
Per certi versi è una tecnica piuttosto ripetitiva (per movimentare un po’ la trama è possibile anche lavorare degli archetti) ma consente di creare davvero una infinità di motivi.

Il lavoro comincia lavorando una serie di catenelle e prosegue con sequenze regolari di maglie alte e catenelle che andranno a formare un disegno prestabilito. Per questo motivo nell’uncinetto a filet è necessario seguire uno schema che indichi quali spazi dovranno essere lavorati vuoti e quali pieni.

La rete

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Lo spazio vuoto si crea lavorando una maglia alta e 2 catenelle saltando due maglie di base sottostanti.

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Lo spazio pieno si crea lavorando 1 maglia alta più 2 maglie alte lavorate sulle due maglie sottostanti.
Per esempio per creare due spazi pieni, si lavoreranno 7 maglie alte.

Nei prossimi post sull’uncinetto a filet vi anticipo che troverete una guida per fare:

E poi su richiesta di Simona e delle altre amiche di FB:

Si accettano suggerimenti.

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25 risposte

  1. Tutti i lavori che faccio vengono troppo larghi.ho visto che si puo’ lavorare con due punti alti divisi da una sola catenella per rendere piu’ allungato e realistico il disegno.che ne pensi?

      1. Non avevo uno schema, solo una foto, e non ho perso tempo a tirarne giù uno, ovviamente 🙂
        (sono tornata su questo post dopo aver letto quello di oggi: mi sto rendendo conto sempre più che per il filet uno straccio di schema è indispensabile, almeno all’inizio)

  2. Ciao Doria,
    ho scoperto il tuo blog spulciando fra un elenco di preferiti della mia amica Cristina.
    Adoro il filet, ma nel mio blog – aperto da pochi giorni – non ho inserito ancora le foto dei piccoli lavori a filet fatti nel tempo.
    Lo farò sicuramente:)

  3. Il mio primo lavoro a filet è stata una copertina da culla. Ovviamente non ho usato il filato sottile classico e il disegno era mi pare un orsetto con un palloncino. Tutto sommato è venuto carino, almeno è stato originale e comunque è stato molto apprezzato perché fatto con tanto affetto… però che impazzimento! Pure io come primo lavoro mica faccio una presina, nooo troppo facile, meglio una coperta altrimenti non c’è gusto 🙂
    Tanto per non avere altre complicazioni, il disegno l’ho creato io sovrapponendo un immagine ad un reticolato e poi approssimando un po’ i bordi. In questo modo si può fare di tutto. Avevo anche pensato di usare gli schemi del punto croce ma non ci ho più provato.

      1. Ciao Pina, sì puoi utilizzare i disegni a punto croce per lavorare a filet ma ricordati che devi usare solo quelli monocolore. In pratica dove vedi la crocetta devi lavorare uno spazio pieno con le maglie alte, dove invece la crocetta non c’è devi lavorare lo spazio vuoto con le catenelle

  4. Ciao Doria, io il filet l’ho provato solo una volta per fare un piccolo bookmark, e so quindi le basi di questa tecnica, ma aspetto le tue istruzioni per aumenti e diminuzioni… chissà che non mi metta a fare i bordi agli asciugamani anche io! Dani

  5. Ebbene si!Confesso: le riviste le uso x fare sacchetti bellini, chiusi con mollette o graffe decorate e gli schemi, quelli che ancora reggono ne faccio deliziose scatoline origami per confezionare il mio cucito creativo ai mercatini; quelli che si sono rotti nel tempo, li uso a pezzi x decori: farfalle, ali ecc. come i vecchi libri e gli spartiti.
    Ora sono più orientata sulle piccole cose tipo fiorellini, farfalle, cuori e teshietti…LUNGA VITA AL FILET! Laura

  6. il filet è sempre bello!! ma è strano..non ho mai fatto un lavoro ” serio” ..forse un bordino x una mensola ma niente altro..se facessi un bel bordo ad una asciugamani sono sicura che non la userei x paura di rovinarlo con il lavaggio!! grazie Doria 😀

  7. Grazie perchè tu condividi:sei altruista e generosa e chi nn sa fare è giusto che impari. Questa volta passo, vista l’età,ho già dato; negli anni’70, si uncinettavano grandi lavori e si incorniciavano con basi di velluto rosso/verdone per far risaltare il filet.Ne conservo ancora uno:un pescatore seduto sul seggiolino ,con canna, lenza, fronde e tutto il resto…pezzo unico:nn lo rifarei mai più.
    Un saluto alle neòfite del filet. Laura

    1. Ciao LAura, non credo sai che gli schemi a filet oggi servano per fare i grandi lavori che andavano di moda negli anni 70.
      Penso piuttosto che vengano utilizzati per piccoli lavori, come le bomboniere, sacchettini, copertine per neonati, tendine per finestre, runner. Ma sono solo un esempio.

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